Kate Moss, la democratica dello stile.

La moda androgena e la sua eroina!

Nata il 16 gennaio 1974 da una famiglia dei sobborghi londinesi. Diventata famosa top model per i suoi look da ‘eroin chic’ fin dagli anni ’90. È Kate Moss, una delle super star della passerella che ancora oggi fa parlare di se in ogni modo possibile. Agli esordi la sua popolarità derivava dalla sua estrema magrezza, dichiarata anoressia da qualcuno. Nel 2007 divenne la seconda modella più pagata del mondo secondo Forbes, con 9 milioni di dollari di guadagni.

Scoperta a 14 anni dalla Storm Model Management, Kate si è subito affermata come anti-modella, in contrapposizione visiva con le altre superstar model di quei tempi, come Cindy Crawford, Elle Macpherson, Claudia Schiffer e Naomi Campbell, famose per le loro linee morbide e femminili. Kate era la precursione dello stile androgino, oggi tanto in voga in molte sotto culture fashion. La Moss è oggi una delle donne più ricche di Inghilterra e del mondo, una fortuna costruita passo per passo, che racchiude in sé molti dei temi e delle controversie del nostro tempo. Fama, successo, scandali, gossip, glamour e vizi. Una donna totale.

 

Ha lanciato e distrutto mode. Il Boho Chic è una sua creazione. Ha lanciato campagne umanitarie e a favore degli animali. Ha lavorato con il ghota mondiale del design, della fotografia e dello stile. Fino al tanto famoso quanto iconico scandalo cocaina, che la sommerse e la fece riemergere, in un colpo solo. 12 mesi dopo lo scandalo, che sembrava aver spazzato via la carriera di Kate, niente era come prima. Era meglio. Firmò 18 contratti per le collezioni autunno/inverno di diversi brand internazionali tra cui Rimmel, Agent Provocateur, Calvin Klein, Burberry e Virgin Mobile. Nello stesso periodo ha anche lanciato la sua prima collezione da lei disegnata per Top Shop, la catena fast fashion inglese, oltre al suo primo profumo. A conti fatti, sempre secondo Forbes, Kate Moss ha guadagnato 3 milioni di dollari in più rispetto alla prima parte della sua carriera, arrivando nel 2007 ad essere di nuovo la numero due della lista, seconda solamente a Gisele Bundchen. Kate ancora oggi troneggia sulle campagne dei top brand del mondo, e quello che si era prospettato dopo lo scandalo, non è che un brutto ricordo per la top model più versatile che il mondo abbia mai conosciuto.

 

Analizzare il fenomeno Kate Moss è una goduria per le orecchie e i cuori di tutti quelli che come me, hanno sempre rifuggito il bigottismo e l’ipocrisia dilagante nel mondo.

Kate Moss, ragazzina precocemente catapultata nell’olimpo della moda, ragazza diventata ricca in modo esorbitante, donna cresciuta, consapevole del suo potere. Suoi sono stati i lanci di atteggiamenti e prodotti che poi hanno segnato i comportamenti comuni della società mondiale. Un esempio su tutti… gli Skynny Jeans. Uno dei capi più usati, prodotti e comprati degli ultimi 15 anni, dai maschi e dalle femmine, simbolo dirompente di quella cultura androgina sempre più imperante. Ragazzine anoressiche e ragazzini effeminati, inguainati in jeans così stretti e aderenti che sembra normale come la maggior parte degli istinti animali, brutali e duri siano soppressi in favore di un amore universale e completo, quel sogno cui tutte le nuove generazioni, come le passate, ancora aspirano.

Altro input di Kate Moss il Boho Chic style, quello stile per tutti, e facile da copiare, a base di semplicità e libertà, che ancora oggi ha adepti e new-comers da tutto il mondo, avete presente gli Ugg Boot, quegli stivali morbidi di pellicciotto al polpaccio, visti ad ogni latitudine e temperatura?

Musica, gossip, droghe, sesso e rock & roll… sembrano ormai parole abusate e senza senso, ma così non è. Kate Moss le pratica e le riempie di significato nuovo, da oltre 20 anni, e sempre con successo. Senza pensare al giudizio dell’opinione pubblica, né a quello dei vari comitati e associazioni borghesi. Lei è l’anti borghese più borghese che esista.

Ricca da far paura, ma capace di andare ai rave più turbolenti di mezzo mondo, idolatrata e corteggiata da tutti, ma capace di fidanzarsi anche con uomini non proprio bellissimi, potente icona del fashion che cambia le regole del reame che governa.

I benpensanti la vorrebbero fuori del mondo dello show business ma così non sarà, mai, perché il mondo del fashion business le è grato, e non lascerà mai fuori una delle muse più ispiratrici che abbia mai conosciuto e apprezzato. La moda è sogno e sempre sarà così, quindi ben vengano i personaggi che ci fanno sognare, perché mai come oggi sappiamo quanto siano importanti i sogni, per uscire da questa realtà, spesso opprimente.

Se volete sognare leggete la lista dei brand per cui Kate Moss, la IT girl dell’ultimo ventennio, con ben 30 copertine di Vogue U.K. al suo attivo, è stata ambasciatrice, icona, musa e rappresentante, mondiale fino ad oggi… Kalvin Klein, Ugg, Vivienne Westwood, roberto Cavalli, Alexander McQueen, Louis Vuitton,  Balenciaga, Gucci, Dolce & Gabbana, Chanel, Rimmel London, Dior, Agent Provocateur, Virgine Mobile, Burberry, Top Shop, Bulgari.

Grazie Kate Moss per essere ancora in vita e attiva, ti auguriamo di ricevere altre 100 copertine di Vogue.

 

P.S. se tutte le ragazze del pianeta fossero come lei, non ci sarebbe bisogno di personal shopper.

 Andrea Algieri

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