DAP: “Resonances”

"Resonances" è il primo album di DAP (Andrea D’Apolito), giovane cantautore romano dal sound eclettico e di stampo nordeuropeo

DAP è un intreccio di talento e poesia. Una voce calda e un suono moderno per portare gli spettatori nel magico mondo di questo cantautore tutto da scoprire

 

Resonances” è il primo album di DAP (Andrea D’Apolito), giovane cantautore romano dal sound eclettico, di stampo nordeuropeo.
DAP, nei primi anni della sua carriera, calca i palchi romani con diverse formazioni e nel corso del tempo ha collaborato attivamente in molti progetti cantautoriali e non, al fianco di artisti come Livia Ferri, Katres, Barbara Eramo e The Sessions Voices. Nel frattempo, grazie alla conoscenza di Daniele Sinigallia (Tiromancino, Niccolò Fabi, Marina Rei, ecc…), iniziano le registrazioni proprio del primo album “Resonances“, dapprima nello studio storico I Piloti di Roma e poi presso gli Artigiani a Formello.

Questo primo album ha un sapore folk, indie nella misura in cui è stato prodotto in modo indipendente ed è caratterizzato da arrangiamenti raffinati ma allo stesso tempo altamente fruibili. Mentre il sound distintivo del disco fa da fil rouge tra le tracce, ogni brano gode di una sua identità ben definita. Ognuno incapsula un momento, un punto di vista, una tappa nella crescita personale dell’autore, che attraverso i testi in inglese non rinuncia mai a fornire al pubblico una tesi ben precisa. “Resonances” parla d’amore più che di storie d’amore, di un proprio modo di affrontare la vita.

Il suo progetto nasce nel 2010, inizialmente in versione acustica e solista, per poi arricchirsi nel tempo della collaborazione di altri tre elementi che oggi formano la band e il cui contributo va ben oltre il mestiere di musicisti. Al basso Toto Giornelli, al fianco di DAP sin dagli esordi, alla chitarra elettrica Claudio Toldonato e alla batteriaAntonio Marianella. A completare il tutto le chitarre acustiche, il pianoforte e la voce di DAP, autore sia dei testi che delle musiche di tutti e otto i brani che compongono “Resonances“.

Il primo singolo scelto è “Stand Back“, definito dall’artista: «Un bilancio che sembra negativo, fatto di sabbia che scorre tra le dita ma che allo stesso tempo lascia un segno positivo, perché quella sabbia si accumula e forma qualcosa di tangibile. Vede i suoi natali durante 5 minuti di un’alba di settembre, sul terrazzo del mio condominio, con Roma che stanca dal risveglio mi sorrideva con le sue tonalità calde».

Molti anche i featuring, piccoli tocchi di classe condivisi con le voci femminili di Vahimiti Cenci e Sara Sileo, con la chitarra di Jorma Gasperi e Daniele Sinigallia, che dell’album è anche produttore artistico, con Alessio Magliocchetti Lombi che ha impreziosito “Not Again” con la sua National resofonica ed infine, su “Stromboli“, brano dedicato a uno dei suoi luoghi del cuore, con la tromba di Paola Fecarotta. Particolare attenzione è stata dedicata anche all’artwork dell’album, che include una selezione di Polaroid ispirate ai brani, scattate dall’artista stesso e proposte in un packaging semplice ma unico nel suo genere, assemblato manualmente.

Tracklist:

1. Crossroads
2. Eye for an eye
3. Stromboli
4. Stand Back
5. Come when I call
6. Independence Day
7. Not Again
8. Pearl

SoundCloud

> “Stand Back” -Singolo su SoundCloud

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