“B-SIDE” di Doriana Tozzi è un vero e proprio regno dove la musica prende forma

In questo percorso arriviamo al volume dell'Estate, nel trattare ancora le canzoni preferite dalla Tozzi ben sovrapposte alle storie che i loro versi gli sanno ispirare. Il genere musicale protagonista ora è il punk con cui l'autrice infiamma la sua penna dando vita ai racconti più irriverenti e spregiudicati dell’intera tetralogia

La tetralogia “B-Side – L’altro lato delle canzoni”, scritta da Doriana Tozzi ed edita da Arcana Edizioni, si è completata quest’estate con l’uscita del volume intitolato per l’appunto “Estate”, contenente racconti liberamente ispirati a canzoni selezionate nel repertorio della musica punk internazionale (Sex Pistols, Ramones, Circle Jerks, Black Flag, Green Day, Offspring, Blink 182, Nofx, Generation X e molti altri) e anticipato da due prefazioni: una a cura del giornalista musicale Federico Guglielmi e l’altra a cura della bassista dei Verdena, Roberta Sammarelli.
È un vero e proprio modo per chiudere il cerchio, come si suol dire, dato che anche in questo caso, come negli altri volumi, i racconti sono 21 (come sempre 20 in prosa e uno in versi) e anche in questo caso si ritrovano le parole dei testi delle rispettive canzoni amalgamate, naturalmente tradotte in italiano, tra le parole del racconto, fino a sviluppare storie nuove e inaspettate.
Come l’autrice aveva preannunciato, inoltre, i volumi che hanno per sottotitolo il nome delle “stagioni piene”, ossia Inverno ed Estate, a differenza dei volumi dedicati alle “mezze stagioni”, ossia Autunno e Primavera, hanno sempre un fil rouge che lega le trame dei diversiracconti.
Nel caso di Estate questo fil rouge ha un nome, Shadow, una ragazza di diciotto anni con una storia personale che si incrocia con quelle dei protagonisti dei racconti delle canzoni.

Un modo intrigante e originale che rende questo libro di racconti quasi un romanzo, in cui si raccontano le vite di ragazzi e ragazze appartenenti a una crew di punk ribelli che sono soliti riunirsi in un club/pub privato sito sul retro dello store di una stilista il cui nome è emblematico: Lilian Yetsu-Wu, simpatica deformazione del nome di Vivienne Westwood, la stilista considerata universalmente la madre del punk inglese. Questi giovani raccontano le loro ambizioni, le loro ansie, i loro desideri, le loro paure, talvolta le loro disillusioni comuni a un’intera generazione, e la musica è sempre, in un modo o nell’altro, la loro ancora di salvezza, che li aiuta a sopravvivere in un mondo pieno di ingiustizie.

Tra rimandi alla storia reale degli artisti e avventure rocambolesche vicine all’immaginario e al linguaggio di autori quali Irvine Welsh e John King, Doriana Tozzi ha dato alla luce un libro provocatorio ma anche divertente, che anche grazie alla scrittura scorrevole e sempre più brillante dell’autrice, ci fa quasi vedere e toccare le canzoni.

Giorgia Rossi

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