“Le Diablé” ci si beve

Referendum: con il SI ci fottono lo stesso?

Considerando che l’uomo è composto dal 70% di acqua, può esser chiaro che oggi l’oro blu è il nuovo vero oligopolio: una manciata di società private starebbe progettando il controllo del mercatodell’acqua, il bene comune e vitale per eccellenza.

Ci sarebbe dunque il rischio di nuovi pericolosi “standard” in materia di mercificazione, si tratta di un boccone da 64,1 miliardi fino al 2030. Il Censis afferma che i soldi arriveranno ai privati per il 14% da aiuti pubblici a fondo perduto, gli altri dalle bollette… le nostre certo!

 

Ebbene, questo fine settimana abbiamo l’onore nientemeno che di un Referendum a tal riguardo, ma non vi entusiasmate troppo, la democrazia rimane latitante. Dopo Fukushima (dove intanto è nato il primo coniglio senza orecchie) tutti, oggi, sono più sensibili alla questione nucleare. Nucleare si, nucleare no. Cosa è meglio o cosa è peggio.

Sapete chi dovrebbe costruire le centrali nucleari in Italia? I francesi di EDF (Electricitè de France), il cui Presidente è Henri Proglio. E lo sapete chi fa la parte del leone nella privatizzazione degli acquedotti italiani? I francesi di Veolia, il cui Amministratore delegato è Henri Proglio. Sempre lui! La stessa persona è a capo di entrambe le multinazionali francesi che puntano alla nostra energia e alla nostra acqua. La stessa persona, definita dai commentatori francesi un “intoccabile della Repubblica” e che qualche giorno fa ha annunciato anche: “Edison sarà nostra”. Una bestia ragazzi! Un demone..

 

In ogni caso, per essere attivi e per non diventare radioattivi, abbiamo il referendum, ma vi svelo un dubbio: probabilmente siamo rimasti solo noi a pensare in modo così esagitato al nucleare, i potenti infatti stanno già mettendo il piedino su un altro nefasto business.. tanto per pararsi il culo! Sul nucleare non si punta più come prima, diciamolo: troppe spese, troppo tempo per realizzarlo, troppe rotture di coglioni con l’impatto emotivo della gente. L’acqua ragazzi. È li che si è maggiormente spostato l’interesse dei demoni. Il bene vitale per eccellenza, un business stratosferico. Fossi un magnate finanziario non ci penserei un secondo, concentrerei lì tutte le forze del male! È uno schifo, rischiamo di deliberare il boia per avvelenarci a morte.

Ebbene, la legge oggi non esclude che si possano affidare i servizi idrici a società private. Il vero problema perciò di questo referendum è che seppur vincesse il Si, l’acqua diverrebbe statale certo, ma in seguito, per imposizione della normativa europea sulla concorrenza nei servizi, si dovrà rimettere tutto sul mercato, si svenderà cioè alle multinazionali. Ecco qua che alla fine, gira che ti riggira, indovinate chi lo prende sempre nel culo?

Non a caso la Nestlé ha definito la comune acqua il “petrolio del terzo millennio”. La Nestlé è l’azienda numero uno nel mercato mondiale delle acque minerali, quindi se lo dice lei, quasi quasi ci credo! Solo in Italia sono parte del gruppo Nestlè marche come Claudia, Levissima, Limpia, Lora Recoaro, Panna, San Bernardo, San Pellegrino, Vera e molte altre.

Insomma, anche nel caso del mercato dell’acqua, facciamocene una ragione, i pochi soggetti predominanti che emergono dal libero mercato, dopo aver fagocitato ogni concorrente, seguitano a creare un cartello economico per usare il loro potere finanziario al fine di corrompere la politica e dettare le proprie condizioni agli Stati e dunque ai cittadini.

 

Ad oggi la legge che il referendum vuole abrogare è l’articolo 15 del decreto Ronchi del settembre 2009: esso rende obbligatorio il ricorso alle gare per la concessione della gestione dei servizi pubblici locali (oltre all’acqua, ci sono anche rifiuti e trasporto pubblico locale). Tutto ciò autorizza il gestore dell’acqua ad ottenere dei profitti garantiti sulla tariffa, caricando la bolletta dei cittadini di un 7% in più senza un collegamento a logiche di reinvestimento per il miglioramento qualitativo del servizio (questo rincaro è nascosto come costo necessario per ripagare l’interesse sul debito che i privati pagano prestando il denaro – ma è anche vero che a partire dalla Legge Merli del 1994 è gradualmente venuto meno il contributo della fiscalità generale ai costi di gestione: perciò la tariffa continuerà a salire).

Comunque sia, fino al 1995 quando pagava tutto lo Stato, si spendevano 2 miliardi l’anno per la manutenzione di acquedotti, fogne e depuratori. Oggi siamo fermi a 700 milioni. Così, dal momento che “il più pulito c’ha la rogna”, si dice dalle mie parti, mi torna in mente il fatto che in molte città l’acqua è potabile solamente per deroga. In molti territori infatti l’acqua comunale non sarebbe potabile, ma grazie ad una richiesta fatta dal comune “X” alla Regione d’appartenenza, lo diviene a patto che ci sia un piano di “bonifica” delle acque. E che ci voleva! Nel Lazio, ad esempio, accade questo.

 

E non finisce qui. Tutta la propaganda dei “buoni” afferma che bisogna votare il SI per fermare il peggio, ma se non lo sapete.. “sappiatelo”: anche con il Si la gestione dei privati rimarrebbe lo stesso! Infatti, secondo la Corte Costituzionale alla Legge Ronchi può subentrare la Normativa UE (Direttiva 93/38/CEE… Il 9° Girone dell’Inferno è il Parlamento Europeo ragazzi!) che prevede l’affidamento attraverso gare pubbliche dell’acqua aperte a tutti, compreso i privati! Si colpisce insomma la proprietà dei Comuni in favore della vendita del servizio idrico ai privati! Non si tratta dunque di un referendum per la proprietà dell’acqua, si tratta della sua distribuzione! Dopo aver statalizzato tutto, il governo sarà comunque costretto (per imposizione europea) a vendere al miglior offerente, e solo le multinazionali saranno in grado di comprare, a prezzi stracciati! Quindi, a quanto pare la forzatura è che o si privatizza con i cittadini, essendosene fatta una ragione, o si privatizza poi con l’UE… bel crocevia del cazzo!

Tuttavia ragazzi, sebbene qui è tutta una merda… una cosa è certa, l’acqua deve essere un bene pubblico.. su questo non c’è dubbio! Insomma l’acqua era un bene comune persino nel Medioevo. Allora i protagonisti scalpitanti di questa delirante corsa all’oro blu, a cui dovremmo dare il “ben servito”, sono molti, non solo la demoniaca Veolia, anche la rivale transalpina Suez ha già scoperto le carte; una sbirciatina al dossier Italia l’hanno data anche gli inglesi di Severn Trent e gli spagnoli di Aqualia. A casa nostra abbiamo ovviamente l’Acea, la municipalizzata romana nel cui capitale sta crescendo rapidamente il gruppo Caltagirone. Vorrebbero mettere le mani in pasta anche la Iren con F2I (il fondo per le infrastrutture di Vito Gamberale), senza contare poi la Hera, A2a e Acegas, anche se a livelli minori.

 

È facile prevedere il possibile scenario futuro… se non moriremo avvelenati, moriremo di sete, ci sarà gente che non potrà permettersela, l’Africa ci farà una sega. E allora dai, SI, SI, SI, SI.. venite pure ad avvelenarci l’acqua, eccola, ce l’avete sotto mano, è il bene comune per definizione, è il bene vitale per eccellenza… giacché in affetti non potrebbe neanche essere considerato un bene universale: l’acqua non è infinita o illimitata, perciò presto potremmo iniziare a pisciare dentro degli sterilizzatori… e fanculo pure alle particelle di sodio!

Fatale

 

 


Per approfondire:

http://www.ilpost.it/2011/06/03/guida-ai-referendum-abrogativi/

http://www.palmerini.net/blog/2011/05/31/referendum-truffa-lacqua-non-e-stata-privatizzata-e-con-il-si-potranno-farlo/

Fukushima: nasce un coniglio senza orecchie… primi mutamenti?
http://youtu.be/FpzNEXNAwms

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11 Comments

  • ho letto l'articolo è mi sono incazzata/allarmata..ho letto i link e sono disgustata.cosa bisognerebbe fare quindi,votare no,votare si…a noi scegliere il male peggiore?

  • Sapete..certe volte nella vita bisogna fare delle scelte anche molto difficili,sicuramente questo é uno dei casi..io dalla mia parte ho finito di lamentarmi e di giudicare,cerco solo di capire dove e come vivere al meglio delle mie capacità e se un giorno la mia bolletta dell' acqua sarà piu' SALATA allora non ci sara' piu' differenza con quella del mare,avrò la stessa sensazione di schifo nel pagarla o berla,AVRO' ANCHE LA SCELTA,COSA CHE OGGI NON HO!!

  • i dubbi non ci portano da nessuna parte le parole se le porta via il vento come le particelle della radioativita non faciamo guerra alle multinazionali difendiamo la nostra salute votando si lacqua ancora e un bene comune ancora non e avvelenata ancora entra in tutte le case non sprechiamola teniamocela stretta votando si

  • l'acqua se ne spreca già il 60%, è pure già avvelenata e neanche arriva in tutte le case. xò è vero,è ancora un bene pubblico,e se lo era anke nel medioevo,ci sarà un motivo!!!!!!!!!!

  • ma ragazzi, se vince il SI abbiamo capito che i privati potranno comunque gestire la distribuzione dell'acqua, secondo normativa europea, però in questo modo non ci sarà l'obbligo.. e ripeto l'obbligo cazzo!!! di assegnare al privato la nostra acqua…vi pare poco?

  • abroghiamo la legge Ronchi, si crea un vuoto giuridico, e fra qualche tempo rifaranno una legge apposta..magari peggiore della ronchi..
    mavvafanculo!

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