Se la “politica” dell’Isis fosse il vero asso nella manica del califfato..

Il fenomeno Isis altro non è che l'ultimo colpo di coda del Capitalismo agonizzante?

In questo momento storico tutto il mondo occidentale è scosso dagli atti sanguinari dell’Isis e dalla minaccia di voler instaurare il Califfato.

Senza nulla togliere al fatto che si tratti a tutti gli effetti di una organizzazione criminale, tuttavia, a mio parere, i vari governi commettono un errore di fondo e non prendono in esame i motivi della loro avanzata e, probabile, vittoria se non avverranno cambiamenti epocali.

 

Che il modo di produzione occidentale, fondato sulle teorie capitalistiche, sia giunto ad un momento critico, è un dato di fatto: aumento della povertà, disoccupazione diffusa, cui per altro corrisponde per altro una maggiore richiesta di capitali da investire e di energia da bruciare, accompagnate dalla tendenza delle comunità più ricche ad una sorta di nazionalismo campanilista (vedi Scozia).

È all’interno di questa crisi che va ad inserirsi la “politicadell’Isis.  I centri di potere e finanziari del mondo arabo non hanno alcun interesse reale a voler istituire il Califfato, quello a cui mirano è di prendere in mano la gestione del Capitalismo e rovesciare i vari Stati arabi, nati nel 1917 con l’accordo Sykes-Picot, succubi del capitalismo occidentale e gestire, in prima persona, il flusso della ricchezza finanziaria e delle fonti di energia in loro possesso.  Il loro fine è istituire una sorta di RAU di nasseriana memoria.

Ciò che non ha capito a suo tempo l’Occidente è che appoggiare le ipotetiche primavere arabe era fallimentare sin dall’inizio. È vero che al suo interno vi potevano essere delle spinte libertarie-liberiste di opposizione ai vari dittatori  legati a interessi particolari al limite del tribale, ma erano troppo frammentate e prive di leadership per poter giungere a qualche cosa, era scontato che avrebbero prevalso i movimenti politici e religiosi che per lungo tempo, per conseguire proseliti tra la popolazione povera, hanno svolto attività di sostegno e aiuto populista (vedi a Gaza Hamas).

 

L’aspetto inquietante della faccenda è duplice:

– da una parte il capitalismo occidentale ha bisogno della finanza araba, per altro foraggiata da lui stesso con l’acquisto del petrolio.

– dall’altro, all’interno dei settori disagiati occidentali si sta sviluppando una falsa interpretazione della critica islamista ai tenori di vita capitalistici ..ed assistiamo al fenomeno di occidentali che si vanno ad unire alle schiere di combattenti.

 

Se l’Occidente non rivedrà il suo concetto di benessere ..l’Islam vincerà, non nel senso che prenderà il Vaticano e che ci imporrà la Sharia (sono solo affermazioni propagandiste per compattare le popolazioni arabe) ma che gestirà la nostra economia tutta a suo vantaggio… e -senza polemizzare in anatemi segregazionisti- ci ritroveremmo dalla padella alla brace!

 

In sostanza, provando a fare delle considerazioni senza dare per scontato l’imbattibilità assoluta dell’Occidente sionista-capitalistico: il fenomeno Isis ..altro non potrebbe essere che l’ultimo colpo di coda del Capitalismo agonizzante (come avevo provato già a spiegare in questo post).

Melog

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Approfondimenti:

> “La Ricchezza dell’Isis

> “Isis: Nascita di una nuova minaccia

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21 Comments

  • anche se la storia e i fatti non sembrano avallarla,non è del tutto campata in aria questa possibilità…..soprattutto se si ragiona la geopolitica attraverso una visione capitalistica,e dunque con una competizione tra più parti (e non solo attraverso le solite teorie complottiste),e senza per forza credere nell’imbattibilità delle istituzioni corrotte americane,ma andando in profondità nelle relazioni internazionali e finanziari tra occidente e islam
    in fondo,anche i complottisti sanno bene quanto hanno lottato gli americani contro quegli stati arabi che volevano creare una moneta sovrana svincolata dal dollaro(gheddafi,saddam hussein,ecc….)

  • La verità penso sia questa :
    “il fenomeno Isis ..altro non potrebbe essere che l’ultimo colpo di coda del Capitalismo agonizzante”.
    (occidentale)
    P.S. Ma al posto del “potrebbe essere”, è.

  • Complimenti per l’arguzia e lucidità mentale a Melog…
    Voi di Uki siete unici!!!!

    Una teoria questa, molto interessante

  • Il post linkato con l’approfondimento a queste argomentazioni di melog,è chiarificatore
    Anche io però terrei in considerazione i paesi del brics

  • Ed è per questo che stanno organizzando la terza guerra mondiale.
    Non è strano che uno che si dichiara Stato Islamico (l’Isis) così determinato e crudele invece di prendersela con i loro più acerrimi nemici (Israele) se ne vada in giro sterminando qualche cristiano ed una marea di islamici?
    L’Isis è una creazione in società del Mossad e della CIA con lo scopo di creare confusione e dare agli occidentali la possibilità (che Putin già l’anno scorso gli aveva tolto) di attaccare la Siria.
    In pratica l’Isis è un modo per “aggirare” Putin.

  • e poi nei Brics c’è l’India che,nonostante il nazionalista appena eletto Modi, sta raccogliendo seguaci proprio tra la causa del nuovo jihad.
    In più c’è appunto il nuovo grido di proclamazione dell’Isis all’Uma che, dopo Siria e Iraq, raccoglie seguaci del Califfo in Marocco, Algeria, Libia, Tunisia, Afghanistan, Pakistan e Indonesia… sono cazzi amari per l’occidente!!!!!

  • Si ok, tutto vero. Però attenzione a credere ai disinformatori o a teorie ordinarie,da stampa di regime. I coloni britannici crearono sia il sionismo che il salafismo (whabbalismo), il bene e il male, l’occidente e l’oriente…..i burattinai di questa storia sono sempre i finanzieri, le élite aristocratiche e le famiglie reali inglesi ed europee, tutte alleate al Vaticano che vogliono creare il Nuovo Ordine Mindiale, e in tutto questo l’Israele sionista è diventata la testa della piovra,vista anche la sua collisione con gli Usa, che appunto finanziano il salafismo e i fondamentalisti terroristi.
    La minaccia non viene dall’Isis, dall’Islam o dal Medio Oriente…loro sono il frutto delle politiche mondialiste, i burattini sono sempre loro,i soliti

  • allora, siamo su Uki, quindi questa non può essere la solita propaganda contro i musulmani o Islam…come quelle che fa la stampa di regime per esaltare invece l ‘America.
    certo, rimane una minaccia….anche se per certi versi sono d’accordo con Kai…..per altri è ovvio che questo discorso sostenuto da Melog è piu’ che verosimile…anzi, come ben spiegava Diego la cosa è imminente ..soprattutto il discorso sul collasso del capitalismo

  • Ipotizzare che l’Isis sia una creatura del Mossad non è altro che ricalcare la scemeggiatura dei “ Falsi protocolli dei Savi di Sion”. Quale vantaggio potrebbe avere Israele a far compattare tutti gli stati arabi sotto una sola direzione? Farsi annientare?
    Al limite, si potrebbe, forse, sostenere che ad Israele potrebbe convenire non azzerare completamente i vari Fatah, Hazbollah o Hamas onde evitare che tutte le loro forze confluiscano in un solo organismo ..quindi, disarmarli e spingerli a rinunciare al programma “coranico” di uccidere tutti gli ebrei.
    Israele è l’unico stato medio.orientale dove sia consentita la critica, anche aspra, senza rischiare di finire decapitati o impiccati

    Quando affermo che l’Isis sia il “Colpo di coda del Capitalismo” non mi riferisco al Capitalismo Occidentale o di Vattelapesca, ma alla visione di sviluppo capitalistico, che poi sia nato ed abbia costruito una sua ideologia in occidente è stato solo per questioni storiche, politiche, sociali e tecnologiche, quando i sistemi di produzione dei beni, da una struttura prevalentemente di tipo agricola-tradizionale è sono confluite verso l’industrializzazione.

    Da quando, con lo sviluppo dell’informatica, è mutata la possibilità di spostare ingenti quantità di ricchezza finanziaria con un solo clik, non si può più parlare di Capitalismo Occidentale ..ma, più genericamente, di STRATEGIA ECONOMICA CAPITALISTICA ed è questa che è agli sgoccioli. L’ipotesi di una crescita all’infinito ..di produrre sempre di più, essere competitivi e conquistare sempre più mercati porterà alla fine, ma le grosse concentrazioni di ricchezza non sono ancora disposte a prenderne atto.

    Tornando al punto di partenza ..lo Stato sionista.(su questo argomento vi sarebbe da fare un lungo discorso) sarebbe la causa di ogni male? OK ..aboliamolo
    E’ “rinomato” anche gli ebrei sparsi nel mondo siano una lobby pericolosa ..quindi, per il bene universale, vanno “aboliti” anche loro.

    ..c’è qualcosa che non torna

  • No, no… non vanno di certo aboliti gli ebrei, ci mancherebbe altro.
    Va solo abolito l’uso capitalistico che i sionisti (pochi ebrei criminali, non certo tutti gli ebrei o l’ebraismo in generale,assolutamente no!) fanno della loro oligarchia finanziaria…un élite deviata che va a braccetto con il Vaticano deviato e la massoneria deviata americana..
    In verità, andrebbe abolita l’intera strategia economica capitalistica, come la chiami tu, una strategia usata in tutto il mondo,in tutti i paesi (ripeto: non è questione solo di ebraismo in generale)…….la cosa curiosa ,semmai,è che tra le 100 famiglie che controllano la finanza, dopo le famiglie reali, le altre sono quasi tutte ebree (un caso? statistica contingente ed accidentale? probabile. Ci sono tanti motivi, ma non certo quello di stigmatizzare gli ebrei, che sono un grande popolo). Rimangono alcune coincidenze storiche e fatti che non vanno a favore di questa cricca….e ripeto: cricca (escludo dunque tutta la prosapia ebraica,ci mancherebbe altro..)

  • che poi,questi pochi ed isolati criminali, purtroppo e per casualità (storica) quasi tutti ebrei,sono talmente al di sopra di queste stupide discussioni razziali o segregazioniste, che loro in realtà non fanno neanche gli interessi degli ebrei o di Israele. Questi sono un elite che è al di sopra di tutti perche’ si sente al di sopra di tutto….per questo come diceva Melog qualcosa non torna. Loro fanno solo i propri interessi(al di la’ dell’etnia,dunque anche a scapito degli ebrei stessi). Non dobbiamo ragionare come ebrei contro tutti, o gli ebrei sono il male! Questi sono capitalistici, per dirla alla Melog, o come spiegava Uki in quel bel dialogo,che poi la maggior parte sono sionisti è una incidenza storica che non deve colpevolizzare un popolo. lo stesso vale per gli americani o i cristiani

  • Concordo con Melog. Soprattutto nel dire che siamo di fronte alla degenerazione del capitalismo, più che di famiglie ebraiche. L’Isis infatti è una conseguente reazione all’invasività insana del capitalismo .
    Quelle elite non hanno alcuna religione, hanno sfruttato e stanno ancora sfruttando il popolo ebreo..

    In rete spiegano:
    I Rothschild come i Rockefeller e tutti gli altri Banchieri non sono di Religione Ebraica, la loro provenienza è Khazarian, un popolo Mongolo che è stato più volte sconfitto e scacciato dalla sua terra perché troppo violento e mai in cerca di pace, solo dopo essere stati scacciati definitivamente dalla loro Terra si sono sparpagliati in tutta l’Europa acquisendo la Religione Ebraica senza che nessuno ne sapesse qualcosa, da allora hanno usato questa religione non perchè lo fossero realmente… ma semplicemente per sfruttarla.

    In Germania e Austria fondarono le prime Banche, da allora si sono impadroniti di quasi tutti i beni della Terra, comprando Governi, uomini della Finanza Internazionale, provocando Guerre e stermini, il 90% di coloro che oggi stanno a gestire tutte le risorse della Terra si dichiarano Ebrei… ma non lo sono.

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