Lovecraft: un “gioco di ruolo” da Atlantide all’Apocalisse

Un "gioco di ruolo" ispirato ai racconti di un maestro della letteratura horror... tra misteri e tradizioni esoteriche, oggi anche su un libro di magia

Una gioco di ruolo, un maestro della letteratura horror vissuto a cavallo tra il diciannovesimo e il ventesimo secolo si può facilmente capire cosa hanno in comune: l’uno è basato sui racconti dell’altro! Ma lo scrittore ha inventato tutto o ha trovato ispirazione? Sembra proprio che ci siano molti riferimenti e concordanze tra i romanzi di Lovecraft e tutta una lunga sequenza di miti, leggende, racconti e tradizioni che hanno la loro origine ad Atlantide e la loro fine nell’Apocalisse. Ovviamente non è stato il solo a rifarsi a quest’insieme colorito di racconti: altri movimenti, come quello templare o dei Rosacroce, si sono ispirati a tutto questo. E che fine hanno fatto adesso queste credenze? Idea! Facciamoci un libro di magia..

 

Cosa sono i giochi di ruolo, sia online sia cartacei sia per pc? Dei giochi in cui si interpreta un personaggio ben costruito, con un suo background, cioè una sua storia; delle abilità ben definite e delle capacità particolari. Nelle versioni cartacee si aggiunge una figura, quella del cosiddetto master, che funge da narratore e guida i personaggi nelle loro missioni ed avventure. Chi di voi non ha mai sentito parlare di “Dungeons & Dragons“? Tra i vari, oltre al già citato D&D, ci sono anche “Cybepunk” e “Quin“, per esempio, e c’è anche “Il Richiamo di Cthulhu“, ispirato ai romanzi scritti da H. P. Lovecraft, scrittore americano vissuto a cavallo tra ’8 e ’900, considerato uno dei maggiori autori di letteratura horror. Mentre gli altri giochi citati, per lo più cartacei, hanno un’ambientazione fantastica, futuristica o storica, Il Richiamo di Cthulhu ha le sue radici in antichi miti, perché anche le opere dell’autore americano si basavano, a loro volta, sui miti sumeri, ricchi di divinità e demoni, anche biblici, riguardanti gli angeli caduti. Un insieme di storie, miti e racconti che facevano capo addirittura alla perduta Atlantide, e che sono passati poi ai Templari e ai Rosacroce, ordine segreto nato dopo il 1400 che fondeva Cristianesimo ed occultismo.

Il gdr (abbreviazione per gioco di ruolo), i romanzi di Lovecraft e le antiche leggende creano un triangolo, con al vertice questi miti, che influenzano il nostro autore e di conseguenza anche il gioco. Ci sono varie corrispondenze, come abbiamo detto, tra i romanzi e il gioco di ruolo, ovviamente, ed entrambi fanno riferimento a questi miti antichissimi, a degli avvenimenti, come la distruzione di Atlantide, accaduti in tempi remotissimi e ormai dimenticati. Se interessati a tutte le corrispondenze, vi consiglio di leggere qui.

Alla fine di tutto c’è, ovviamente, l’Apocalisse: è come se Lovecraft volesse raffigurare questo avvenimento mediante questi antichi racconti, che riteneva evidentemente non privi di un qualche fondamento. Pensate che nella puntata della serie “Supernatural” dal titolo “Voltare pagina” si parla di Lovecraft come un esperto di magia che tentò di aprire una porta per un altro mondo.. riuscendoci! È una figura decisamente affascinante, non credete?

Se tutti gli incontri, le storie, gli accadimenti narrati nei romanzi di Lovecraft finiscono, puntano o cercano di arrivare all’Apocalisse, i romanzi ruotano sempre intorno alla già citata Atlantide, perché è lì, in questo luogo altamente sviluppato, che si possono ritrovare le origini del tutto.. dopotutto anche la cultura celtica era discendente da quella terra perduta! È come se lì fosse nato tutto, è come se quella fosse la cultura alla base di tutte le civiltà native della Terra: un tutto che ha assunto poi una diversa sfaccettatura a seconda del luogo nel quale si diffuse.

 

Esempio di come anche le caratteristiche del territorio influissero sulla diffusione e trasformazione di una certa cultura e tradizione sono gli dei olimpici. Tutti noi sappiamo che questi dei ebbero una loro trasposizione romana. Weber, filosofo e sociologo, ci spiega in cosa queste divinità differivano nelle due culture: in Grecia erano dotate di una maggiore caratterizzazione, per via del diffondersi delle polis. A Roma invece rivestivano una maggiore specializzazione, perché la Repubblica e poi l’Impero provenivano da una cultura agricola, dove gli dei si erano maggiormente legati alle attività del territorio rispetto che in Grecia.

La più evidente corrispondenza tra le storie di Lovecraft, che hanno dato vita al gdr, e quelle antiche tradizioni che si perdono nella notte dei tempi, è il romanzo “La Maschera di Innsmouth“. Il romanzo ci racconta di un viaggiatore recatosi in un piccolo paesino, Innsmouth appunto, in cui è diffuso un culto satanico, volto a favorire l’economia del posto, basata per buona parte sulla pesca. Il culto prenderebbe il posto di una cultura massonica diffusa tra gli abitanti. Questo potrebbe suggerire che il nuovo culto si è facilmente, come è successo, inserito al posto del vecchio, prendendo addirittura possesso del suo quartier generale, perché entrambi discenderebbero da un antico seme. Il viaggiatore scoprirà alla fine di appartenere egli stesso a quel paesino e ben presto comincerà a presentare le deformità fisiche tipiche degli abitanti di Innsmouth.

 

Tutto questo materiale fornito da Lovecraft ha portato tempo fa, oltre che alla nascita del gdr oggi, alla pubblicazione del terribile e famigerato “Necronomicon“, fittizio libro della più oscura magia nera grazie al quale sarebbe possibile richiamare l’antica civiltà e atavici poteri magici. Quest’opera citata per primo proprio da Lovecraft, sarebbe stata pubblicato realmente di recente dalla Avon Books, casa editrice newyorkese.

Non che non ci fossero già abbastanza libri di scimmiottante magia nera! Magia che nel Rinascimento era ritenuta una cosa seria e aveva delle basi filosofiche forti e ben precise. Se questo libro avrà grande diffusione, ci saranno delle conseguenze? Lo compreranno solo gli appassionati di occultismo e soprannaturale?

Roberto Morra

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A Lovecraft Dream – short animation movie

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