Janas: intervista dalla tradizione popolare e oltre

I Janas sono interpreti originali e ben individuabili di un pop etnico anche per la qualità delle voci maschili, forgiate nella forma del canto “a tenore” della Sardegna

A tre anni dall’ultimo singolo, i Janas, storica band sarda, tornano sulla scena con il nuovo singolo “Magica&Lieve” (Autoprodotto/Tronos digital) che anticipa il nuovo spettacolo, questa estate, sui palchi più importanti della Sardegna. I Janas sono una delle band più amate nel panorama del pop etnico e della canzone d’autore in Sardegna e si collocano all’interno di quel genere musicale che mette insieme la migliore lezione del pop-rock di matrice anglosassone con le tradizioni popolari dell’isola.

“Magica&lieve” è il vostro ultimo singolo ed è l’augurio di un padre ad un figlio affinché possa vivere in modo “leggero” nonostante le difficoltà. Pensate che sia davvero possibile attualmente far in modo che i ragazzi crescano seguendo questo principio e rincorrendo i loro sogni?

Siamo convinti di sì. Certo non è facile e le difficoltà sono sempre dietro l’angolo. Ma credere nei propri sogni è fondamentale per affrontare la vita e viverla al meglio. C’è una bellissima frase di Paolo Coelho: «Il mondo è nelle mani di coloro che hanno il coraggio di sognare e di correre il rischio di vivere i propri sogni».  Questa è la sintesi di questa canzone. Osare. Avere il coraggio, rischiare per qualcosa. Vivere la vita “come un re” da protagonista!

Il vostro è un genere musicale che mette insieme la migliore lezione del pop-rock di matrice anglosassone con le tradizioni popolari dell’isola: è stato facile coniugare questi due generi apparentemente lontani l’uno dall’altro?

Non è stato facile e tanto lavoro è stato fatto dal nostro produttore artistico Massimo Cossu. Lui ha cercato di cucire un abito sonoro che valorizzasse non solo l’aspetto strumentale ma che desse risalto all’insieme vocale che da sempre caratterizza il gruppo.

Come reagisce il pubblico non sardo alla vostra musica?

A prima vista può sembrare strano ma reagisce bene. Certo ci sono un po’ di difficoltà nel comprendere i testi ma per fortuna riusciamo a trasmettere un po’ di energia positiva contagiosa e il pubblico partecipa e si diverte.

Siete insieme dal 1992, tantissimi anni ma, soprattutto, siete una band numerosa. Quali sono i segreti per evitare quegli screzi che portano allo scioglimento dei gruppi musicali?

Abbiamo affrontato questa avventura seguendo la nostra passione per la musica… discutendo, a volte anche animatamente ma è stato più forte il sentimento di amicizia che ci ha unito e che ci unisce ancora oggi. È l’amicizia e la lealtà che ha rafforzato questo gruppo.

Quali sono le prossime date del vostro tour?

Abbiamo iniziato “Magica&Lieve Tour” il 15 giugno e proseguiremo per tutta l’estate. Prossimo appuntamento il 23 giugno in piazza a Lunamatrona.

Ci sono nuovi progetti in cantiere?

Abbiamo da terminare il nostro nuovo album che faremo uscire in autunno e che presenteremo in autunno. Un’insieme di canzoni cantate non solo in lingua sarda ma anche in italiano e con alcune parti in inglese.

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