Primo porno girato con i Google Glass

Niente sfugge al porno, né la possibilità di fare soldi né gli sciocchi

Mentre in Inghilterra Cameron viene aspramente criticato per la sua campagna contro la pornografia, Google ci mette il carico facendo indirettamente pubblicità ad un suo prodotto, ancor prima che venga lanciato sul mercato, sfruttando proprio quel tanto criticato ma benamato mondo del porno. La storia di sempre insomma… Stiamo infatti parlando dei già famigerati Google Glass.

Doveva succedere prima o poi, più “prima” che “poi”… Come dicono gli addetti ai “lavori”: «Se una cosa esiste, allora se ne può ricavare del porno», e infatti, sebbene gli occhiali cyborg ancora non sono venduti nei negozi, l’industria del settore ha già girato il primo video con i Google Glass.

Il trailer è online, recensito e analizzato sui siti più intellettuali Usa, mentre viene consumato nei peggiori bagni del mondo… anche perché a girarlo è stato il sempre grande James Deen, insieme all’attrice Andy San Dimas. A loro si è aggiunta la “regia” di Jesse Adams, il più grande produttore di app porno MiKandi, con la presenza infine della giornalista Arikia Millikan.

 

Insomma, noi di Uki non possiamo che trovare semplicemente geniale l’idea di fare uno spot, usando questo prodotto, per pubblicizzare un negozio di applicazioni per adulti, e certamente lo hanno pensato anche i furbetti di Montain View, anche se sono sempre passati per rigorose politiche no-porn, no-nudo, no-profanity… ma si sa, di fronte al profitto di questi tempi il moralismo “non è pervenuto”.

Indubbiamente, buona parte del merito è stato di MiKandi che nonostante l’apparente ostracismo al porno di Google (tanto che tempo fa dovette rinunciare alla App che stava preparando, “Tits and Glass“) non si è data per vinta, e alla fine, in combutta con James Deen, è riuscita a girare il video. Di fatto, se sul monoschermo Google non possono fluttuare immagini porno, niente vieta di usare gli occhiali per filmarsi mentre ci si tromba a vicenda.

 

Così, tutto il gruppetto si è ritrovato in un appartamento a Los Angeles. I due attori, un cameraman, la giornalista e l’imprenditore hi-tech, che poi sono quelli che hanno fornito gli attrezzi (ognuno il proprio, certo, certo… anche le due paia di occhiali, non essendo queste in commercio). Uno script minimo, come di regola, ma in primo piano la tecnologia della visione ai raggi x di Google Glass per “spogliare” il partner ancora vestito.

Alla fine delle riprese, secondo la giornalista Millikan i due attori non erano del tutto convinti, salvo poi trovare un entusiastico tweet della Andy che appena tornata a casa si era resa conto di avere tutte le immagini della trombata con Deen nei propri occhiali… chissà che fine faranno.

 

Ad ogni modo, per buona pace di Google, questi occhiali sono fatti per far parlare di se, sia per la schiera di dementi che troveremo presto in giro intenti a cazzeggiare con il loro nuovo gioccattolino, imbambolati da un “mondo” creato su misura intorno al loro autocompiacimento, sia perché presto saremo sommersi da video porno finanche amatoriali che filmano e registrano, mentre vendono applicazioni e spogliano anche la vicina di casa…

Ecco che la pornografia come al solito è sempre la prima a sfruttare in modo autoreferenziale qualsiasi goliardica invenzione umana, mentre le lobby con la scusa del moralismo trombano invece più di tutti i James Deen del mondo messi insieme. Forse un giorno la vostra ragazza dimenticherà i suoi occhiali connessi con voi durante l’addio al celibato, dove James Deen è l’ospite speciale… a quel punto non vi basterà inviargli un’App che pubblicizza campagne di moralità, perché ormai si sa, “la vista non si cura con gli occhiali“!

Fatale

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