Cannibalismo: autoselezione della specie per la nascita della coscienza

Il cannibalismo fu un salto evolutivo da cui provengono anche i fenomeni sociali criminosi in seno alla nascita della coscienza

All’origine delle caratteristiche che contraddistinguono la nostra specie ci sarebbe il cannibalismo, la forma de “il più forte vince sugli altri e sopravvive” forse più violenta, dettata dall’esigenza di accoppiarsi, soprattutto. Ci furono una serie di risposte. La più potente fu il linguaggio, ma… un attimo! Sappiamo che il tempo per questa evoluzione è stato fin troppo breve! Allora forse c’è lo zampino di qualcos’altro?

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Tra l’uomo e le altre specie che popolano la Terra c’è una bella differenza. Non trovate? Quindi si potrebbe pensare che la selezione ambientale che ha riguardato i nostri pregenitori non sia stata equivalente a quella riguardante le altre specie. Un elemento caratteristico e che ha determinato questa evoluzione potrebbe essere, secondo una tesi sostenuta dal Dott. Volfango Lusetti: il cannibalismo. Davvero? La cosa pare farsi interessante. E il famoso gene miR-941? Riusciamo ad includerlo in questa teoria affascinante?

 

Selezione ambientale

La nostra specie è caratterizzata da elementi complessi quali ad esempio il linguaggio e la coscienza. Perché gli ominidi, nostri progenitori, divenissero esseri dotati di simili peculiari caratteristiche, deve essere avvenuta una selezione ambientale molto particolare e totalmente diversa da quella riguardante le altre specie. Il fattore che ha portato ad avere risultati come l’intelligenza simbolica è stato, secondo il Dott. Volfango Lusetti, psichiatra e psicoterapeuta, il cannibalismo. Perché proprio il cannibalismo? Perché è un modo per poter attuare un’autoselezione, internamente alle specie… e solo un elemento interno alla specie evita di ricorrere ad ipotesi fantasiose, o di carattere religioso, che negherebbero i principi darwiniani (per approfondire questo e i temi che seguono, se si vuole si può leggere il testo completo che si chiama “Il cannibalismo e la nascita della coscienza” -Armando Ed.). Ma ovviamente a furia di mangiare questo e quello, o comunque eliminarlo in modo violento, si correva anche il rischio dell’autoestinzione.

Si sono venute a sviluppare allora delle reazioni al cannibalismo stesso, che sono:

  1. Ricettività sessuale della femmina umana;
  2. Menopausa femminile;
  3. Sviluppo neo-tenico della prole (cioè una maturazione sessuale accentuata);
  4. Tabù dell’incesto;
  5. Linguaggio simbolico e coscienza, che sono gli elementi che ci interessano e che si legano direttamente alla scoperta del gene miR.

 

Con e contro la predazione

Due di questi strumenti, quali la sessualità perenne e il linguaggio simbolico, erano nati per contrastare la spinta predatoria, ma poi finirono col fondersi con essa, essendo questo il modo più fruttuoso per contrastarla. L’assorbimento della predazione ha dato così origine ad alcune psicopatologie, come il sadismo, le perversioni sessuali, i deliri e le allucinazioni a sfondo persecutorio…

Ebbene, proprio questi due strumenti giacché mescolatisi con l’istinto predatorio -come succitato, continuarono nel tempo ad esercitare una pressione selettiva. Di fatto, l’istinto cannibalico era soprattutto quello dei padri contro i figli, che erano vicino alla madri e impedivano di consumare l’atto sessuale, e così pian piano il linguaggio, essendo prima strumento contrario alla predazione e poi fusosi con essa, soppiantò la sessualità e si sviluppò per proprio conto.

 

Dubbi, incertezze ed un deus ex machina

Ma c’è una domanda che ci dobbiamo porre: perché il tempo evolutivo è stato così breve? Siamo partiti da degli ominidi e siamo arrivati ad esseri che avevano sviluppato la capacità del linguaggio con una facilità estrema: come è stato possibile questo?

I canoni darwiniani prevedono, per una corretta evoluzione, elementi come la continuità, la gradualità, la lentezza e la costanza nel tempo… Come è possibile avere un salto di qualità come quello dei nostri progenitori in un tempo che non avrebbe consentito una simile evoluzione? Lo stesso evoluzionismo darwiniano ammette la possibilità di salti improvvisi, giustificati però dalla “teoria delle catastrofi” ad esempio.

Tuttavia, a questo punto, ci chiediamo: è possibile che questo salto improvviso sia avvenuto grazie al famoso gene miR? Verrebbe da chiedersi se questo “avvento” non sia comparso improvvisamente in un momento in cui, a causa del cannibalismo, la specie rischiava l’estinzione?

 

Non dimentichiamoci la laringe

È stato fatto notare, in vari studi compresi quelli sul suddetto gene miracoloso, che sarebbe stato difficile avere un linguaggio articolato se la laringe non si fosse abbassata e la faringe allungata. Non siamo più in grado di respirare mentre mangiamo, è vero, ma almeno siamo in grado di parlare: vi pare poco? Proprio il linguaggio avrebbe portato alla nascita della coscienza di sé: il linguaggio antipredatorio era sempre accompagnato da una rappresentazione mentale del predatore. Il linguaggio sarebbe così diventato simbolico e la preda, figurandosi le possibili azioni del predatore, avrebbe sviluppato la capacità di organizzare le azioni di reazione/difesa alla predazione.

Da qui nasce la coscienza di sé.

Buon Appetito.

Roberto Morra

 

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11 Comments

  • Teoria horrorifica e terribile!
    Tutto molto interessante…da approfondire. Grazie davvero.
    Morra il nostro blogger dell’evoluzione preferito!

  • Brillante anche il legame sottolineato dal Morra tra lo sviluppo dell’ominizzazione e il gene miracoloso…..cosa che dimostra che in tutte le sue possibili teorie e accezioni (compresa questa del cannibalismo) l’evoluzionismo ha un buco cge bisogna colmare…..

  • Ragazzi grazie! troppo gentili! non credevo fosse un granché l’articolo.. mi fa piacere che l’abbiate apprezzato! se magari volete un approfondimento su qualcosa, chiedete pure!

  • un articolo davvero intrigante….ci sarebbe tanto da dire….da sapere…
    al momento sono teorie,ed interessante è come sono state associate dal Morra seguendo una serie di interrogativi così importanti

  • I feticismi ed i bisogni meno controllabili sembrano proprio derivare da pulsioni ancestrali e violente.
    Ma che ho detto? Boh.
    Hai posto il punto su grandi interrogativi, anzi per me il più grande, cioè il come siamo arrivati ad essere come siamo. Attenzione, non il perchè, ma il come.
    Il paradosso?
    Il “come” purtroppo si può dedurre alla base di conoscenze scientifiche e scoperte che abbiamo accumulato proprio grazie all’evoluzione di cui ci parli.. un po’ come dire: vedi, prima ci mangiavamo a vicenda, poi abbiamo smesso di mangiarci per cominciare a comunicare, poi abbiamo trasformato le nostre pulsioni ed ora siamo così “coscienti” che crediamo di aver capito perchè ci mangiavamo a vicenda.

    Un bel casino, soprattutto per chi ha appena bevuto il caffè, come me.

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