Pornoestetica contemporanea

Una chiave erotica senza pregiudizi e luoghi comuni

Il tuo è il sito web non-porno più visitato di Internet: sei al trilionesimo posto!

Questa battuta tratta da “I Simpson” ben riassume ironicamente quello che è uno dei motivi principali per il quale la rete è nata e continua a prosperare floridamente: la pornografia.

La pornografia via web ci permette di entrare in un’infinità di camere da letto altrui, di conoscere una serie interminabile di pornodive e di pratiche sessuali bizzarre, il tutto alla portata di tutti “senza limiti”.

Perché il porno è l’unico argomento non censurato e completamente libero di tutta la rete, ed essendo nati come una webzine, di certo non potevamo non sottovalutare l’importanza di questo fenomeno, ormai espanso sino a dei livelli mai visti, e immaginati.

Per fare un po’ i colti, vi ricordo che la parola pornografia “deriva dal greco πόρνη, porne, “prostituta” e γραφή, graphè, “disegno” e “scritto, documento“, quindi, letteralmente “scrivere su” o “disegnare prostitute” (Fonte Wikipedia).

E’ ovvio che il significato della derivazione ormai è ben diverso, e già da qualche secolo la pornografia è vista come la rappresentazione per immagini, scritti o pellicole di fantasie sessuali, e aggiungerei che ormai è diventata lo specchio dell’estetica contemporanea.

Questa rubrica è nata con l’intento di guardare da un’altra angolazione e con ironia, questo fenomeno, per capire come i comportamenti, le fantasia e l’estetica si siano trasformati e si trasformano, cercando di togliere quel velo d’ipocrisia e moralismo che a tutt’oggi ancora è esteso su questo argomento.

 Marco Caponera

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