Marijuana salvavita: sprazzi di legalità!

Presentato in Parlamento un ddl per la “non punibilità” della coltivazione di cannabis indica, che ora sembra anche rendere più intelligenti del normale..

Mentre in Parlamento qualcosa si muove, in Puglia la cannabis torna ad essere piantata con il beneplacito delle istituzioni, oltretutto alcuni scienziati dimostrano la relazione tra marijuana e un elevato Quoziente Intellettivo!

 

In questo anno sono successe cose riguardo la marijuana molto importanti, non poche notizie ci sono finalmente giunte fuori coro rispetto alle solite che bollavano questa pianta solo come una droga da scongiurare. Di fatto, Madre Terra continua a salvare vite con i suoi frutti, e qualcuno ha così iniziato ad informarsi sull’uso di una delle piante storicamente più utili e produttive delle nostre terre e a decidere di sfruttarla al meglio, persino in Italia!

C’è innanzitutto da precisare, riguardo i benefici della marijuana, che l’eccezionalità  di questa pianta sta nel fatto di aiutarci olisticamente con il nostro sistema biochimico, ristabilendone l’equilibrio. Se vi siete persi l’approfondimento di Uki su tutti gli usi e i benefici della canapa, potrete capirci qualcosina su questo link: Marijuana: il benessere illegale!.

Ebbene, in Italia, si ragazzi.. ripeto: in Italia, dei parlamentari del Partito Democratico hanno depositato lo scorso 30 novembre un disegno di legge dal titolo: “Norme per la legalizzazione dei derivati della cannabis indica”. Incredibile ma vero! Speriamo solo sia la volta buona, io ho ancora i miei dubbi, ma voglio crederci. Ad oggi la quantità massima di marijuana acquistabile da un singolo soggetto è fissata a 5 grammi, altresì l’articolo 3 del anzidetto ddl sancisce inoltre la non punibilità della coltivazione per uso personale nonché “la cessione a terzi di piccoli quantitativi destinati al consumo immediato”, sempre che a consumare la sostanza sia un individuo che ha più di 16 anni. E vi pare poco? Si potrà iniziare a fare delle terapie salutistiche di gruppo anche quando verranno a trovarci gli amici a casa nostra.

Ad ogni modo, già da giugno di quest’anno chi possedeva una piantina di cannabis sul terrazzo di casa non aveva problemi con la legge. Lo ha infatti stabilito la Cassazione secondo la quale la coltivazione di una sola pianta di marijuananon è idonea a porre in pericolo il bene della salute pubblica o della sicurezza pubblica”. Una decisione questa senza precedenti, che ha creato un’importante precedente nella giurisprudenza in merito, un’occasione che sarebbe tutta da sfruttare per battere chiodo finché è caldo, anche se molti di noi sono stati abituati a cagarsi sotto in quanto a fatto di… ah si.. droghe!

 

Notizia altrettanto bella di queste ultime settimane è quella riguardante la regione Puglia che ha dato il via alla prima semina di marijuana. Infatti, nelle campagne della località Chiesa Nuova, frazione di Polignano a Mare (Ba), la canapa è tornata ad essere piantata con l’autorizzazione delle istituzioni. L’ultimo bando dei Bollenti Spiriti 2010, frutto di alcuni lampi di genio del Governo vendoliano (la Puglia è anche l’unica regione in Italia in cui è partita la sperimentazione della cannabis terapeutica in ospedale per i malati di sclerosi multipla), è stato infatti vinto dall’Associazione CanaPuglia con il suo progetto della pizza con farina di cannabis, alimento consigliato anche ai celiaci. Così, la piantagione che servirà per questo progetto, diverrà anche un mezzo per sensibilizzare l’opinione pubblica sia sulla cultura ecosostenibile che sulle tante straordinarie qualità di questa miracolosa pianta.

 

Tutto ciò è una gran bella notizia perché oggi nel nostro paese rimane ben poco perfino delle coltivazioni a scopo di ricerca statale. Fino a poco dopo la seconda guerra mondiale in Italia era più che normale, in un paese la cui economia era essenzialmente agricola, coltivare canapa: essa era infatti un fondamento della nostra economia. Con la progressiva industrializzazione e l’avvento del “boom economico”, cominciarono però ad essere imposte sul mercato le fibre sintetiche (prodotte negli USA) e la canapa iniziò a sparire non solo fisicamente, ma anche dal ricordo e dalle tradizioni della gente, non esclusa appunto l’Italia. Non a caso il governo italiano nel 1961 sottoscrisse una convenzione internazionale chiamata “Convenzione Unica sulle Sostanze Stupefacenti” (seguita da quelle del 1971 e del 1988), per cui la canapa sarebbe dovuta sparire dal mondo entro 25 anni dalla sua entrata in vigore.

Il perché le Multinazionali spinsero tanto attraverso i Governi a boicottare questa pianta è presto detto. Ricordiamoci che della cannabis si può ottenere: carta di ottima qualità (senza abbattere un albero..), tessuti resistentissimi, materiali plastici per l’edilizia, combustibili che non inquinano e medicinali (naturali ed efficacissimi).

Mentre le malattie sulle quali i ricercatori hanno riscontrato dei prodigiosi benefici sono: l’abbassamento della pressione arteriosa, se usata nel tempo (sempre con parsimonia e sotto consiglio medico) aiuterebbe con i dolori cronici come mal di testa ed emicrania, ma anche quelli dovuti al ciclo mestruale… La cannabis inoltre rinforza il sistema immunitario, dilata i bronchi polmonari, quindi utilissima contro l’asma, è ottima per i dolori muscolo-scheletrici e per il glaucoma, ha effetti benefici per l’anoressia e la depressione, ha effetti benefici per malattie tremende come epilessia sclerosi multipla, poi è ottima per l’alleviamento degli effetti secondari dei trattamenti chemioterapici nel cancro, come nausea e vomito, e infine è eccezionale per gli stati debilitanti della Sindrome da Immunodeficienza (Aids). Sembra assurdo eh!? Un vero e proprio elisir!

Una pianta che cresce semplicemente ad acqua e sole, in qualsiasi latitudine -alla faccia dell’esclusività che le Lobby si accaparrano da sempre sulle risorse per specularci sopra- è in grado di aiutarci per una miriade di patologie a dir poco terribili per l’uomo: una sola sostanza naturale dalla quale tra l’altro possono essere prodotti tessuti, combustibili, ecc… Un tesoro in grado da solo di far collassare una grossa fetta del fatturato delle lobby farmaceutiche (senza contare quello delle Multinazionali petrolifere e tessili) che al contrario non curano ma rattoppano temporaneamente le malattie attraverso delle sintesi chimiche costose e tossiche per alimentare il macello dei malati. Potete ben capire perché questa pianta sia stata da sempre bistrattata e boicottata come una squallida droga.

 

Qualche settimana fa, il Journal of Epidemiology and Community Health, una rivista pubblicata dall’editore del British Medical Journal, uno dei più autorevoli paper scientifici dalla comunità scientifica, ha pubblicato una ricerca che prova a dimostrare la connessione fra un alto quoziente intellettivo in infanzia e il consumo, lecito o illecito, di marijuana.

Secondo lo studio pubblicato da “Science Dailypiù si è intelligenti in infanzia, più si è inclini a consumare droghe leggere (in realtà anche pesanti..). Dovete sapere che qualche tempo fa è stato scoperto la presenza di oppiodi endogeni nel nostro cervello (studi partiti grazie alle scoperte del dott. Solomon Snyder), si tratta cioè di sostanze identiche all’oppio che il corpo sembrerebbe produrre da se. Insomma, abbiamo dei cannabinoidi già dentro il nostro cervello: è il nostro organismo che li produce! Perciò, che male può farci assumere marijuana? Anzi, in effetti non stiamo facendo altro che integrare sostanze utili al cervello! L’unica controindicazione della cannabis, così come per l’alcool o come per qualsivoglia sostanza al mondo che noi usiamo assumere privatamente o per diletto, è che se esageriamo nell’uso sconsiderato, è ovvio che finiremmo per diventare dei rincoglioniti con gli occhi vitrei… ma questo non dipende dalla marijuana, ma solo da quanto siamo imbecilli noi!

E allora, se davvero gli intelligenti fumano marijuana (come affermano gli scienziati), dovremmo allora ben capire e parlare, in questo caso, non dell’uso giovanile che se ne fa di nascosto dalla Polizia, ma quanto questa pianta sia invece utile a livello medico. Dovete ad esempio sapere che i cannabinoidi uccidono le cellule cancerogene, si è scoperto che si è ben al di là dei semplici effetti benefici “post-chemioterapia”: i cannabiboidi si mettono alla ricerca delle cellule cancerogene e selettivamente le uccidono! È straordinario. Si tratta di un’autentica rivoluzione!

Così, dopo la storia dell’uomo salvato dai familiari -nonostante l’opposizione dei medici- grazie a fleboclisi di vitamina C, poco tempo fa ci è giunta un’altra storia: un padre ha salvato il figlio somministrandogli olio di canapa dopo che il bimbo si era ritrovato in condizioni disperate per un intervento chirurgico e per delle chemioterapie aggressive che secondo i medici dovevano sconfiggere il tumore cerebrale, ma che lo avevano invece ridotto in fin di vita. Insomma, la solita solfa! Ormai le statistiche ci dicono che la chemio non è un trattamento molto efficiente, addirittura in America 4 medici su 5 la rifiutano, un motivo ci sarà o no!? La gente viene bombardata da veleni chimici (chemioterapia) o radiazioni, e così come è difficile controllare Fukushima, allo stesso modo è impossibile controllare il processo industriale con cui le lobby farmaceutiche sintetizzano elementi chimici altamente nocivi per curare (dicono loro) le malattie.

Sappiamo allora che il THC, il maggiore componente attivo della marijuana, porta alla morte le cellule del glioma umano attraverso la stimolazione della autofagia: in sostanza si può inibire la crescita delle cellule cerebrali tumorali ed aumentare il numero delle cellule che scompaiono.
Il bello è che molti dottori queste cose neanche le sanno, dal momento che continuano ad andare ai corsi di aggiornamento organizzati dalle case farmaceutiche che ovviamente sponsorizzano le proprie medicine chimiche. Pensate allora alla recente scoperta del Fucoidan, una sostanza che si trova in un’alga bruna e scoperta per caso da alcuni ricercatori che si erano chiesti come mai in alcune popolazioni di determinate isole e coste del mondo gli anziani vivevano fino a 100 anni e passa in buona salute. Ebbene, questi simpatici vecchietti usavano mangiare attraverso la loro dieta queste alghe ricche di fucoidan, una sostanza a quanto pare portentosa per aiutare a sostituire le cellule morte e consentire la rigenerazione di tessuti e organi, ma soprattutto a supportare il sistema immunitario aumentando la salute dei globuli bianchi; inoltre il fucoidan sembra rinforzare le difese dell’organismo dai batteri e dai virus. Per di più ha anche una potente attività anticancerogena incitando alcune cellule cancerogene ad autodistruggersi (è il fenomeno dell’apoptosi) e quindi distruggendo direttamente le cellule cancerogene senza intaccare le cellule sane. Queste sono grandi scoperte! Dovrebbero essere urlate al mondo intero!

 

Per farla breve, Madre Natura ci da tutto quello di cui abbiamo bisogno, e tra l’altro secondo la dottoressa Granowetter: «Sappiamo dalle ricerche che dal 30 al 60% dei genitori danno ai loro bambini medicine alternative, come le vitamine, denti di squalo ed erbe da Chinatown»..ovvero “cineserie”. A questo punto, visto che anche la politica ha iniziato a fare i primi passi (addirittura in Italia..), mancherebbe solo di avvertire le multinazionali farmaceutiche, ma qui, dipende da quanta altra gente volete veder morire e soffrire!

Fatale

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Fonti:

http://www.canapuglia.it/it/home/

http://www.fanpage.it/due-senatori-del-pd-depositano-un-ddl-per-legalizzare-la-cannabis/

http://blog.imva.info/medicine/medical-marijuana-saves-babys-life

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