Fuori dal coro

Il Papa che viene dalla (?) fine del Mondo

Fa freddo e piove, quindi sto in casa e, a tempo perso, posso immergermi nella rielaborazione di alcuni dubbi, considerazioni e perplessità che da un paio di giorni mi frullano in testa ..sto parlando della elezione del nuovo papa, Francesco. Si tratta solo di sentori, forse un poco abborracciati a causa di un sapere appena sufficiente e di informazioni non profondissime, ma che, in sostanza, confluiscono in una preoccupazione non indifferente che cercherò di esporre malamente e sinteticamente.

 

Il ragionamento che vado a fare ha come punto di partenza la convinzione che le elezioni al soglio pontificio, al meno dal punto di vista dichiarato, non avvengano per motivi dottrinali e teologici, ma in base a esigenze politiche e pratiche.

Da una semplice analisi storica degli ultimi anni si può desumere, per esempio, che Karol Wojtyla, al secolo Giovanni Paolo II, è stato eletto papa quando, dal punto di vista degli equilibri internazionali, era necessario dare una spallata al vasto mondo sovietico, quando una figura apparentemente super partes potesse dar forza ai vari movimenti di dissidio e interni e minare la compattezza del mondo socialista, storico avversario dell’occidente capitalista. Dopo di lui c’è stato non solo il crollo del discutibile muro di Berlino e lo sfaldamento del Patto di Varsavia.

 

Benedetto XVI è stato un pontefice di transizione che ha avuto il compito di contrastare, affrontare in qualche modo e risolvere le questioni con il mondo mussulmano e, quando non è servito più e sono sopraggiunte nuove e allarmanti esigenze sociali, non avendo provveduto a scomparire per motivi naturali (la possibilità di somministragli una tisana “elaborata” non poteva essere messa in pratica per motivi di decenza), con scandalo e stupore teologico generale, è stato forse indotto a presentare le dimissioni, un avvenimento che qualcuno ha collegato a colui che fece il gran rifiuto (Celestino V), anche lui non per viltade, come ha afferma Dante, ma perché non volle accettare di dover sottostare aivoleri del voleredei poteri forti.

 

Il papa appena eletto, Francesco, si è presentato come gesuita e sarebbe forse bene ricordare che nei tempi passati i gesuiti sono stati i principali artefici e promotori dei tribunali dell’Inquisizione, la componente della Chiesa che in nome del ritorno alla purezza, non faceva altro che contrastare ogni voce di dissenso.

È vero che, dal punto di vista storico, la “Compagnia di Gesù” sorse per dedicarsi alla educazione delle masse e alla propagazione di quello che veniva ritenuto essere il messaggio cristologico originale (lo fa tutt’ora), ma alla base della sua elaborazione dottrinale c’è la teologia di Paolo di Tarso, figura emblematica saldamente collegata alla difesa dello status quo. L’Inquisizione è nata principalmente come struttura operativa che si opponeva con la violenza istituzionalizzata a tutto ciò che poteva mettere a repentaglio gli equilibri politici e sociali, prima di tutto i vari movimenti ereticali, gli ebrei e, in seguito, il protestantesimo.

L’ideologia e la pratica di fondo della Compagnia di Gesù si fonda apparentemente su esercizi spirituali individuali che dovrebbero spingere alla crescita, ma, di fatto, spinge la comunità ad attivarsi per salvare l’eventuale reprobo e rimetterlo in carreggiata, sotto le ali della Grande Madre Chiesa, il tutto senza disdegnare, a fin di bene (?), l’eventuale delazione.

 

Francesco, sin dal suo primo apparire, ci è stato presentato come un atto di grande innovazione e rottura con il passato ..si è trattato in pratica di una riuscitissima campagna di marketing dove tutto è stato curato nei minimi particolari, dalla scelta del nome che si collega al poverello di Assisi, al modo con cui si è rivolto ai fedeli che appare quanto mai ecumenico ed aperto ad ogni credenza religiosa, mettendo in evidenza un non voler porre palizzate che discriminino: «siamo tutti figli dello stesso Padre a prescindere dal nome che gli venga dato e che si creda o no in Lui».

Di lui, in maniera apparentemente casuale e fortuita, è stata data una descrizione improntata sulla semplicità (mangia con gli altri, viaggia su pullman collettivi, rifugge tutto ciò che potrebbe essere ostentazione di ricchezza e potere), sulla onestà (è andato di persona a pagare il conto all’albergo) di umanità terrena (ha avuto una “fidanzatina”) ..tutte caratteristiche che hanno riscosso l’entusiasmo popolare e fatto gridare al “miracolo”, anche da parte di coloro che non hanno mai prestato alcuna attenzione alle questioni religiose… troppo edulcorato per essere vero, sa molto di “Dash lava più bianco”.

 

La mia impressione è che sotto queste apparenti mosse innovative e vagamente populiste, che nulla hanno a che fare con i movimenti politico-religiosi che negli anni 60-70 hanno scosso l’America Latina e l’Africa (la Teologia della liberazione) si nasconda in verità un pericoloso passo indietro oscurantista e codino, una opposizione a tutto ciò che potrebbe essere un vero avanzamento.

Mi viene da ipotizzare (rischiando di fare il cospiratorio) che non sia un caso se proprio in questo periodo storico sia stato eletto un papa con tali caratteristiche ..da circa tre anni, in tutto il pianeta, ovunque, nel bene e nel male (non è il momento di analizzare come e gestiti da chi) sono sorti movimenti più o meno spontanei di massa che hanno manifestato il proprio dissenso nei confronti di un sistema economico e politico ormai allo sbando e tendente all’annientamento dei più bisognosi: quello che serviva per ridaresperanze anestetizzanti” e gettare fumo negli occhi era un rinnovamento di facciata, trovare gli eventuali colpevoli su cui, come sempre, far ricadere la colpa di ogni male, dare stabilità al sistema, far apparire che ciò che conta veramente è lo spirito, non la materia e che questo può avvenire solo grazie a una delle maggiori religioni, quella che è presente in tutto l’agonizzante mondo occidentale.

 

Temo che ci aspettano tempi bui in cui non solo verranno rafforzati i gangli di potere, ma che, con “amore”, sarà demonizzato tutto ciò che è diverso e cerca strade diverse per risolvere i problemi. Forse esagero nel catastrofismo ..sarà colpa del cielo grigio.

Hereticus

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 Giuramento dei Novizi Gesuiti:

(………) …Prometto e dichiaro che, quando si presenterà l’opportunità farò ed intraprenderò implacabile guerra, segretamente o apertamente, contro tutti gli eretici, protestanti e liberali così come indicatomi… di estirparli e sterminarli dall’intera terra; e che non risparmierò né età né sesso né condizione, e che impiccherò, brucerò, devasterò, bollirò, stroncherò, strangolerò e seppellirò vivi questi eretici infami, squarterò gli stomaci e i grembi delle loro donne e frantumerò contro i muri le teste dei loro bambini, così da annichilire per sempre la loro razza esecrabile”.


Il Giuramento dei Gesuiti è anche registrato nel Congressional Record of the U.S.A. (House Bill 1523, Contested election case of Eugene C. Bonniwell, against Thos. S. Butler, Feb. 15, 1913, pp. 3215-3216) (JD)

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13 Comments

    • Piace e viene apprezzato per il suo essere diretto e apparentemente semplice. Umberto Eco, ne "Fenomenologia di Mike Buongiorno" aveva ipotizzato che il suddetto presentatore piacesse perché tutti si potevano identificare nella sua ignoranza e goffaggine. Popolo bue! (me compreso)

  • le elezioni di questi tre papi secondo le loro nazionalità e contesti storici è condivisibile,non si può non concordare,almeno sulla linea di un ragionamento logico..seppur pessimistico

  • fumo negli occhi,già! sia per la questione pedofili sia per riappropriare la stabilità del sistema come descritto dall'articolo

  • La politica in Ucraina oggi. Stampiamo tutte le notizie più recenti globale Russia , analisi specialisti. Tutto il male nel mondo sta accadendo con il tacito consenso del indifferenti . Non abbiamo uno fornisce . Noi – Volontari . Stiamo costruendo una società civile . Il portatore della sovranità e l’unica fonte di energia è il popolo . Nessuno può usurpare il potere .Argomenti utili – Società Civile
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