Ulisse lo straniero (concerto-spettacolo) @ Teatro Vittoria (Roma Aventino) – 07/2018

Il concerto-spettacolo proposto da Davide Sacco, vuole affrontare la mitologica figura di Ulisse non solo nella sua brama di esperienze, ma anche nelle relazioni che ha avuto con i personaggi che, durante il viaggio, lo hanno ospitato: ponendo l'accento sui porti sempre aperti, sulla volontà di accoglienza, sulla necessità di esperire l'altro, anche se diverso

Uno spettacolo universale, uno spettacolo da portare nelle scuole, da portare nelle scuole tedesche, francesi, spagnole, greche, inglesi, olandesi. Uno spettacolo da portare in commissione europea.

Questo è molto altro è stato il bellissimo spettacolo messo in scena da Francesco Montanari e Alfio Antico, abile oratore e fantastico cantore rispettivamente, venerdì scorso all’Accademia Nazionale di Danza. Un viaggio nel passato per trovare il presente, o meglio, per ritrovarci nel presente e per ritrovare noi stessi e il nostro senso di amore per l’altro. Un lungo viaggio, come quello di Ulisse, dentro le difficoltà dell’accettazione dello straniero. Un viaggio per comprendere le necessità, le fatiche, i rischi e le pene che un viaggiatore obbligato deve patire. Primo fra tutti il dolore di doversi distaccare dalla propria terra, della propria famiglia e dai propri cari. Secondo, la convivenza con la presenza della morte al tuo fianco; a volte purtroppo in senso assolutamente non metaforico. Infine, dai momenti subito successivi all’approdo, di confrontarsi con l’incomunicabilità, l’impossibilità di capire e di farsi capire, l’impossibilità di esprimere veramente fin in fondo quello che uno sta pensando e vorrebbe dire.

È bello pensare, vedere e notare come l’Ulisse di Omero possa ancora oggi dare degli spunti su temi così tanto attuali come quello dell’immigrazione. È bello pensare che questi antichi capolavori possano aiutare a comprendere meglio il presente. Ed è per questo che penso che spettacoli come questo siano “spettacoli universali”, spettacoli da portare nelle scuole, da portare in commissione europea e da far vedere anche ai potenti.

Un plauso infine va fatto a tutti gli organizzatori dell’evento e dell’intero Festival per portare al centro di Roma tanti volti e nomi importanti del teatro e dello spettacolo italiano.

 

Gabriele Edoardo Mastroianni

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