The new Climate Economy

All'Università Pontificia si è tenuto un convegno su tematiche ambientalistiche, tra le ipocrisie di chi crea il problema denunciando gli altri..

Papa Francesco ha portato una ventata di ottimismo e in qualche modo “socialismo” alla Chiesa, che pare catapultarci fuori dal medioevo di Ratzinger e dal marketing yuppie e ipocrita di Woytila, finalmente si sente un Papa dire cose di buon senso e contestualizzate nel periodo storico in cui siamo, e per questo sorgono molti sospetti.
Ma non bisogna pensare sempre e troppo male.
Anche perché poi i “te l’ho detto” sono fastidiosi.

Comunque, questa nuova Chiesa che vede Bergoglio al suo apice, come simpatico e proletario leader politico e spirituale (ma l’ha smantellato poi lo IOR?), e parla di cose che prima erano inimmaginabili, si sente parlare di apertura a omosessuali, separati, divorziati, coppie di fatto, di rispetto per le altre religioni, ci sono prese di posizione forti e politiche coraggiose (Bergoglio accusa la Turchia per il genocidio armeno e manda i preti pedofili a processo mentre Woytila abbracciava Pinochet e ordinava di difendere a spada tratta e coprire insabbiando le accuse contro i preti pedofili). Alla fine la Chiesa Cattolica, così fica sembra quasi la Chiesa Valdese.

Non posso non avere simpatia per Bergoglio, perché dice cose che condivido, certo poi bisognerebbe parlare con qualcuno di quelli che hanno fatto dodicimila figli ascoltando gli altri pontefici e che si sentono dire “non figliate come conigli” adesso. «Non commettere atti che non siano puri/cioè non disperdere il seme./Feconda una donna ogni volta che l’ami/così sarai uomo di fede. Poi la voglia svanisce e il figlio rimane/e tanti ne uccide la fame/io, forse, ho confuso il piacere e l’amore:/ma non ho creato dolore». Visto che c’era, Bergoglio poteva citare De Andrè, così sarebbe stato ancora più fico… vabbhè, c’è tempo. Ormai è più popolare di Papa Luciani ed è anche durato più di 33 giorni.

Alla fine Bergoglio dice cose sensate e le dice in un ambiente da cui ogni progressista ha sempre e solo sentito dire cose che suonavano spuntate fuori da un altro tempo completamente scollegate dal contesto storico attuale.
In questo rinnovamento della Chiesa con la sua attualizzazione rientra una maggiore attenzione verso l’ambiente naturale e le tematiche ambientalistiche. Improvvisamente nei colonnati vaticani si parla di Riscaldamento Globale e di energia verde.

Il 20 maggio si è tenuto nella Pontificia Università della Sacra Croce (PUSC per gli amici) un convegno dal titolo inequivocabile “The New Climate Economy. How Growth and Sustainability can go Hand in Hand“. In programma nomi importanti, importantissimi, Cardinali Turkson e Wuerl, oltre a Steer per la Chiesa, poi le istituzioni con l’ex presidente del Messico Caleròn (e attualmente a capo della Global Commission on Economy and Climate), poi il Ministro per il Commercio Estero e lo Sviluppo Olandese Ploumen, l’Ambasciatore d’Olanda, il Principe de Bourbon. Poi anche dei poteri forti, dal gruppo bancario-finanziario HSBC con la direttrice Lal Kiwai fino al Direttore di McKinsey Oppenheim e il CEO di Unilever Polman. Gli interventi si sono alternati con le facce e gli accenti, forse con alcuni dettagli pure, ma il concetto è lo stesso per tutti, forte e chiaro: “Se continuiamo così saremo pesantemente fottuti a breve”.
Certo, magari espresso con toni lievemente diversi.

Rimane il fatto che le istituzioni, la finanza e le imprese si stanno mobilitando e stanno prendendo iniziative contro il cambiamento climatico e il consumo delle risorse fossili. Sono state dette belle parole, è stato evidenziato come i disastri ambientali siano più dannosi per i Paesi in via di sviluppo, sono state accennate possibili soluzioni, scenari sostenibili in un mondo in cui sono tutti più buoni e tutti guadagnano da un’energia che si può ottenere nel rispetto degli altri esseri umani e della natura.
Poi tutti si sono spellati le mani in applausi e si sono buttati sul rinfresco e davanti alle telecamere dalla CNN alla BBC in giù.

 

La sala è poi rimasta vuota con un elefante dentro, un elefante dal nome ipocrisia che tutti hanno fatto finta di non vedere. Perché questo convegno ha detto altre cose che però sono rimaste tra le righe.

Questo convegno ha detto tramite la classe politica e dirigente: “Il mondo che abbiamo rovinato è il mondo su cui viviamo anche noi, è il pianeta che su cui abbiamo le nostre ville e su cui esercitiamo il nostro potere” ed ha detto anche altro “Dobbiamo fare qualcosa per i poveri, perché siamo noi a renderli tali e siamo noi a doverli preservare tali, se i poveri muoiono, come faremo noi ad essere ricchi?” o peggio ancora “Se i poveri si organizzano veramente e si ribellano contro il 2% che detiene le redini del controllo, potrebbe non finire bene”. Allora ecco che improvvisamente questo convegno ha senso, perché assume l’urgenza di fare qualcosa per mantenere lo status quo.

Perché il Chief Executive Officer di Unilever è uno dei principali responsabili dell’inquinamento e del riscaldamento globale, con che faccia viene a dire a me di essere più verde. Il CEO di Unilever deve fare ammenda pubblica, cospargersi il capo di cenere e investire le sue (aziendali) illimitate risorse per cambiare le cose, non deve fare la predica a me, non deve parlarmi di buone pratiche, le deve risolvere praticamente e poi deve intervenire sul piano culturale e agire sui consumi. Perché qui siamo al paradosso per cui le politiche istituzionali e private hanno portato al Cambiamento Climatico e al Riscaldamento Globale e adesso ci dicono che noi dobbiamo risolvere il problema che loro hanno creato (meccanismo perverso al quale non riesco a rassegnarmi nonostante io sia italiano). Purtroppo dovremo tutti cooperare perché questo problema riguarda tutti e riguarderà tutti sempre di più, ogni giorno di più, ma bisogna riformare, distruggere, ricostruire, non possiamo sempre pagare i danni che altri causano, non possiamo sempre essere indotti a fare la cosa sbagliata, è dagli anni Cinquanta che ci martellano col consumismo, non si può produrre all’infinito, il mercato non assorbe, l’ambiente non sostiene.

Viviamo nel mondo che è stato costruito nelle ultime decadi, ma questo mondo non andrà molto lontano se non cambiamo veramente, ma il cambiamento non può essere sempre dall’alto, il cambiamento deve essere inderogabilmente dal basso.

Il Cambiamento Climatico deve essere cambiato, ma non lo si deve far passare come il miracolo dei governanti e degli affaristi, perché di incredibile ci sono state solo le azioni con cui hanno rovinato il pianeta bellissimo in cui viviamo.

 

Nicholas Ciuferri

 

Share Button
More from Nicholas Ciuferri

Le giuste domande

Quando la vita che facciamo non dipende dai migranti ma da certe...
Read More

10 Comments

  • Cioè le aziende inquinanti che fanno un convegno sull’ambiente??!!! Immagino come si sono aggiustate le cose ad hoc
    che schifo!

  • Io penso che questi infami si stanno preparando a gettare la colpa dei loro misfatti sulle classi povere del pianeta. Questo mi fa anche pensare che in qualche modo la paura fa 90 al momento dei piedi in avanti. Nel caso che io abbia correttamente pensato, “l’eventuale castigo” non porterà nulla nelle nostre tasche nè migliorerà il nostro mondo. Ipocrisia, appunto, scrivi bene, forse l’unica cosa che fa pensare è Papa Bergoglio che per la prima volta negli ultimi secoli apre e condanna in modo chiaro questi infami. E’ ovvio che anche in questo caso nulla ci viene in tasca ma forse getta le basi per un futuro migliore per i nostri figli anche se in modo molto sofferto. Le possibilità e le soluzioni per migliorare ci sono tutto sta a vedere se vi è la reale volontà di farlo ed è questo che a mio parere non c’è.

  • Forse sono in errore ma non mi fido di lui e più parole buone dice e più diventa mieloso e meno mi fido; è un gesuita, uno di quelli che riescono ad indossare una maschera in base all’occasione.
    Dal mio punto di vista il suo è solo marketing proprio per tenere la gente buona ed evitare questo:
    “Se i poveri si organizzano veramente e si ribellano contro il 2% che detiene le redini del controllo, potrebbe non finire bene”.
    Per quanto riguarda la pedofilia nella chiesa credo che se avesse davvero voluta combatterla avrebbe dato all’ONU i documenti che questa gli chiese nel 2013
    http://www.ilpost.it/2013/12/04/rifiuto-vaticano-documenti-abusi-onu/

    ed avrebbe aiutato questa donna, che purtroppo, si è suicidata; o è stata “suicidata”?
    https://www.youtube.com/watch?v=CxC5-STh43s
    guarda la sfilza di nomi che c’è in questo video; ma il Vaticano e Bergoglio ne condannano ogni tanto qualcuno giusto per lavare la faccia alla gente
    https://www.youtube.com/watch?v=cVGpixlSeco Chissà quanti sono i casi che noi non conosciamo ma loro si.

  • il discorso sulla unilever di ciuferri la dice lunga su tutto … questi se la cantano e se la suonano, come sempre , da soli .. e per i loro unici interessi

  • fanno convegni e buffet inquinanti e dicono a noi che dobbiamo fare qualcosa … siamo arrivati a livelli davvero vergognosi

  • Quando avrete abbattuto l’ultimo albero, quando avrete pescato l’ultimo pesce, quando avrete inquinato l’ultimo fiume, allora vi accorgerete che non si può mangiare il denaro.

    Proverbio indiano

Rispondi a Pima Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.