The Italian Sniper

Siamo di fronte la scelta tra l'avallare un precedente che quantifica il valore della vita secondo criteri materialisti e soggettivi oppure mantenere una precauzionale priorità dei Diritti Umani?

A Pavone Canavese (Ivrea), un corteo di un migliaio di persone si schiera apertamente a favore (e contro chi non si capisce bene…) del tabaccaio reo di aver offeso mortalmente con un colpo d’arma da fuoco un ladro che con altri due complici si era introdotto nottetempo nell’esercizio commerciale di cui il cittadino piemontese è titolare

Per i sostenitori della propaganda salviniana e della teoria molto hollywoodiana secondo cui in caso di violazione della proprietà privata la difesa sarebbe sempre legittima, sarà certamente naturale parteggiare per chi ha deciso di premere il grilletto in difesa dei propri possedimenti e, poco importa se poi un essere umano ci lascia le penne.

Nessuna persona sana di mente però si potrebbe mai immedesimare in un pensiero che di fatto mette in relazione comparativa il valore di qualsivoglia res e di una vita umana.

Secondo la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo infatti avallare e giustificare l’ipotesi di un omicidio in difesa di un qualunque bene che per un individuo possa avere un qualche tipo di valore – anche solo affettivo – significherebbe creare un pericoloso precedente, per cui il valore della vita di un essere umano possa essere quantificata secondo criteri materialisti e del tutto soggettivi.

L’inserimento della voce “grave turbamento” nella legge sulla “legittima difesa” voluta dal nostro amato capitano, in descrizione di uno stato d’animo che possa in qualche modo legittimare una reazione di tipo violento nei confronti di un ladro che abbia invaso la nostra proprietà, sembra dare l’illusione di poter aggirare il vincolo (anche questo sancito dalla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo) di una difesa che per essere considerata tale e legittima deve comunque esser commisurata all’offesa subita.

Questo la dice lunga su quanto le teorie – ma anche le leggi – salviniane siano a tutti gli effetti, né più né meno, chiacchiere da bar.

Innanzitutto perché il “grave turbamento”, non essendo dimostrabile né riproducibile nel tempo, non potrà mai essere elemento oggettivo di valutazione sulla legittimità della reazione avuta nei confronti di un’ipotetica violazione di proprietà o di un furto subito.

In seconda istanza perché l’intero discorso attiene ad un processo di impoverimento del linguaggio, un meccanismo perverso di privazione di significato dei vocaboli di una lingua.

Mi spiego meglio…

Assumendo anche che sia possibile uccidere un ladro nel momento in cui questo decidesse di derubarci di un oggetto dallo scarso valore monetario ma dal grande valore affettivo, proprio in virtù del fatto che tale fatto potrebbe provocare in noi un grave turbamento e, assumendo anche che questo possa rientrare nel concetto di legittimità della difesa, nel caso di Ivrea citato in apertura, per che cosa stanno manifestando veramente i sostenitori del tabaccaio?
Perché secondo l’autopsia effettuata sulla vittima (che poi è anche l’unica vittima a dispetto di quanto la folla possa credere) il “povero tabaccaio”, gravemente turbato, e così sconvolto dal furto subito, avrebbe sparato – uccidendolo – al ladro mentre questo si stava allontanando dal luogo del reato.
Il tabaccaio dunque ha avuto tutto il tempo di prendere la mira e fare fuoco, centrando il criminale che però porgeva lui le spalle.

Poiché non esiste (ancora) una legge sulla “legittima offesa” (ed è forse questo che una grossa fetta di popolazione vorrebbe), cari amici del nostro tabaccaio di Pavone Canavese, che tanto vi agitate in piazza, sappiate che nei paesi civili, sempre secondo la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, sparare alle spalle ad un individuo in fuga è considerato omicidio senza deroghe, come spiega molto bene Pier Camillo Davigo in un’intervista per il Fatto Quotidiano.

Ricordatevi dunque che per quanto scellerata ed insulsa, la nuova legge sulla legittima difesa attiene, appunto, a tutto ciò che concerne la necessità di difendersi, non alla voglia di un tabaccaio di Ivrea di sentirsi “The Italian Sniper“.

La legittima offesa non esiste.

Leonardo Pierri

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13 Comments

  • se e’ valido il criterio di ‘’grave turbamento’’ allora potete dire a Salvini che io sono gravemente turbato dai soldi che ci ruba lo stato … e sono armato !!!

  • Invece di leggi per risolvere i problemi solo altre per attizzare altro odio
    Grazie Leonardo e a voi di Uki che non vi fate mai passare ciò che NON E’ GIUSTO!

  • che debbano essere più severe le leggi non c’è dubbio ma da qua a scatenare il far west c’è di mezzo l’imbecillita’

  • quelli a favore del recupero della feccia umana è un cancro per la società italiana ! E non capisco tutto questo trasporto per proteggere i ladri!!! I nulla facenti, assassini, stupratori ecc. E allora per tutta questa feccia, lavori forzati, non socialmente utili! Questa gentaglia non ha nessuna voglia di redimersi…

    • Ciao e grazie per il commento.
      Voglio rassicurarti sul fatto che nessuno intende prendere le parti di un ladro, poiché il furto è un crimine e come tale va severamente punito. Il problema sta nella visione distorta di chi pensa di potersi sostituire allo stato. Occhio tra l’altro alla propaganda di questo tipo perché solleva dal proprio incarico chi ha la responsabilità di garantirci protezione (vedi ministro degli interni). Poiché sa di non essere in grado di svolgere il suo lavoro ci ‘autorizza’ a pensare di poter fare a modo nostro, così che noi, belli contenti, non badiamo al fatto che il suo ministero non sta svolgendo i compiti a cui è deputato.

    • ….Ho un parente davvero benestante, che è un nulla facente..ha una cosi elevatà disponibilità di denaro che non fa nulla, se non dedicarsi a quello di cui ha voglia. Ma è una persona squisita, un filantropo..nulla a che vedere con assassini e stupratori. Attenzione alle categorie.
      A parte questo , non vi è dimostrazione alcuna, che geneticamente si possa nascere altruisti,egoisti,onesti,ladri. Ci fu negli Stati Uniti, uno studio/ esperimento avviato alla fine del governo Kenney e sviluppato poi da Johnson, sul recupero di criminali recidivi ed accusati di gravi reati, che diede dei riultati dir poco incoraggianti. Venne dismesso immediamente con l’avvento di Nixon ed accantonato. Quella del rigore assolutista è davvero una grande tentazione, ed anche una enorme resposabilità, in quanto biosgna essere pronti e consapevoli, che un bel giorno chi decide a rigurdo potrebbe pronunciarsi con un “editto” a nostro sfavore facendoci cadere nella categoria della “gentaglia” che merita il patibolo.
      S.

  • Penso che anche se non esistesse Salvini, ci sarebbe questo tipo di pensiero, quindi mi sembra abbastanza irrilevante dover sempre puntare il dito contro quest’individuo. Chiaramente la vita di un essere umano non può essere comparata a nessun oggetto materiale con valore monetario, ma penso sia immensamente sbagliato non poter reagire ad un furto (non intendo sparando, intendo reagire non necessariamente per legittima difesa). Il suddetto “povero tabaccaio”, magari avrà impiegato anni per poter avere un’attività redditizia, o anche se non fosse, avrà sicuramente impiegato soldi e tempo per guadagnare ciò che gli spetta. Quindi non sto capendo. In Italia se qualcuno viene derubato denunciando il “fattaccio”, non viene risarcito probabilmente nemmeno di un centesimo, con archiviazione dell’inchiesta. Quindi non sto di nuovo capendo. Cosa si deve fare in caso di violazione di proprietà privata, di vita, di fatica, di tempo, di denaro? SBENG SBENG

    • Salvini sta soffiando, per puro tornaconto elettorale ( non tanto per fortuna perchè ci creda..anche se questo è ancora più misero eticamente) sulle braci dell’odio è sta facendo divampare incendi ovunque.
      Poi è un leader, un capo. E se c’è qualcuno su cui puntare il dito, uno di questi è di certo lui, in quanto appunto leader.
      Di per certo, rubarsi cose tra “poveri” è davvero meschino e anche poco intelligente e reddittizio, ma sparare alla spalle , va oltre la vigliaccheria.
      La tentazione di potere che il maneggiare un arma può dare, messa in questo contesto è davvero delicata. Facciamo un esempio banale : ipotizziamo che io e lei Arianna , siamo ottime amiche. Un giorno io scopro che lei ha una relazione con mio marito. Con una scusa la invito a casa mia, prendo la mia bella Smith-Wesson , e in un momento di rabbia e rancore…SBENG SBENG…Basta che io dica che lei è entrata in casa mia, violando la mia proprietà privata, che io avevo/ho tutto il diritto di difendere.

  • Ciao, grazie per il commento.

    Non c’entra salvini in quanto salvini. C’entra il meccanismo di distrazione con il quale questo individuo inganna i suoi stessi sostenitori. In primo luogo È andato in giro sbandierando un concetto di legittima difesa che non esiste. La legittima difesa era già sufficientemente tutelata dal codice Rocco (ministro fascista), del 1930. In seconda istanza è proprio ok ministro dell’interno deputato All’organizzazione delle forze di polizia, dunque, più che altro, dovremmo chiedere a lui perché, anziché passare giornate a fare comizi, non trovi il modo di incrementare l’efficienza dei servizi di sicurezza. Terzo punto, e chiudo, resta il fatto che sparare alle spalle ad una persona in fuga non è da considerarsi difesa. Non ho mai sentito nessun cacciatore dire “ho sparato al cinghiale alle spalle, ma giuro, volevo difendermi”.

  • Grazie a lei per avermi risposto.

    Trovo sempre molto interessante leggerla e scambiare opinioni non unicamente via telematica.
    Mi permetto di darle un consiglio, entri di meno nei tabacchini, perché il cupo mietitore è sempre in attesa di tabagisti furtivi.
    Buona giornata!

    • Dimenticavo un particolare.

      Il sistema di giustizia deve garantire una pena certa ed esemplare per chi commette un furto. Questo è l’unico deterrente in grado di funzionare.

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