The Giant Baba: fuori il Singolo tra gli abissi siderali dell’essenza!

Il virtuoso trio milanese esordisce con un singolo, "Homecoming", che ci conduce attraverso porte dimensionali ed universi paralleli alla ricerca di sensazioni inesplorate e nuove forze naturali

Il 31 ottobre il virtuoso trio ha esordito con un Singolo che non lascia spazio a dubbi o interpretazioni: la band punta in alto, e segue la scia di grandi
formazioni e grandissimi artisti del panorama musicale progressive moderno e/o contemporaneo (e non solo).
Nel singolo “Homecoming” c’è tutto ciò che da una formazione del genere ci si aspetta: chitarre in grado di dipingere atmosfere profonde e penetranti, che introducono con forza e grazia scenari emotivi dalla grande poesia e che ci proiettano con una sorta di magia nel misterioso mondo dell’entanglement quantistico, ove ogni particella è correlata in modo tale da annullare gli effetti del tempo e dello spazio sulla materia.

La band si è formata nel giugno del 2018 quando Joe Ace (Giorgio Pierri, chitarrista, compositore, docente di chitarra) e Jason Jackson (chitarrista, compositore e produttore); due amici e ascoltatori di musica, amanti del post rock, del metalcore e, in generale, della musica sperimentale, decidono insieme di dar vita ad un’esperienza musicale unica. Così prende vita The Giant Baba.
Nell’agosto dello stesso anno incontrano Emanuele Cossu, un batterista poliedrico e virtuoso che completa la formazione. L’intento è di utilizzare l’autorità delle chitarre ad 8 corde (un mix tra toni baritoni e medio/alti), unirle e una sezione ritmica (batteria) jazz rock/post metal e mescolare il tutto al fine di permettere all’ascoltatore di attraversare un buco nero musicale e catapultarlo in ambienti siderali, post futuristici, privi di tempo, di logica, di regole… Mondi paralleli fatti di riverbero, delay, distorsioni, poliritmie e virtuosismi, suoni space – dreamcore, che accompagneranno il “viaggiatore” in questa traversata interstellare, per condurlo nelle visionarie esperienze di The Giant Baba.

I groove ed i fills di batteria del brano in questione sono ben calibrati, mai banali, mai improvvisati: sono complessi ma di estrema musicalità e facili all’ascolto.
La band, con la sua musica, ci conduce dunque attraverso porte dimensionali ed universi paralleli; un viaggio nello spazio interstellare alla ricerca di sensazioni inesplorate e nuove forze naturali.

«E se tu scruterai a lungo in un abisso, anche l’abisso scruterà dentro di te» – Friedrich Nietzsche. Ed è proprio questo che The Giant Baba è in grado di fare: condurci negli abissi siderali dell’universo, condurci nell’abisso della nostra essenza.
The Giant Baba può essere tranquillamente accostato a mostri sacri come Animals as Leaders, Tool, Dream Theater, oppure Deftones, Protest The Hero, da cui
attinge sonorità più cupe e heavy, ma anche a vere e proprie leggende del progressive rock o della Jazz/Fusion, come Mike Stern, Frank Zappa, King Crimson ed altri.

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