Suicide Squad: il nemico è intrattenimento!

"Suicide Squad" incontra Jason Bourne e si salutano sotto il cartello brillante che dice “Homeland”. Ma Hey! Qui si esporta la democrazia con il secondo emendamento!

.«Got in a little hometown cream
So they put a rifle in my hand
Sent me off to a foreign land
To go and kill the yellow man
Born in the U.S.A., I was born in the U.S.A.
Born in the U.S.A., born in the U.S.A.».
Bruce Springsteen

«It’s a mystery to me
We have a greed
With which we have agreed
You think you have to want
More than you need
Until you have it all you won’t be free».
Eddie Vedder

«Admire me, admire my home
Admire my son, he’s my clone
Yeah, yeah, yeah, yeah
This land is mine, this land is free
I’ll do what I want but irresponsibly
It’s evolution, baby
I’m a thief, I’m a liar
There’s my church, I sing in the choir:
(hallelujah, hallelujah)».
Pearl Jam

 

690067 Ci sono i Cinecomic della DC e quelli della Marvel, Leo Ortolani ne aveva fatto una critica comparata (a modo suo) come al solito acuta, pungente e divertente sotto il profilo della sceneggiatura. Mi spiego meglio: aveva rappresentato gli sceneggiatori Marvel costantemente a cazzeggiare e scrivere svogliatamente trame piuttosto labili mentre quelli DC erano rinchiusi in cupi monasteri a immaginare scenari appropriati per degli eroi che portavano sulle spalle il peso del mondo. Quello che dice Ortolani è generalmente vero, si applica a quasi tutti i film in questione e raggiunge il suo apice con la trilogia de “The Dark Knight” e uno qualunque degli ultimi ventimila film targati Marvel, in cui i buchi di sceneggiatura sono riempiti da battutine, risate o al limite qualche tetta qua e là.
La legge si infrange con “Suicide Squad“, che è un film DC ma è come se fosse Marvel, le differenze si azzerano totalmente, il film è puro intrattenimento e tutto il resto è secondario, non pretende nemmeno vagamente di essere plausibile, neanche labilmente o a tratti.
Anzi qualcosa c’è di realistico, la paranoia americana verso il potenziale invasore, terrorista, o semplicemente non allineato.
Una vera e propria sindrome del controllo.
Quindi tutto è lecito come manipolare le menti, le informazioni.
Andare negli altri Stati, decidere i Governi, mettere a repentaglio vite a migliaia di chilometri di distanza.
Tutto in virtù della possibilità che qualcosa accada.
E poi accade, stranamente.

Che poi a voler essere maliziosi si potrebbe dire che forse addestrare i tuoi nemici e vendergli armi non è proprio una mossa furba, andare a mettere i migliori-serie-tv-homeland-450x300fondamentalisti a capo dei Governi per avere l’esclusiva commerciale non è proprio lungimirante, andare a bombardare costantemente villaggi di pastori perché l’economia delle armi deve garantirti un SUV sempre più grosso, forse, ma forse, ma forse potrebbe far incazzare qualcuno che è così disperato da attaccarsi a tutto, anche alla religione combattente che in qualche caso non può che essere vista come resistenza (ed è qui il pregio insito di “Homeland“, spostare il punto di vista dall’USAcentrismo).
Forse l’unico messaggio (magari involontario) di Suicide Squad è questo? Tanto vuoi proteggerti ad ogni costo dai nemici che alla fine te li crei, perché senza nemici, senza un conflitto non puoi proprio stare?
Che poi il pericolo può essere anche solo potenziale, può essere qualcuno che sa dove la polvere è stata messa sotto il tappeto, e allora deve essere “terminato” e come al solito i presunti buoni sono cattivi e si servono di cattivi ancora più cattivi a cui tutto è concesso per i loro loschi fini, ma comunque Matt Damon ha visto quanto si è gonfiato Ben Affleck per interpretare “Batman” e ha deciso che doveva fare di più. Inoltre sa anche recitare, che in genere quando sei l’attore protagonista non guasta, anche se ultimamente non sembra essere una componente troppo richiesta tra effetti digitali, azioni, combattimenti sempre presenti e muscoli costantemente ipertrofici.

suicide-squad-official-trailer-1-reaction-let-s-talk-about-it-798873 Ma così è se vi pare, o anche no. Rimane il fatto che questi film sono alla fine dei prodotti confezionati e impacchettati per cui vai in sala e sai cosa ti aspetti, un acquisto sicuro senza troppe sorprese, e non è una cosa bella (discorso a parte per Homeland, che tiene per un bel po’ sia l’originalità che il ritmo). Quindi: volete azionetantaazionenientaltrocheazione? Allora Jason Bourne va benissimo, in più scoprirete che dalla sede della CIA possono anche attivarvi il microonde quando non siete a casa e controllarvi la cronologia del Pc (ahi! Pudici fan dei siti a luci rosse…), poi noterete che il livello di padronanza tecnologica di base è quello dell’hacker professionista e lo hanno tutti, tipo qualcosa che sviluppano mangiando i loro cereali transgenici.
Suicide Squad è ok, avrebbe il potenziale per essere la migliore serie di Cinecomic ma riesce a perdersi in un bicchiere d’acqua ogni cinque minuti. Inoltre, lo so che il Cavaliere Oscuro è passato e finito, ok, lo so che il Batman di Bale era un altro personaggio rispetto a quello di Affleck, ci posso stare, uno è un eroe puro e l’altro uno psicofascista, però… però… una volta che Heath Ledger ha suicidesquad-joker-jaredletodimostrato a tutto il mondo
come deve essere Jocker (senza se e senza ma!!!) ma un minimo si potrebbe continuare in quella direzione? Jared Leto ci prova, ma la parte è così
superficiale e piatta, così poco approfondita da essere quasi noioso nella sua fastidiosa isteria.

Riassumendo: Homeland, si e volentieri, mentre Suicide Squad e Jason Bourne se proprio non c’è niente di meglio da fare o se si vuole completamente staccare…
Poi in qualche modo potrebbe essere tirato in mezzo Captain Fantastic, ma quello merita una recensione a parte.

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Nicholas Ciuferri

 

 

 

 

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