Spartito Gastronòmico: Un Solstizio a suon di Baci!

Un ricettario di buon gusto con una sinfonia di accordi culinari, per uno stile CoUKIsound di piatti inediti!

La Rubrica vuole essere un mix di musica e cucina. Questa nasce dal voler accordare la musica alla buona cucina, suggerendo ai lettori dei succulenti brani, facili da ri-comporre e in grado di accontentare/conquistare/accostare l’orecchio e lo stomaco più raffinato. Canteremo di ricette e armonie di ingredienti, capaci di toccare le note di ogni palato. Cercando di raggiungere ogni volta una tonalità più alta. Basterà un rullo di tamburi per vedervi indosso i vostri grembiuli?!

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A Natale siete pronti a liberarvi dalle solite canzoncine alla “Jingle Bells“?
Ci pensiamo noi ai rintocchi di campane, con gli spartiti di UKI siam pronti a suonarvele di Santa… ragione?
Se siete stanchi di fare i soliti regali e di spendere cifre esorbitanti per poter accontentare tutti i vostri cari, fate una scelta astuta: regalate Baci!
Proprio così, parlo di quelli al cioccolato. Basterà accordare pochi semplici ingredienti per toccare le note più alte di ogni palato.
Potrete sbizzarrirvi a confezionarli nelle classiche scatole natalizie o semplicemente disporli su piccoli vassoi chiusi con carta regalo con Babbi, renne e… anche no. Una carta con note musicali, vinili, cuffie, sterei…forse è meglio?
Per i più creativi e pazienti suggerisco anche l’accompagnamento dei tradizionali bigliettini con le frasi delle canzoni amate dai destinatari o magari le vostre preferite o le nuove scoperte. Ovvio che vi daremo dei suggerimenti di probabili testi che abbiano come tema il bacio!

Ad esempio con questa band possiamo concederci una boccata d’ “Aria” cantando così: «Ricordo baci congelati, ad est dei nostri sbagli» (o dei nostri alberi di natale)

Ecco dunque che questi cioccolatini potrebbero risollevarci il morale per qualche errore che abbiamo commesso quest’anno. Del resto è Natale e possiamo pensare di perdonarci e perdonare.
Anche se poi la bilancia non lo farà!
O anche cantarli con Prince, scrivendo: “Per questo Natale 2017 «I just want your extratime and your…kiss!»?

Potrà sembrarvi una cosa impossibile da orchestrare, ma vi assicuro che basteranno pochissimi ingredienti e qualche passaggio, per comporre e regalare una magica melodia, che, di sicuro, produrrà un effettoal bacio“.

‘Strumenti’ per il Bacio:

200 g di crema alle nocciole
tavoletta da 100 g di cioccolato alle nocciole o gianduia
100 g di nocciole tostate
nocciole intere o dimezzate, tante quanti sono i cioccolatini ( circa una ventina di baci)
1 cucchiaio di cacao amaro
150-200 g di cioccolato fondente

‘Eseguiamo’ il Bacio:

In un recipiente mixiamo la crema di nocciole con i 100g di nocciole sminuzzate. Aggiungiamo poi una nota di cacao amaro e la tavoletta di cioccolato fuso a bagnomaria. Amalgamiamo il tutto con un cucchiaio di legno e lasciamo che il pezzo inizi ad essere registrato nel freddo del nostro frigorifero, per almeno un’oretta.
Tiriamo fuori dal frigo il composto e iniziamo a grattare con un cucchiaio o altro utensile, passando tra le mani leggermente inumidite con dell’acqua, per comporre le nostre palline, evitando che il cioccolato ci rimanga appiccicato tra le mani smasterizzando le nostre canzoni-regalo. Al centro di ogni Bacio, posizioniamoci una o metà (a seconda della grandezza) nocciola, pigiandola appena affinché aderisca per bene con il cioccolatino.
Riponiamo in frigo per 15 minuti e, qualche minuto prima di estrarre i pezzi dal missaggio, iniziamo a sciogliere la cioccolata fondente a bagnomaria.
Immergiamo le palline di cioccolato in quello fuso, con accortezza ma grande rapidità, per far sì che non si sciolgano. Con l’aiuto di un cucchiaino, assicuriamoci che la “copertina” fondente sia ben aderente e ricopra alla perfezione ogni parte dei nostri piccoli “Cd natalizi”.
Non resta che refrigerare nuovamente i cioccolatini e attendere il momento d’eserdio.
AVVERTENZE: i baci si mantengono in massima 2/3 giorni, quindi il consiglio è di realizzarli e consegnarli il giorno stesso.
Originale come idea regalo, no? Di sicuro non peccherete di banalità e avrete la certezza che sia un presente gradito! Non capita spesso di ricevere una compilation golosa e al tempo stesso musicale…

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Storia e benefici del cioccolato

Da che mondo è mondo un pezzetto di cioccolato non ha mai fatto male a nessuno. Anzi, se si sceglie la qualità giusta ci si può concedere di mangiarne un pezzetto ogni giorno, traendone beneficio per l’umore e anche per la salute.
Lo sapete a quando bisogna far risalire la comparsa di questo gustosissimo cibo? Circa 4000 anni fa!
Ebbene, il cioccolato ne ha fatta di strada nel corso del tempo e vi diremo di più, inizialmente non veniva nemmeno utilizzato per nutrirsi. Infatti presso le antiche civiltà dei Maya e degli Aztechi, il cioccolato veniva utilizzato come moneta di scambio. Proprio così. In particolare la sua scoperta è da localizzare in America Centrale tra le zone del Messico, Perù e Panama. Si deve alla civiltà precolombiana degli Olmechi il ritrovamento di questa pianta, chiamata inizialmente con il nome di Kakawa. La certezza di ciò si deve al reperimento di reperti quali tazze, piatti e ciotole utilizzate per preparare questa bevanda. Quello sì che era vero cioccolato.
L’arrivo del cioccolato in Europa avverrà grazie al colonizzatore Hèrnan Cortés, che importò il cacao per la prima volta, dopo aver imparato ad utilizzare la bevanda al cioccolato dagli indigeni. Per molti il cioccolato venne considerato come un rimedio medico da utilizzare per il buon funzionamento della milza, diverse funzioni dello stomaco, contro la tosse, il raffreddore, come digestivo, per la memoria e contro la depressione.
Inizialmente il cioccolato però era concesso solo alle classi sociali più alte. Sarà solo nell’età moderna e con la rivoluzione industriale che finalmente potrà essere alla portata di tutti.
Direi un bel grazie a questa rivoluzione.
Le prime fabbriche emersero in Francia e la prima barretta di cioccolato, così come la intendiamo oggi, venne prodotta nel 1849 a Birningham (UK) ed era al latte. In Italia invece nel 1865 si creò il gusto Gianduia, aggiungendo le nocciole all’impasto di cioccolato. Ogni Paese ha contribuito alla nascita delle diverse varietà di cioccolato che è possibile ritrovare ai giorni nostri.
Tornando alla presentazione iniziale, possiamo confermare che numerosi studi affermano che il cioccolato può produrre molti benefici per il nostro corpo, basta assumerne la giusta quantità e scegliere quello migliore dal punto di vista nutrizionale. La qualità migliore è senza dubbi quella fondente.
L’ideale sarebbe quello contenente dal 70% in su di cacao. Se ne consiglia un’assunzione dai 10 ai 20g giornalieri, per farne giovare il cuore, l’umore e anche il palato.
Io sono fortunata perché il fondente è da sempre quello che preferisco.
L’unico inconveniente allora sarà arrestarsi in tempo!
Dunque con l’arrivo di queste feste, non ci resta che deliziarci e deliziare i nostri cari con questi strombettanti Baci al cioccolato.
Da mangiare davanti al caminetto…

«Vestiti di ghirlande…» sarà così che «…ci terremo compagnia»..

..e poi seguiamo il consiglio della Consoli sull’ “ultimo bacio“, e via!

 

«È Natale, alla Caritas servono il dolce»… ed è “L’ultimo Natale prima della fine del mondo”…

…il nostro è fatto di Baci. Perché si sa, a Natale siamo tutti più buoni.

Il regalo perfetto da cantare sotto l’albero.

I Baci vanno rigorosamente realizzati con sottofondo un disco natalizio di Bruce Springsteen.
Ma sí, un bacio goloso e Kiss-ene frega!

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Veronica Mochi

   

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