Spartito Gastronomico: Apple Valentine

Un ricettario di buon gusto con una sinfonia di accordi culinari, per uno stile CoUKIsound di piatti inediti!

La Rubrica vuole essere un mix di musica e cucina. Questa nasce dal voler accordare la musica alla buona cucina, suggerendo ai lettori dei succulenti brani, facili da ri-comporre e in grado di accontentare/conquistare/accostare l’orecchio e lo stomaco più raffinato. Canteremo di ricette e armonie di ingredienti, capaci di toccare le note di ogni palato. Cercando di raggiungere ogni volta una tonalità più alta

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Per San Valentino il primo ritornello che mi risuona nelle orecchie è «Non mi ricordo più quando mi dicevi Ailoviu»… ed è il pezzo fighissimo di una nuova band (I Giocattoli) che sta spopolando tra le classifiche degli ascoltatori spotify.

Non so voi, ma ultimamente mi accade di percepire in giro l’amore nel modo in cui appare anche a Willie Peyote quando canta «Cos’è hai visto una coppia? Io ho visto due persone sole». E credo che abbia ragione a dire che «La gente starebbe un po’ meglio se capisse che cazzo vuole da sto cazzo d’amore».

In ogni caso, che siate in coppia oppure no, siamo pronti a regalarvi dolci melodie per amore del vostro caro e adorato stomaco. Uno dei pochi a garantirci tante soddisfazioni.

Ecco quindi la canzone d’amore da dedicare a voi stessi… una torta di melevestita di rosa“: la pink lady cake!

Vi sveliamo subito la ricetta della nostra rockstar.

Soundtrack love

2 pink lady (300 g) + un’altra mezza *
Succo 1 limone piccolo
2 cucchiai di olio extravergine d’oliva
2 cucchiaini di zucchero di canna
20 nocciole tostate e pelate (+ una decina per decorare )
Cannella qb
4 uova medie
1 yogurt bio alla vaniglia
220 g zucchero
240 g farina 00
1 bustina di lievito vanigliato

* La mia metà l’ho utilizzata per scrivere il nome di Uki e celebrare il nostro grande amore. Voi potete scrivere ciò che volete o semplicemente disporre le fette tutte attorno, ma senza affondarle nel composto.

Eseguiamo il pezzo

Frulliamo le due mele pink lady con tutta la buccia armonizzando con il succo di un piccolo limone, l’olio, due cucchiaini di zucchero di canna, le nocciole e una spolverata di cannella. Lasciamo questa apple song da parte, la riascolteremo più avanti.
Separiamo poi i tuorli dagli albumi. Montiamo le chiare con un pizzico di sale e uno spruzzo di limone. Occupiamoci della montatura dei tuorli con lo zucchero e aggiungiamo lo yogurt alla vaniglia.
Versiamo ora il composto di mele e continuiamo a montare aggiungendo farina e lievito setacciati. Uniamo gli albumi mescolando a mano con una spatola, girando delicatamente dall’alto verso il basso senza smontare il pezzo.
Ricopriamo una teglia a forma di cuore (o rotonda) da 26cm con della carta forno bagnata. Affettiamo una terza mela utilizzandone la metà e appoggiando gli spicchi sopra la torta prima di infornarla.
Ultimiamo la torta con una manciata di zucchero di canna, una spolverata di cannella e una manciata di nocciole. Alziamo il volume del forno a 175 gradi e lasciamo che la traccia venga incisa per 38 minuti (forno ventilato).
Lo zucchero di canna risuonerà piacevolmente tra i denti con i suoi granelli, regalandoci una nota di croccantezza e facendo da contrasto all’estrema sofficità del dolce. Perciò cara/o amica/o fai come me, addolcisciti questa giornata con una bella fetta di torta, evitando così che qualcuno possa “avvelenarti la mela”…

Anche questa volta la bontà produrrà effetti allucinogeni, specialmente ai single, che per smorzare la solitudine arriveranno a conversare con la torta nel momento in cui non riusciranno a staccarsene, canticchiandole: «Non dipende da te… il problema non sei tu, sono io che devo darmi una regolata, t’ho già spazzolata»..

Invece per quelli che sono in coppia questa torta potrà prestarsi ad essere una serenata per il proprio partner, intonandola così: “Per dimostrarti amore, ti ho scritto una canzone…” dal gusto Wow.

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Curiosità sulla mela

La mela è un dono divino, simbolo della perfezione (ispirato dalla sua forma rotondeggiante) e della bellezza – dai rimandi erotici.
Nella tradizione biblica la mela è considerata immagine del paradiso, perciò simboleggia la gioia.
Gli ebrei, durante il pranzo di Natale, si mangiano fette di mele intinte nel miele, per assicurarsi la prosperità dell’anno nuovo.
Nella mitologia celtica, l’isola divina di Avalon prende il nome dalla mela.
La mela, per gli slavi simboleggia la prosperità.
In Cina, la mela è associata alla tranquillità.
Le mele sono, anche, associate alla gioventù eterna e all’immortalità.
Le mele d’oro delle Esperidi, davano l’eterna giovinezza; una capacità simile fu attribuita alle mele custodite dalla dea scandinava Iduna.
“Ringiovanire”, è il significato della mela nel folklore russo.
Essa è, anche, l’immagine del mondo (il nome del potere, un attributo della sovranità, “maestosa mela”). Ecco perché a New York è attribuito il nome: “La grande mela”.

Ebbene, stanno diventando sempre più numerosi gli studi scientifici a conferma di quanto la mela sia un vero toccasana per il nostro corpo. Ne esistono diverse varietà, ognuna con delle caratteristiche diverse, ma a rimanere invariato rimane il fatto di essere il frutto per eccellenza in una sana e corretta alimentazione.
Signori ma soprattutto Signore, prendere nota perché questi frutti oltre ad essere degli antitumorali naturali, possiedono un’infinità di polifenoli, vale a dire degli antiossidanti in grado di combattere i danni dell’invecchiamento. Attenzione alla buccia: non private la mela (come pure la pera) di questa sua parte. In essa sono contenute delle sostanze quali triterpenoidi che prevengono lo sviluppo di alcuni tumori come quello al fegato, al colon e al seno. Non dimentichiamoci della quantità di fibre, che sono presenti nella buccia, e nella polpa e che favoriscono un buon transito intestinale oltre a conferire senso di sazietà e contrastare fenomeni di diarrea.
Una svolta per chi ha problemi di colesterolo alto: la mela grazie all’elevato contenuto di pectina, può essere eletta come l’amica fidata in grado di tenerlo sotto controllo. Del resto si sa, basta mangiarne una al giorno no?
E non è finita qui. Idratazione data dalla ricchezza in acqua; presenza di calcio, fosforo, potassio e betacarotene.
Infine una parolina magica: quercetina. Un flavoinoide con poteri miracolosi a tutela dei polmoni, contro i danni causati dal fumo.
L’unico problema di questo frutto sembra non dipendere da lei, infatti la mela sembrerebbe essere uno dei frutti più contaminati in commercio da pesticidi, dunque attenzione a dove le comprate!
Devo confessarvelo: la mela è il mio frutto preferito in assoluto. Ne mangio almeno due al giorno! Un vero toccasana per la salute.

Ah, ricordatevi che se non avete ancora trovato l’altra metà della mela, probabilmente ve la sarete già mangiata!

 

Veronica Mochi

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