Rancore: realtà, inconoscibilità e rap dallo “Xenoverso”

Il viaggio di "Xenoverso", rappato da Rancore per descrivere la realtà in cui si vive, si snoda su una ricca tracklist di ben 17 brani rivolti al futuro

Esistono tante cose che non conosciamo, tante storie che si muovono fuori dal nostro presente, tante vite che viaggiano fuori dalla nostra realtà quotidiana e tanti mondi nascosti dietro gli angoli dell’Universo. Ho cercato una parola che riuscisse a sintetizzare questa sensazione…

Ambizioso, senza dubbio. Se dovessimo riassumere con un aggettivo il nuovo disco di Rancore, “Xenoverso“, uscito lo scorso 15 aprile, probabilmente sarebbe quello più adatto.
Il terzo lavoro di Tarek Lurcich, classe 1989, si rivela perfettamente coerente con il suo titolo: una sorta di zibaldone magmatico di pensieri su base rap. Un rap decisamente particolare, che si impone nel solco della linea “colta” tracciata da Caparezza e Murubutu. Partiamo allora da un presupposto: non è un disco facile, né da recensire, né da capire fino in fondo. Ma un lavoro del genere ha tantissimi punti di forza, e basta già solo l’intenzione a renderlo encomiabile. Di contro, avventurarsi su un terreno del genere implica una serie piuttosto variegata di rischi, e qualche inciampo è inevitabile.

Partiamo subito dagli aspetti positivi. Anzitutto l’ottima scelta di sample, loop, e l’eccellente gusto melodico: l’album è molto pop, nel senso positivo del termine. A dispetto dell’immane sforzo speculativo, è estremamente fruibile, e questo permette ai messaggi (e non solo le tre “lettere” che corrispondono ai tre brani più significativi del disco, “Lontano 2036“, “X Agosto 2048” e “Arakne 2100“) di arrivare ad un pubblico piuttosto ampio. Quindi, dal punto di vista del suono, il lavoro è ampiamente promosso, così come negli intenti, e questo vale da solo il prezzo del biglietto (e del live; a tal proposito, Rancore è già scritturato per il prossimo Primo Maggio. Thumbs Up!).
Passiamo allora ai punti un po’ più instabili. Quando si fa un lavoro del genere, perdersi e/o cadere nel semplicistico è molto facile (prendendo in prestito il Capa: “Arianna ha rotto il filo, Teseo ti sei estinto”). In alcuni brani, l’opinione di chi scrive è che Rancore abbia la capacità di osare un po’ di più, e che si sia trattenuto. È un peccato, perché con un po’ di coraggio aggiuntivo, anche dei divertissement come “Federico” sarebbero stati dei capolavori totali. La cultura c’è, il gusto delle metafore e dell’immaginifico pure, e sono davvero splendidamente centrati. E allora Tarek, osa di più. Provoca di più, perché hai tracciato un gran bel solco. Lo dimostrano anche gli skit, ottimamente resi (sebbene i dialoghi suonino un po’ forzati) e il lavoro va ascoltato tutto, dall’inizio alla fine.

In ogni caso, è un album molto, molto buono, che merita una resa dal vivo. Questo ragazzo va incoraggiato, perché Xenevorso è un disco di un artista “quasi” maturo. Un altro passetto in questo direzione, e il prossimo lavoro che sfornerà sarà qualcosa di indiscutibilmente notevole. E di questi tempi, è davvero tanta roba.

Federico Ciampi

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Tracklist:
1. Ombra
2. Freccia
3. Federico
4. Guardie & ladri (feat. Nayt)
5. Skit (cronosurfisti)
6. Lontano 2036
7. X Agosto 2048
8. Arakno 2100
9. Skit (guerra dei versi)
10. Le rime (gara tra 507 parole)
11. Fantasia
12. Ignoranze funebri
13. Eden – 3:31
14. Equatore (feat. Margherita Vicario)
15. Xenoverso
16. Questa cosa che io ho scritto mi piace
17. Io non sono io

Prossime date live:
GIUGNO BOLOGNA-BOnsai GARDEN
02 LUGLIO S. SEVERA (RM)-CASTELLO DI SANTA SEVERA
11 LUGLIO COLLEGNO (TO)-FLOWERS FESTIVAL
03 AGOSTO PADOVA-PARCO DELLA MUSICA
05 AGOSTO BERGAMO-NXT STATION
16 AGOSTO LECCE–OVERSOUND MUSIC FESTIVAL
28 AGOSTO FABRICA DI ROMA (VT)-FDB FESTIVAL
02 DICEMBRE ROMA-ATLANTICO
12 DICEMBRE MILANO-FABRIQUE

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2 Comments

  • Tutto bellissimo! Concordo con Ciampi che questo sia il disco che aprira’ a futuri capolavori in senso più ampio …. la pasta c’e’ e pure tanta roba

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