I MINISTRI @ ROCK IN ROMA – 07/2016

Il ritorno de I Ministri nella capitale sul palco del Rock in Roma tra sudore e calci in faccia

Ho conosciuto I Ministri nel 2006, al loro esordio. Avevo quindici anni e una connessione internet non definibile come connessione. Terzo anno del liceo, o meglio primo anno, se calcoliamo gli anni come da vecchio ginnasio. Li conoscevo solo io in classe e sul fatto che li conoscessi solo io ci son rimasta per anni. Nonostante passassi i video o regalassi dischi.

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Qui nella provincia di Latina, al confine con quella romana, in un paese che non risulta sulle cartine geografiche ed è soltanto una frazione, senza semafori e caserme le cose sono sempre arrivate tardi, forse mai. Ce le dovevi portare perché eri andata già a prendertele.

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I Ministri me li son portata dietro, per tutti i tre anni del liceo e li ascoltavo di nascosto. Me li son portata dentro e me li porto ancora, come un sacco che posso svuotare e vomitare quando voglio, bastano due dita nel cuore, come suggeriscono bene.

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Il 29 Luglio a Roma spengo la mia quarta candelina e lo festeggio al meglio, qui al Rock in Roma sotto il palco dell’ Italian Way. Quando salgono sul palco, sono quelli di sempre, sempre carichi, sempre urlanti e soprattutto grondanti di acqua e sudore. La quantità di liquidi sul palco è direttamente proporzionale alla botta di energia che ti scaricano addosso. Sfondano il palco con “Mammut” e iniziano a buttar giù muri con  pezzi che vanno dal nuovo album “Cultura generale”a ripercorrere su e giù tutti gli altri album.

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I Ministri non hanno vie di mezzo e questo è quello che mi piace di loro. Se decidono di regalarti un pezzo acustico lo fanno con “La Piazza” e due chitarre, a sorpresa. Spiazzante, direi. E ripenso a quelle bombe di colore che è come se ti colpissero il petto. È il primo pezzo con cui li ho conosciuti è un po’ come tutte le prime volte, dicono che non si scordano mai. “Ecco tieni le parole da non dire”. Appunto non hanno vie di mezzo, il rapporto con il pubblico è sempre costante e non manca mai, tra bottiglie di acqua lanciate e Davide che si butta svariate volte sul pubblico su “Il bel canto”. Ormai un must. Con i ministri o ti prendi i pugni in faccia o è meglio se non lo sai.

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C’è chi organizza i viaggi a Lourdes a Medjugorje, io ho il mio pellegrinaggio fissato ormai da anni.

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“Cacciati due dita nel cuore e vomita”

Sofia Bucci

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9 Comments

  • Sempre sia lodata la Bucci per le sue parole, per i suoi scatti, per il suo cuore, per il suo non avere vie di mezzo. Come i Ministri.
    Io amo l’una e gli altri.

  • Bellissimo report ragazzi. Sito interessantissimo! Qualsiasi argomento trattato lo fate in modo eccelso e originale! Complimenti!

  • un modo di politicizzare l’esistenzialita’ attraverso il rock davvero potente! Non amo tutto il loro repertorio, ma quando azzeccano la canzone lo fanno in modo inequivocabile ed inarrestabile!
    bellissime le foto…. e un articolo che condivido ormai anche io nelle esperienza personale

  • Io li metto nel mucchio dei gruppi indie ascoltabili quando capitano ………. anche se devo dire che Bucci mi ha incuriosito sul vederli dal vivo

  • FOTO SPETTACOLARI! BUCCI DIRE CHE SEI BRAVA E’ NIENTE. DEI BIANCHI E NERI PARTICOLARISSIMI E SUGGESTIVI CON OTTIMI MOMENTI RAPITI AL SOGGETTO.
    E CHE DIRE DEI MINISTRI….SPACCANO COME POCHI

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