Massimo Volume: il ritorno de “Il Nuotatore”

«Che facciamo se non sappiamo nuotare? Sguazziamo cercando disperatamente di stare a galla! Esistere nel primo genere di conoscenza significa appunto questo: Sguazzare tra i flutti delle variazioni cercando di stare a galla» - Gilles Deleuze

L’acqua. Infinita, indomabile. Capace di dare vita, che vi galleggia, vi annaspa e da essa trae la forza necessaria per andare avanti, nella consapevolezza di poter perdere tutto nel giro di un secondo. Una metafora dell’esistenza forse non totalmente originale, ma sempre estremamente efficace. E “vera“. Perché mira all’essenza di tutto, all’origine, all’ “Archè”, si potrebbe dire, rimuginando le lezioni di filosofia al liceo. E questa contemplazione esistenziale resta al centro de “Il Nuotatore”, nuovo disco dei Massimo Volume uscito il 1 febbraio per 42 Records/Believe Digital Service.

Essenza, purezza, sostanza. La band bolognese punta davvero al sodo, sei anni dopo il precedente lavoro (“Aspettando i barbari”); per la prima volta, Egle Sommacal, Emidio Clementi e Vittoria Burattini sono solo un trio, nient’altro. Niente elettronica, niente collaborazioni esterne.
Si mira alla purezza ed al concetto, senza troppi ed inutili fronzoli, cosa che, a parere di chi scrive, la musica italiana attuale non ha compreso fino in fondo.
Avete presente quei film di avventura in cui un aereo è troppo pesante, e si getta della zavorra per continuare a volare? Ecco, una cosa del genere: “la scena del musicale” (come la definirono gli Elio e Le Storie Tese in tempi non sospetti) si è decisamente impoverita, appesantendosi di inutili orpelli solo per incontrare il gusto di massa, ma ignorando totalmente (con poche, significative eccezioni) la via maestra della potenza compositiva, che qui invece viene elegantemente e fieramente seguita ed eseguita.
Una narrazione in nove parti, dove l’autobiografia si fonde alla narrazione pura, unendo fisicamente i corpi di esseri inanimati che annaspano nell’azzurro profondo dell’acqua, esattamente come nella bellissima copertina del disco.

C’è evocazione, c’è dilatazione di tempo e di spazio, c’è quella sana e profonda motivazione che spinge gli artisti affermati a dire ancora qualcosa, e ad affrontare il passare degli anni con l’unica arma della grande ispirazione. Bentornati.

 

Federico Ciampi

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Tracklist:
Una voce a Orlando
La ditta di acqua minerale
Amica prudenza
Il nuotatore
Nostra Signora del caso
L’ultima notte del mondo
Fred
Mia madre & la morte del gen. José Sanjurjo
Vedremo domani

Prossime Date Live:
20 febbraio Auditorium Manzoni, Bologna;
1 marzo Auditorium Parco della Musica, Roma;
2 marzo Cineteatro Lumière, Pisa;
14 marzo Auditorium Fondazione Cariplo, Milano;
15 marzo ex Maison Musique, Torino;
21 marzo Auditorium San Domenico, Foligno;
22 marzo Teatro Cinema Moderno, Savignano sul Rubicone (FC);
23 marzo Teatro Alfieri, Montemarciano (AN) nell’ambito del Klang Festival;
24 marzo Cittadella degli Artisti, Molfetta (BA);
11 aprile Teatro Toniolo, Mestre (VE);
13 aprile Teatro Miela, Trieste.

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3 Comments

  • non vedo l ora di immergermi in quel fiume di parole abbordate da quel mare di suoni che sono stati la cassa di risonanza della mia pancia per anni
    grazie Ciampi …. da Uki non aspettavo altro che il via libera !

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