Lei

Un breve racconto come invocazione di un agognato amore..

L’amore fatta donna, speranza fatta vita, il mondo da scoprire insieme…

Lei è mare, a volte calmo a volte mosso, essendo mare è natura, è vita, ti riempie e ti affoga, non sussiste paura perché in fondo è solo amore per ciò che ancora devo scoprire e conoscere, per l’imprevisto che è cascato addosso come meteora sperando di non inciampare nel suo stereotipo ma sperando di viverla come pianeta, piena di domande e in costante ricerca di risposte.

Lei è ciò che tutto circonda, Lei è il volo sopra le nuvole, come aver paura di tale divinità? Forse sapendo che troppa felicità ha un prezzo che equivale alla mia anima ormai logorata dal tempo, perché allora non venderla al diavolo, perché no? Venduta! Guadagnato in amore sincero, costato semplicemente una pena eterna in compagnia di Lucifero, che importa? Niente ha senso se Lei non è presente, con Lei sono proiettato verso il futuro, Lei è il sole che illumina le mie giornate invernali, Lei è la pioggia che mi rinfresca nelle mie giornate estive.

Io che finora ero perso in una landa desolata in cerca della rosa da accudire, perché non è amore se non ci si prende cura della propria rosa e solo allora possiamo chiamarlo amore… e allora ho ceduto me stesso a lei, come schiavo in cerca della propria libertà e credo che nessun schiavo avrebbe ottenuto cosi tanto, perché Lei ha rotto le catene che mi legavano a questa vita oscura. Mi ha preso per mano, ha cominciato a sussurrarmi dolci parole, a mostrarmi i colori più vivi… e trascinato con impeto per posti mai visti ma solo sognati… ebbri di vino ci abbandoniamo l’uno all’altro e ci addormentiamo nudi alla luce della luna.

Condividiamo, progettiamo, sogniamo… il mio sentimento è nascosto all’interno di queste parole. Perché porsi problemi se trovo solo soluzioni in Lei, mi lascio andare come oggetto senza valore alcuno tra le onde e sulla cresta dell’onda più alta e maestosa il mio sentimento si innalza, cosi puro, tra i misteri della vita e ho deciso di scoprire tale mistero solo con Lei…

I capelli color grano, gli occhi pieni di sentimento, le labbra perfettamente disegnate, le mani che toccano e sanno toccare, i piedi da piccola ballerina nella grande opera che è la vita, nuda nella sua essenza mi appare come un quadro di Modigliani. La vedo danzare con i suoi vestiti sgargianti, mi invita alla sua danza, ridiamo pazzi di gioia e siamo felici sotto tutte le stelle che la notte più chiara può regalarci, ci illuminano il cammino verso altri mondi… Io vagabondo e Lei piccola gitana. Si lascia andare tra le mie braccia e Io tra le sue, al sicuro da incubi ormai lontani, Lei è mia e Io sono suo.

Delicata, cosi fragile dentro quanto basta per darmi modo di prendermi cura di Lei e proteggerla dal male che si annida ad ogni angolo, per proteggerla dal male che si annida in Lei, per salvarla dall’abisso, mi fiondo come un’eroe antico tra mille pericoli con la sola speranza di trovarla e riportarla in superficie per farla fiorire alla luce del sole… e se mai dovesse abbandonarmi, perché non morire con un sorriso che vale la felicità di averla vissuta come nessuno su questa terra.

Lei come piuma portatami da una tempesta improvvisa, Io che ho aspettato anni il vento favorevole che mi potesse permettere di raggiungerla e poterla abbracciare. Non esiste monte troppo alto o mare troppo profondo da spaventarmi. Lei è la mia forza, Lei unica fiamma ardente e viva, mi ha legato al suo cuore e come per gli innamorati Romeo e Giulietta, saremo destinati un giorno a rispondere alla chiamata della Morte così inevitabile, come adesso siamo destinati a rispondere alla Vita.
Insieme.

di Giacomo Tridenti

 

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