La verità sulla crisi finanziaria

Dai mutui subprime all’attuale massacro delle società di Rating

C’è la crisi…” Da ormai due anni sentiamo queste parole risuonare nei telegiornali, nei giornali, nelle aziende, nei bar, su internet.

E poi leggiamo che a causa della stessa, le borse vanno su e giù i paesi falliscono (ad esempio la Grecia… ma anche gli Usa non sta messa molto bene) e la ripresa è ancora lunga a venire.

Purtroppo però, tutte queste informazioni ci stanno facendo dimenticare una cosa importante: chi ha creato questa crisi? Come è successo? Cosa viene taciuto dai governi e dagli organi di stampa?

Mi sembra che sia importante, quindi cercare di dare una risposta alternativa a queste domande che di solito vengono liquidate in poche parole -per di più discutibili- forse per non creare problemi a chi non ne vuole. Dell”argomento dei famigerati mutui subprime se ne parlò tempo fa, quando la crisi era in embrione, ed in effetti tutto è partito da li. Credo che ricordare quelle dinamiche finanziarie usate dai “Signori della Moneta” sarà importante per capire il meccanismocriminale” che oggi continua ad imperversare con la crisi e con la speculazione finanziaria di questi giorni.

 

E’ difficile trovare voci fuori dal coro, ed una delle poche voci dissonati è quella che del Prof. Fabrizio Zampieri, economista ed analista finanziario, che ha spiegato in maniera semplice e coraggiosa alcuni punti della crisi mondiale.

Innanzitutto, nonostante oramai sia diventato cosa comune additare l’inizio della crisi nei paesi dei cinquanta stati, in realtà il vero dissesto è iniziato in Gran Bretagna, nella City e, nello specifico, all’interno di numerose società di ingegneria finanziaria. Questo perché il 90% dei prodotti finanziari viene studiato e progettato presso queste società finanziarie/bancarie.
Nella fattispecie, la miccia creata negli uffici finanziari Anglosassoni è rappresentata dai cosiddetti strumenti derivati, denominati CDO e CDS.

«Tali strumenti non sono altro che mutui immobiliari “impacchettati” e trasformati in obbligazioni. Quindi, grazie a questa operazione di “cartolarizzazione” (trasformare in carta un mutuo) tutte le principali Banche hanno potuto vendere a chiunque e all’esterno i debiti immobiliari dei loro clienti. Naturalmente il vantaggio delle Banche stava proprio nel fatto che potevano ottenere ulteriori profitti da queste obbligazioni strutturate: infatti, chi acquistava un’obbligazione garantita da un mutuo immobiliare prestava una certa quantità di denaro per un certo periodo di tempo ricevendo un interesse, garantito dai pagamenti rateali di chi aveva realmente sottoscritto il mutuo.
Si parla anche di mutuo “subprime”per indicare che questo è effettivamente un mutuo a rischio, detto in termini tecnici NINJA (No Income, No Job or Asset = Nessun Reddito, Nessun Lavoro stabile o Garanzia Finanziaria)». Spiega Zampieri.

«Praticamente, il circuito partiva dalle Società di ingegneria finanziaria che progettavano il prodotto, proseguiva poi con le Banche Commerciali (quelle che erogavano i mutui ai clienti) che impacchettavano i mutui e vendevano le obbligazioni alle Banche d’Affari o le collocavano direttamente sul mercato. In questo modo si creava una sorta di circolo vizioso con l’entrata di continua liquidità derivante dalla vendita delle obbligazioni strutturate, liquidità utilizzata per sostenere richieste di nuovi mutui e finanziamenti, e nuovamente per emettere altre obbligazioni strutturate. Iniziata con gli Stati Uniti (a parte la progettazione avvenuta nella city di Londra) questa prassi è divenuta comune sia in Asia che in Europa tantoché pochissime Banche, anche europee, sono immuni da questo fenomeno».
Grazie allo sviluppo del mercato immobiliare, questo facile e remunerativo giochetto ha  portato enormi profitti alla Banche, e l’aumento e la facilità con cui si poteva comprare una casa ha portato ad un conseguente aumento dei prezzi che ha creato una bolla speculativa, la quale, una volta esplosa, ha portato ad una serie d’insolvenze, mancati pagamenti e rimborsi parziali delle rate dei mutui di massa.

A questo punto, chiunque detenesse nel proprio portafoglio obbligazioni legate ai mutui subprime che iniziavano a non essere rimborsati dai contraenti, ha iniziato a venderli precipitosamente.
A seguito di questa crisi, diverse Banche americane come Lehman Brothers, Merril Lynch, AIG, Fannie Mae, Freddie Mac, Mutual Washington, dichiararono fallimento o pesanti insolvenze, costringendo il Governo e la Fed (Banca Centrale Americana) ad interventi di sostegno e salvataggio mediante enormi iniezioni di liquidità.

 

Come un cavallo di troia, molti di questi titoli finanziari tossici sono nascosti in ogni dove, magari “impacchettati” insieme a gruppi di titoli “buoni” difficilmente individuabili, pensiamo, ad esempio, alle molte Banche che hanno acquistato e rivenduto ad altre Banche, Sim, Gruppi Assicurativi, Fondi Pensione, Amministrazioni Pubbliche (Stati, Regioni, Province e Comuni), Gruppi Industriali, le obbligazioni strutturate sui mutui subprime, e pensiamo alle conseguenze che questo possa avere sulle stesse.

 

Per tornare nel nostro paese, abbiamo assisto tutti i giorni ai comunicati di Gruppi Bancari che si dichiaravano in forte difficoltà per via delle perdite legate al possesso di questi titoli (obbligazioni strutturate e derivati), e ancora non si riesce a capire bene quale sia la reale dimensione della crisi e dove ci poterà attraverso gli attuali sviluppi.

Questo molto probabilmente perché gli organi d’informazione ufficiali, in tutto ciò, sembrano come non mai dei portavoce dell’establishment, che si limitano a riportare laconici comunicati stampa. In pochi hanno cercato di fare domande più scomode, domande che potessero dare una prospettiva diversa ai lettori. Riportiamo quelle che il prof. Zampieri ha pensato nel suo intervento:

– è giusto che il conto di tale disastro finanziario sia poi pagato dai cittadini?;

– è giusto che la maggioranza della Comunità ripiani il conto salato causato da una minoranza di avidi, ricchi, egoisti, imbroglioni, bugiardi e ladri?;

– è giusto che i veri autori di tale “truffa” finanziaria legalizzata (i nomi sono sempre quelli delle principali Banche d’ Affari Usa e delle Banche Commerciali loro complici americane, asiatiche ed europee), alla fine escano impuniti con il benestare delle principali Autorità Governative e di Controllo?;

– è giusto che gli amministratori di queste note Banche d’ Affari e Commerciali, dopo aver causato un tale dissesto mondiale, semplicemente si dimettano dalle loro cariche e se ne escano con liquidazioni di 30-40-60 milioni di dollari ciascuno?;

– è giusto che all’interno delle più alte cariche governative e degli organi di controllo siedano personaggi provenienti da queste famigerate Banche d’ Affari? (l’esempio emblematico è il caso di Henry Paulson, Ministro del tesoro Usa, con patrimonio personale stimato intorno ai 700 milioni di dollari e, guarda caso, proveniente da Goldman Sachs; ma ricordiamo anche Mario Draghi, oggi Governatore di Banca d’Italia, proveniente dalla stessa Banca d’Affari, e lo stesso Romano Prodi, ex Primo Ministro del Governo Italiano e proveniente sempre dalla stessa Banca…);

– è giusto che le società di Rating, che dovrebbero essere degli Enti imparziali e super partes, ma che invece sono in collusione con queste Banche d’Affari, applichino giudizi e punteggi positivi a queste obbligazioni e a quelle delle Banche amiche pur non avendone i requisiti? (ricordiamo che le obbligazioni di Lehman Brothers avevano AAA, ovvero il massimo punteggio di affidabilità e, nella sola Italia, i risparmiatori truffati possessori di tali titoli si stima siano oltre 300.000).

 

Ma non è finita qui. Oltre non fare domande, delle volte l’informazione ufficiale si dimentica di dirci alcune cose, come ad esempio: il rischio fallimenti relativamente ai rimborsi legati alle carte di credito.
«E’ infatti sempre maggiore il numero di clienti che non riescono a far più fronte ai pagamenti, in un’unica soluzione e rateali, sulle carte di credito. E forse non tutti sono a conoscenza che, nei giorni scorsi, mentre al Congresso Usa si votava il piano di salvataggio di Paulson, è stata approvata, sempre dal Congresso, una Legge a favore dei detentori di carte di credito, in difficoltà nei pagamenti, che impedisca alle Compagnie Finanziarie e assicuratrice di alzare indiscriminatamente gli interessi retroattivamente, senza preavvisare la clientela. Dopo le segnalazioni di migliaia di clienti, la stessa Federal Reserve ha dovuto ammettere che queste rappresentano pratiche “ingannevoli”», spiega il Prof. Zampieri.
Vi lasciamo con un numero: 3.5 milioni di cittadini, molti dei quali imprenditori e titolari di piccole e medie imprese, rischiano il fallimento personale, questa è la stima fatta per i prossimi mesi.

Vorremmo che questo articolo, inoltre, ci mantenga ben chiaro contro chi dovremmo protestare nel caso queste cifre –speriamo di no- dovessero realizzarsi.

 Marco Caponera


 

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11 Comments

  • dal modo in cui è partito tutto, si può ben capire che la loro avidità e bramosità li ha però portati ad un collasso generale… forse il sistema è destinato a crollare

    • La tesi che lo Sviluppo e il Libero Commercio globale possano sradicare la povertà non è sostenuta da alcuna prova teorica, nè da dati empirici: non solo la povertà non diminuisce, ma addirittura aumenta nei paesi industrializzati. Perchè allora si continua a imporre la crescita a tutti i costi? E poi… se davvero il Capitalismo genera questi mostri, perché si continua su questa via???

  • ho letto anche l'altro vostro articolo: Di Chi Sono i Tuoi Soldi?…
    e mentre navigavo un po' per ulteriori informazioni ho trovato un intervista di Mario Draghi che qualche giorno fa ha dichiarato che la moneta ha valore per accettazione, si tratta di un sistema di moneta puramente fiduciaria…una moneta il cui valore non è più ancorato a quello dell'oro, ma è completamente basato sulla fiducia!!!
    confessano pure…ce lo dicono in faccia cazzo!!!

  • comque, qua dalle nostre parti sta davvero crollando tutto!
    l'america sembra l'abbia scampata… ma qui si scampa solo…
    non ci siamo!

  • oggi il male sta nella speculazione… loro speculano.. arraffano, la loro competizione e avidità è il cancro dell'occidente

  • Tutto l'Occidente, Usa x primo, si è concentrato solo sulla propria capacità predatoria. Solo guerre per energie fossili destinate all'esaurimento, senza preoccuparsi di misure alternative!
    Guerre inutili e tendenziose contro l'Islam, mentre la Cina diventava il massimo creditore del debito Usa…fregati!!!! 😮

    • nn solo.. tutti a vivere da nabbabbi, sperperando soldi e risorse, soprattutto quelle dei popoli poveri,gli stessi schiavi che oggi occupano le nostre frontiere.
      Finora era sulla loro pelle che abbiamo tirato su la nostra ricchezza!

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