Intervista a Intrecci Edizioni per la pubblicazione di “Arianna” di Anton Cechov

L'opera inaugura la nuova collana “Enne Classics”

Anton Pavlovic Cechov (1860-1904) è stato uno scrittore e drammaturgo russo. Nato in un’umile famiglia, ha avuto un’infanzia povera e difficile. Con grandi sacrifici riesce a laurearsi in medicina, ma esercita la professione di medico solo saltuariamente, dedicandosi, invece, all’attività letteraria. Gravemente malato, acquista una piccola tenuta nei pressi di Mosca e, colpito dal modo di vivere dei contadini poveri, impegna i suoi guadagni per costruire per loro scuole, strade e ospedali. La sua opera comprende soprattutto racconti e lavori teatrali in cui descrive con ironia, pessimismo e distacco la crisi della borghesia russa del suo tempo. I suoi personaggi rappresentano ed esprimono temi umani universali, quali la difficile ricerca della felicità, l’incomprensione e la solitudine. Tra le opere principali ricordiamo i Racconti (1884-1900) e i drammi “Il gabbiano” (1895), “Zio Vanja” (1899), “Le tre sorelle” (1901) e “Il giardino dei ciliegi” (1904)

  • Vuole introdurci al racconto di Anton Cechov “Arianna”?

Durante un viaggio in treno un giovane incontra un uomo che gli racconta del suo folle amore per una giovane donna di nome Arianna conosciuta tempo prima.

  • L’opera è stata scelta per inaugurare la nuova collana di Intrecci Edizioni, “Enne Classics”; come mai la vostra preferenza è ricaduta proprio su questo racconto minore di Cechov?

Il motivo principale di questa scelta è dovuto al desiderio di riproporre racconti minori dei grandi autori del passato che sono spesso noti al grande pubblico unicamente per le loro opere più importanti. Checov in particolare è stato un autore veramente prolifico e la sua produzione di racconti più o meno brevi è veramente vasta. Dopo una selezione abbiamo scelto questo per l’originalità della storia, l’attualità degli argomenti contenuti ed anche perché Arianna è il nome di mia figlia ed ho voluto farle un piccolo omaggio.

  • Il disincantato e deluso dall’amore Ivan Il’ič Samochin e l’astuta opportunista Arianna Kozlović: vuole descriverci questi due interessanti personaggi?

I due protagonisti sono apparentemente molto differenti tra di loro ma in realtà hanno in comune un tratto fondamentale che è la forte volontà di entrambi nel perseguire i loro desideri, siano essi legati ad un amore o al raggiungimento di una posizione sociale. Peccato però che, come spesso accade, chi troppo vuole nulla stringe.

  • Quali sono i principali temi affrontati in questo racconto dell’autore russo?

Beh il tema principale di questo libro è sicuramente l’amore, declinato in ogni sua sfaccettatura. Ivan, pazzo di gelosia e follemente innamorato farà di tutto per riconquistare Arianna che, pur amando lei stessa il giovane uomo, preferisce farsi rapire da un altro tipo di amore molto più materiale che spirituale.

  • Se avesse la possibilità di incontrare Anton Cechov, cosa gli domanderebbe?

Probabilmente gli chiederei quali siano le sue fonti di ispirazione che gli hanno permesso di essere un autore così prolifico e allo stesso tempo originale.

  • “Arianna” è pubblicato da Intrecci Edizioni. Vuole descriverci i propositi e il catalogo della vostra realtà editoriale indipendente?

Il nostro intento è quello di ridare lustro a piccoli gioielli minori dei grandi autori del passato, riproposti in una veste tascabile molto riconoscibile ad un prezzo piccolo piccolo in modo che possano diventare oltre che oggetti di lettura anche oggetti di collezionismo.

  • Che tipo di lavoro c’è dietro la ricerca e la riproposizione di un classico lasciato nell’ombra, come era appunto Arianna prima del vostro intervento?

Partiamo principalmente da autori che conosciamo e amiamo, dopodiché la selezione tra le varie opere viene fatta in base all’interesse che l’opera suscita in noi ovviamente, ma anche in base ad alcuni requisiti che chiamerei “tecnici”, come per esempio l’ampiezza del testo preso in considerazione.

Nancy Mbaabu

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