Intervista a Claudio Carini: interprete de “Il libro dell’inquietudine” di Pessoa

L'attore presenta due formati, come audiolibro, del capolavoro di Pessoa, di cui è editore e interprete

Claudio Carini è un attore di prosa, regista e produttore di audiolibri. Maceratese di nascita e perugino d’adozione, è socio fondatore del Centro di Produzione Teatrale Fontemaggiore di Perugia. Dopo gli studi classici, nel 1973 inizia la sua attività di attore di prosa, che si è fin da subito estesa ad altri campi, come l’insegnamento delle tecniche di recitazione nelle scuole di ogni ordine e grado, e la realizzazione di video documentari e d’autore. Intraprende una ricerca personale nel campo della “Phonè”, sperimentando una contaminazione sempre più profonda fra teatro, musica e poesia. Nel 1997 dà vita a “Le parole tra noi leggere”, innovativo progetto che lo vede impegnato in migliaia di letture di testi classici e contemporanei nei teatri e nelle scuole. Nel 2004 fonda e dirige Recitar Leggendo Audiolibri, casa editrice per la quale ha registrato un lungo catalogo di opere classiche, tra le quali le edizioni integrali dell’Iliade e dell’Odissea, del Don Chisciotte, della Divina Commedia e di molti altri classici della letteratura italiana e internazionale.

  • Vuole presentarci il testo di Fernando Pessoa Il libro dell’inquietudine di Bernardo Soares?

“Il libro dell’inquietudine” può essere considerato una sorta di miracolo della letteratura del ‘900. Si tratta di un libro “teorico”, per così, dire, un libro che non può neanche essere definito “incompiuto”, perché è il frutto del ritrovamento del famoso “Baule Pessoa”, ovvero un vecchio baule che è stato ritrovato anni dopo la morte del grande scrittore e che conteneva centinaia di frammenti di appunti, fantasie, sfoghi che danno forma a una sorta di diario, uno Zibaldone, quasi un romanzo, tra i più geniali del ‘900.

  • A che tipo di pubblico è rivolta l’opera?

L’audiolibro è destinato, ovviamente, a tutto quel vastissimo “nuovo” pubblico di ascoltatori di audiolibri che alla tradizionale lettura silenziosa preferiscono l’ascolto di un’opera letta ed interpretata ad alta voce da un lettore professionista. Si tratta di un nuovo pubblico che ha scoperto la ricchezza dell’ascolto di un’opera letteraria, ascolto che può essere fatto tranquillamente seduti in poltrona, ma anche facendo jogging, camminando, cucinando, e così via. L’Ebook è dedicato invece a tutti quegli appassionati della lettura, e di Pessoa in particolare, che preferiscono una lettura tradizionale dell’opera nella nuova traduzione che Matteo Gennari ha realizzato appositamente per Recitar Leggendo; o, meglio ancora, a tutti coloro che desiderano accompagnare l’ascolto dell’audiolibro con la lettura del testo elettronico.

  • Il libro dell’inquietudine di Bernardo Soares è pubblicato in audiolibro e in ebook, in una nuova traduzione, dalla sua casa editrice Recitar Leggendo Audiolibri. Vuole parlarci di questa interessante realtà editoriale?

Recitar Leggendo Audiolibri è una piccola casa editrice indipendente nata ufficialmente nel 2004. L’attività editoriale di Recitar Leggendo è il logico risultato di una lunga attività di letture ad alta voce, sia dei grandi classici che di autori moderni, effettuate in numerosi teatri, scuole, biblioteche. Nei primi anni ‘2000 l’audiolibro in Italia era ancora un oggetto semisconosciuto; poi, in tempi più recenti, con un forte ritardo rispetto ad altri Paesi, si è verificato un notevole sviluppo di questo settore, anche grazie alle grandi piattaforme di distribuzione in streaming come Audible e Storytel. Prima di questo sviluppo tanto recente quanto impressionante per le sue dimensioni, l’audiolibro in Italia veniva considerato una specie di attività di servizio per non vedenti o ipovedenti realizzato da donatori di voce non professionisti. La recente esplosione commerciale del fenomeno dell’ascolto ha rivalutato improvvisamente l’audiolibro facendolo diventare un nuovo modo di fruizione della letteratura. Il nome stesso della mia casa editrice, poi, “Recitar Leggendo” è di per sé un manifesto e un programma. La nostra ricerca è volta ad utilizzare tutte le tecniche interpretative che un attore ha accumulato sul palcoscenico verso un punto piccolissimo e ravvicinato, il microfono, che, idealmente, rappresenta l’orecchio dell’ascoltatore. Il rapporto tra narratore e ascoltatore è personale, quasi intimo. Il nostro “pubblico” ci ascolta, per lo più in cuffia, a casa, quando va a letto, o guida l’automobile, o passeggia. Non ci sono effetti sonori o visivi, né costumi né luci di scena, c’è solo una voce che racconta direttamente alle loro orecchie. In questo senso, l’audiolibro può essere considerato un modo nuovissimo e rivoluzionario di fruizione della letteratura.

  • È lei a recitare l’opera di Fernando Pessoa nell’audiolibro pubblicato dalla sua casa editrice. Come ha impostato il suo lavoro interpretativo?

Lavorare al “Libro dell’inquietudine” ha rappresentato per me una vera sfida; sotto certi aspetti è l’audiolibro più difficile tra i tanti che ho realizzato. Per quasi cinque mesi sono sprofondato in questo lavoro; ho prima dovuto “cercare la voce” di Pessoa, del “mio” Pessoa, poi ho cercato i ritmi, ho sperimentato quanto potevo azzardare sulla lunghezza di certe pause, e poi ho lavorato sulle cosiddette “intenzioni”, quelle che fanno la differenza tra una interpretazione e una lettura generica. E poi ho dovuto affrontare tutta una serie di difficoltà oggettive. La prima fra tutte è che non è un libro: non c’è una storia, non c’è una situazione, non c’è un evolversi degli accadimenti, una concatenazione di avvenimenti. Tutto questo rappresenta una difficoltà enorme per il lettore che deve accompagnare l’ascoltatore su un percorso che non è un vero e proprio percorso, non ha un inizio e una fine. Come lettore ho dovuto dare una forma vocale a quelli che possono essere considerati dei flash, immagini fuggevoli, impressioni, riflessioni profonde sul senso della vita e sul rapporto con gli altri. Vorrei sottolineare anche come tutta la realizzazione dell’audiolibro è stata costellata da lunghe e frequenti telefonate di confronto con il traduttore Matteo Gennari, che da Rio de Janeiro mi inviava in tempo reale via internet brani della sua traduzione che io registravo quasi immediatamente dopo, rendendo tutta questa esperienza particolarmente stimolante. In ogni caso, il complimento più bello che mi è stato fatto su questo mio lavoro da parte di alcuni ascoltatori è stato: “ascoltandolo, non ho avuto l’impressione di ascoltare Claudio, ma Pessoa. Tu, alle mie orecchie, eri Pessoa”. Ecco, credo che non ci possa essere complimento più bello per un realizzatore di audiolibri.

  • Il libro dell’inquietudine di Bernardo Soares è un’opera divisa in 481 frammenti. Vuole citarci il brano che più l’ha colpita? Qual è il motivo che l’ha spinta a sceglierlo?

Conosco e amo questo testo da tanti anni ed è per questo che dovendo estrapolarne un brano tra i tanti che mi hanno colpito, non ho che l’imbarazzo della scelta. Scelgo qui il brano che abbiamo inserito anche nella quarta di copertina:
“Non ho fatto nient’altro che sognare; è stato questo, e solo questo, il senso della mia vita. Non ho avuto nessun’altra vera preoccupazione al di fuori della mia vita interiore.”

  • Dove è possibile ascoltare un’anteprima dell’audiolibro? E in quali piattaforme è disponibile per l’acquisto?

È possibile ascoltare un’anteprima dell’audiolibro sul sito internet di Recitar leggendo (www.recitarleggendo.it) e sul canale YouTube della Casa Editrice. L’audiolibro è disponibile su tutte le principali piattaforme di distribuzione di audiolibri in streaming o in download, come Audible, Storytel, IlNarratoreAudiolibri, Google Play. L’Ebook è reperibile presso Kobo, Kindle, IBS, StreetLib, BookRepublic, BookBeat, Ibooks.

  • Quali saranno le prossime uscite in ebook e audiolibro della sua casa editrice Recitar Leggendo?

Io sto lavorando a “L’uomo invisibile” di H.G.Wells, e Laura Pierantoni (l’anima femminile di Recitar Leggendo) sta lavorando a testi particolarmente adatti ad una voce femminile e che saranno pubblicati all’inizio del 2021.

Antonella Quaglia

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