Il sesto chakra nell’epoca del fotoritocco

Un errore di elaborazione fotografica e l'illuminazione è servita

Chissà che avrà pensato la piccola Tilde N., studentessa svedese, nello scoprire qualche giorno fa che nella foto di classe di rito il suo bel faccino scandinavo appariva corredato di terzo occhio, proprio in mezzo alla fronte.

Già, perché la “Skolfoto Norden” (la società incaricata dalla scuola di realizzare le foto di classe) ha talmente pasticciato con Photoshop -abbastanza inspiegabilmente considerando che la Tilde, di suo, già teneva gli occhi aperti-  che il risultato finale è stato un bel terzo occhio aperto perfettamente sulla fronte della ragazza.

Insomma, ciò che una volta necessitava di una vita (e a volte una non bastava) di meditazioni, studi sacri, esercizi spirituali, oggi lo si raggiunge con un semplice click del mouse?

Il terzo occhio, o “sesto chakra“, simboleggia la facoltà di vedere oltre ilvelo di Maya“: il potere della chiaroveggenza, legato allo sviluppo della ghiandola pineale.

Questa, considerata dalla scienza medica una ghiandola endocrina del tutto atrofizzata (e in parte è così), è ritenuta invece dalla scienza sacra ancora capace di sprigionare le sue infinite potenzialità, quando stimolata a dovere.

La ghiandola pineale, ad esempio, lavora di notte; nei sogni. Decalcificandosi dalle scorie inquinanti della società in cui viviamo, che, di contro, tutto fa per rattrappirla.

 

E sì che di modi “illeciti” e sbrigativi per aprire il terzo occhio ce ne sono: l’Ayahuaska ad esempio, droga allucinogena usata dagli sciamani indigeni sulla cordigliera delle Ande; ottimo viatico per un viaggio astrale last-minute.

Ma Photoshop, c’è da dirlo, risulta una piacevole novità.

Tanto più che la succitata società fotografica ha offerto alla ragazzina ben 225$ come risarcimento, insieme alla promessa di correggere la foto.

Come dire, gli effetti benefici del terzo occhio hanno già iniziato ad agire.

Dario Marcucci

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