Il Ragazzo Invisibile – (Recensione)

Il film del premio Oscar Gabriele Salvatores è approdato nelle sale italiane

Cosa vorreste sotto l’albero? Al cinema vanno di moda i film dei supereroi. Dopo tutta la serie Marvel e “I Pinguini di Madagascar” –anche loro alquanto eroici per essere dei pinguini– sono arrivati al cinema giovedì 18 dicembre “Big Hero 6”, il tenero e bianchissimo eroe della Disney, e “Il ragazzo invisibile”, un supereroe all’italiana

 

Tra magia e modificazioni generiche

Cosa fareste se foste invisibili? Ci sono una miriade di poteri fra i quali scegliere.. in un ipotetico mondo in cui potessimo scegliere di avere un potere (possibilità data solo a noi e pochi altri eletti.. se tutti avessero un potere, cosa ci sarebbe di tanto speciale ed eroico?). Il mio preferito è la telecinesi, scusate ma sono un po’ Pru (di “Streghe”) inside. Ma chi non ha desiderato di essere indistruttibile come la cheerleader di “Heroes” oppure di avere la possibilità di trasportarsi nel tempo e nello spazio come il giapponese sempre di “Heroes”? Diciamo che la cultura televisiva se ne cade di personaggi che hanno poteri invidiabili! E tranne quelli derivanti dalla magia, gli altri sono derivanti da una modificazione genetica, solitamente frutto dell’evoluzione, o di una sua defaiance, o dell’intervento umano, come nel caso dell’armata superstrana di “Dark Angel”. Il caso degli eroi Marvel è un po’ diverso: c’è chi è stato punto da un ragno radioattivo, chi è un dio che si trova a passare sulla Terra e chi si costruisce una super armatura lucente. Poi ci sono anche quelli delle modificazioni genetiche certo, ma si confondono in mezzo alla folla di supereroi, anche verdi, che ci sono nel marveluniverse.

 

Introduzine. Il ragazzo invisibile

Non mi voglio atteggiare a critico cinematografico, assolutamente. Non penso di avere le competenze più adeguate per esserlo! Mi limiterò a parlare da spettatore “quasi” normale. In sostanza, la storia è quella di un ragazzino adolescente che scopre di essere invisibile.  Allora cominciamo col dire che forse l’idea di regalare dei poteri ad un ragazzino adolescente vuole simboleggiare la voglia di scappare e di sentirsi speciali che tutti i ragazzini adolescenti hanno (una cosa simile viene detta anche da uno psicologo all’interno del film). Questa idea l’avevo già prima di vedere il film e questa tendenza a voler rintracciare una profondità, che secondo molti nel film non c’è, mi ha accompagnato durante tutta la visione. Analizziamo meglio i vari punti.

 

Critica

L’inizio del film: il ragazzino non ha ancora scoperto di essere invisibile, quindi assistiamo alla solita vita di un adolescente, fatta di bulli, imbarazzi e inadeguatezza.

La scoperta dell’invisibilità: voglia di essere speciali in qualche modo. Classici pensieri e desideri che molti adolescenti hanno.

Cosa fa un adolescente coi poteri: classiche cose da adolescenti, come scherzi ai professori, correzione di voti e spiare nello spogliatoio femminile.

Una simpatico grillo parlante: presenza fastidiosa inizialmente quella di una bambina vestita da ape, che poi diventa consigliera del nostro eroe, un po’ come la voce di una coscienza che in quanto coscienza adolescenziale è abbastanza semplice, ma sa lo stesso essere giusta (forse il personaggio più riuscito).

L’avventura: eccoci arrivati al momento dell’azione. C’è un rapitore di bambini in giro per la città. Tra i rapiti, anche l’amica/amante del protagonista.. brutto figlio di ***.. lasciala stare! È questo il momento in cui si scopre come mai il ragazzino ha i poteri e chi sono i cattivoni di turno. Così comincia l’azione, gli inseguimenti, le scoperte e le rivelazioni da parte degli uomini misteriosi.

 

Una carriera di tutto rispetto

Gabriele Salvatores fu consacrato alla gloria internazionale col film “Mediterraneo“, del lontano 1991. La sua carriera è stata poi popolata da diversi successi, compresi dei videoclip di cantanti italiani famosi e degli spot per importanti compagnie telefoniche: insomma, il nostro Gabriele è uno che si dà abbastanza da fare! Non so se l’avete visto, io ero abbastanza piccolo, ma il film “Mediterraneo” mi ha lasciato un’impressione di calma, di luce, anche di malinconia: dopotutto il film parlava di soldati al ritorno dalla guerra. Dopo questo, mi chiedo: cosa lo ha portato a girare un film come “Il ragazzo invisibile“? Tra l’altro girato in una location come Trieste, piena di vento e molto diversa dai paesaggi rupestri del suo film più conosciuto!

 

Conclusioni

Sicuramente dotare di potere un ragazzino adolescente è un’idea simpatica. Una volta tanto un supereroe non già uomo fatto e finito. I toni, almeno quelli iniziali, certo non sono da film da supereroe.. un’impronta italiana, checchè se ne dica, si vede. Nonostante questo, non è lento, e a suo modo è anche divertente in alcune parti. Certo, magari gli attori sono piccoli e la recitazione può lasciare a desiderare agli occhi di un intenditore, ma cosa ci si poteva aspettare? Senza infamia né gloria insomma, tiepido il film. Da vedere se si vuole fare un po’ di critica cinematografica, ma niente di imperdibile. Comunque qualcosa suggerisce che ci sarà un seguito! Se volete farvi un po’ di risate e passare una serata divertente, c’è di meglio.

Roberto Morra

 

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