I Guardiani della Galassia

Un film scritto bene... atipico e simpaticissimo; girato dal regista (horror) James Gunn

Un nuovo eroe anti-eroe si affaccia dall’univeso della Marvel. Non è solo uno, sono un bel gruppo composto da cinque elementi: un umano, un procione, un uomo blu, una donna verde e un uomo albero. Stiamo parlando de “I guardiani della Galassia”.. forse un nome altisonante ma ci sta tutto…

 

Il protagonista spaccone

Appena comincia il film la prima cosa che si pensa è: “Ma.. ho sbagliato sala?”. Sai com’è: la storia strappalacrime e sofferta del protagonista, che, umano a cui non capitano cose piacevoli, viene anche rapito dagli alieni. Che fortuna direte voi! E non è finita qui: era anche un bambino, quindi ancora più traumatico! Questo personaggio non è il classico eroe. Infatti potremmo definirlo più un anti eroe. Forse molti di voi penseranno al protagonista dell’ “Ulisse” di Joice: un anti eroe che si contrappone agli eroi dei romanzi inglesi del Settecento. Ecco, non è proprio questo tipo di anti eroe. Usiamo la parola “anti” perché non è uno dei soliti eroi alla Superman, Batman, Uomo Ragno, Thor e via discorrendo. Infatti questo ragazzone, ormai cresciuto da quando era bambino, è diventato uno spaccone, arrogante, pieno di sé, ovviamente simpatico. Per mestiere? ‘Relic hunter’, cacciatore di tesori.. però lo fa per guadagnarci, non ha nessuno scopo archeologico da raggiungere. C’è un po’ di eroismo anche in lui dopotutto: comunque decide di mettere a repentaglio la propria vita per impedire che un po’ tutto l’Universo venga distrutto e sottomesso dal classico pazzoide con problemi di autostima di turno.

 

Ragazza verde

La ragazza verde è proprio verde. Certo, inizialmente fa un po’ signorina Rottermeier, però è bella tosta. Desiderio? Impedire che il pazzoide, per il quale fa finta di lavorare, entri in possesso della reliquia che lo spaccone ha rubato. Segretamente spera di potersi liberare dal gioco del pazzoide facendo finta di essere dalla sua parte… è stato il padre a “prestarla” al pazzoide. Fortunata eh? Che poi non è proprio il padre.. ammazza che storie tormentate! Pian piano nel corso del film si scioglie, fino a diventare un po’ più sensibile e amichevole di come era prima.

 

Uomo blu

L’uomo blu.. bhe, cos’altro c’è da dire oltre il fatto che è blu? Ma non un blu scuro alla Mystica degli X-Men, è più un turchese pastello. Tante cicatrici gli solcano e ricamano il corpo robusto e scolpito. Cosa lo spinge contro il pazzoide? Gli ha ammazzato moglie e figlia e quindi decide di vendicarsi. Essendosi incontrato in circostanze non proprio amichevoli, non erano proprio in un prato fiorito intorno ad un tavolo a bere il te’, con gli altri due decide di unirsi al gruppo. Siamo a tre contro il pazzoide. Il personaggio si caratterizza per una certa mancanza di umorismo e sagacia. Però il fatto che non capisce le metafore lo rende divertente! Il classico bestione tutto muscoli.

 

Procione e albero

Il procione e l’uomo albero, che dire? Forse i due personaggi più divertenti, particolari e dalla mimica esilarante. Ma che ci fa un procione modificato geneticamente, dalla storia un po’ triste anche lui, insieme ad un uomo albero? Bho, vallo a sapere. Li incontriamo all’inizio del film, mentre inseguono lo spaccone per recuperare la taglia che era stata messa sulla sua testa dal tizio che lo aveva rapito anni addietro, affiancato da un truce Kirk di Gilmore Girls.. e chi mai se lo sarebbe aspettato!

Comunque, questi due, la ragazza verde e lo spaccone sono catturati e incontrano l’uomo blu nel carcere, ed è lì che comincia l’avventura del gruppo, inizialmente per vendere la reliquia per evitare di consegnarla al pazzoide, poi per fermarlo definitivamente.

 

Conclusioni

Un film scandito dai successi anni Settanta e Ottanta, che fa sorridere, ridere e coinvolge con una certa azione non banale e un paio di riferimenti a “Footlose” con Kevin Bacon. Dopo Percy Jakson, ecco Peter Queen! È così che si chiama lo spaccone, unico nome che ricordo.. insieme a Nebula, che sarebbe la sorella della ragazza verde. Volete capire il legame tra il film riguardante il figlio di un dio dell’Olimpo e un eroe che vive le sue avventure nello spazio? Se andate a vedere il film magari lo scoprirete!

Roberto Morra

 

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