I giovedì della Villa – Questions d’Art @Villa Medici (Roma)

Un giovedì spettacolare tra arte e Dj set a Villa Aperta..

Ogni anno, per circa quattro giorni, le vite dei fortunati frequentatori del mastodontico cortile dell’Accademia Di Francia e dei frequentatori di concerti/clubbers/quelli che vengono portati alle cose dagli amici romani.. si incrociano in un idillio surreale di gente che non c’entra nulla insieme tra musica fichissima come solo Roma può fare.

Anche quest’anno ho avuto la fortuna di partecipare a questa magnifica iniziativa a Villa Medici, che in occasione del suo 350esimo anniversario ha sfoderato un triplete d’attacco concentrato in un’unica serata.

Il programma prevedeva all’inizio due installazioni di Jackson (già noto come Jackson and His Computer Band), musicista, compositore e ricercatore quest’anno in residenza a Villa Medici. I suoi lavori, risultato dell’ibridazione di media e linguaggi diversi, erano esposti nel Grand Salon e nel Salon de Musique. Alle 21.00 inoltre, Jackson ha presentato la performance “Light Metal Music“: una suggestiva traduzione sonora dello spettro visivo, dove un fascio di luce diffranto incrocia una nuvola di particelle d’acqua, rivelando così i colori dello spettro della luce.

A seguire ci sono state la proiezione di tre film inediti di Hicham Berrada, artista visivo ed ex borsista dell’Accademia di Francia. I suoi lavori video trasformano lo spazio in paesaggio sensoriale facendo affiorare il respiro e le immagini di fiori e offrendo agli spettatori un’esperienza unica.
Dalle 22.00 poi ci sarebbe stato il Dj set con Francisco, Chloè e L-vis 1990. Io, che volevo assistere a tutto, sono arrivata da brava per le 22:30 ed è stato già tanto.

Scampati al rischio alluvione e al conseguente doversi ritrovare al chiuso, Villa Aperta è tornata al suo status quo che è per l’appunto all’aperto.
Se pensate di non potervi scatenare alle dieci di sera di un normale giovedì sera vi invito a partecipare alla prossima edizione dell’evento (o semplicemente a iniziare ad uscire con me che ballo anche mentre porto il cane fuori con le cuffie): basti immaginare la bellezza di stare in una delle terrazze più belle di Roma, con la vista sulla città di notte, cullati da musica di qualità incredibile.

 

Per primo il buon vecchio L-Vis 1990, produttore inglese e fondatore dell’etichetta “Night Slugs“, che ho avuto già l’onore di sentire a casa degli amici di Rock ‘N’ Yolk al Vicious e che quindi sapevo essere una certezza. Niente come un po’ di sana Uk house per iniziare bene una serata del genere.

Viene seguito da Francisco (Edizioni Mondo), giovane artista dell’elettronica italiana con un ritmo influenzato da disco e groove. Si vede che gioca in casa perché quando a un certo punto del Dj set ha un problema con i dischi (sì parlo del buon vecchio vinile), non esita a placare i fischi della folla con un’alzata di braccio tipicamente romana.

chloeInfine chiude la serata Chloé, l’unica quest’anno a tener alta la bandiera francese; la Dj ci guida nella transizione da un’atmosfera da aperitivo con gli amici a una più notturna, la mano che ci accompagna è quella della sua techno abrasiva, che ci attira come il profumo di una torta appena sfornata in un cartone animato. Una chiusura degna dell’evento..

 

Come al solito l’evento si rivela una conferma dall’impeccabile organizzazione alla qualità dei nomi che salgono ogni anno sul palco dell’Accademia.
Vorrei solo smettere di andare via dai posti quando accendono le luci e lo staff inizia a smontare l’attrezzatura, ma penso che sarà un vizio molto più difficile da perdere che smettere di fumare.

Chapeu.

 

Eleonora Paesani

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