Gunther Von Hagen: Natura morta

La mostra di maggior successo di tutti i tempi.

Milioni di visitatori in tutto il mondo

«Laudato si’ mi’ Signore per sora nostra morte corporale,
da la quale nullu homo vivente pò skappare.
guai a quelli ke morrano ne le peccata mortali,
beati quelli ke trovarà ne le tue santissime voluntati,
ka la morte secunda no ‘l farrà male»

 

In fondo ad ogni sapere, ogni religione, ogni storia c’è solo una cosa: il corpo. Che lo si voglia innalzare, rinchiudere, allenare, affamare, colorare, bucare, superare, il corpo rimane il fattore imprescindibile di ogni cultura. Questo in vita, e poi ? E poi c’è l’impensabile, la morte o meglio, la morte del corpo.

Per questo motivo al corpo senza vita tutte le popolazione hanno dato sempre una grandissima importanza, spesso attraverso la ritualità funeraria ma più spesso attraverso la conservazione del cadavere con procedimenti che in certi casi, malgrado le ricerche, rimangono ancora un mistero. Ed è proprio in questa costellazione di cose che credo debba essere iscritto il nome di Gunther Von Hagens, ideatore della mostra “Body Worlds”.

Utilizzando una tecnica chiamata “plastinazione”, brevettata dallo stesso Von Hagens, ormai famoso in tutto il mondo, si è realizzato qualcosa di mai visto prima sul pianeta. Diciamo questo perché quello che potrete ammirare presso le Officine Farneto, nei pressi dello Stadio Olimpico di Roma, non sono le riproduzioni fedeli bensì veri e propri corpi trasformati in natura morta da questa speciale tecnica che permette di conservare tessuti e organi sostituendo ai liquidi corporei polimeri di silicone.

Attraversando i locali della mostra potrete ammirare l’umanità in tutta la sua potenza e vulnerabilità, priva della maschera epidermica che ci distingue e imprigiona, ferma immobile nelle sue pose plastiche come nel fotogramma di una danza macabra priva della musica del sangue.

 

«L’uomo è un demone decaduto»

 

Piero Maironi

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Per maggiori informazioni: www.bodyworlds.com

Il vero mondo del corpo umano. Per la prima volta in Italia, arriva a Roma una mostra da record!

 

 

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15 Comments

  • arte carnale in tutti i sensi,un'esperienza fisica e mentale…quasi antropologica…
    uno slancio antropopaico per le nostre coscienze secolari…
    straordinario!
    bellissimo articolo

  • Evidentemente, solo un tedesco poteva ideare e realizzare una cosa del genere tanto sono avvezzi a camere a gas e simili…
    Ma a chi appartengono quei corpi?
    Possibile che sia "legale" fare una cosa del genere?
    Mentre la "pietas cristiana" seppellisce i suoi morti, lui, "posseduto" da "sacro furor necrofilo", invece di lasciare che essi vengano interrati e quindi nascosti, prolunga la loro permanenza in questo mondo, benché essi a questo mondo, non appartengano più…
    La letteratura gotica é piena di figure simili, basti pensare a Frankenstein, il Golem, Melmoth l'errante, Dracula, cioé a tutti quei personaggi che hanno tentato, alcuni riuscendovi, di forzare le leggi della natura per sostituirsi al Dio creatore e per superare i limiti di spazio e di tempo a loro assegnati…
    Per non parlare,poi, del fatto che lo stesso Hitler era, notoriamente, un necrofilo (vedi: Analisi della Distruttività Umana di Erich Fromm). Come possiamo vedere, però, l'obnubilamento della Ragione, non può che generare mostri.
    Comunque, qualcosa del genere l'aveva già fatta il Principe di Sansevero nel 1600 a Napoli, dove nella cappella di Sansevero sono conservate le sue famose "Macchine Anatomiche".
    Ma quanto orrore.

    E che riposino in pace.

    • Buongiorno Fabiana

      Ti scrivo per dirti che ho apprezzato molto il tuo intervento. Ne approfitto anche per informarti del fatto che i corpi (come spiegato nel sito da Noi segnalato) sono stati spontaneamente donati all'Istituto che si occupa di queste operazioni. La lista di attesa per le donazioni conta migliaia di individui.

      Personalmente non mi sento di giudicare l'operato di una persona dalla sua provenienza etnica ma è certo che il suo progetto possa far discutere.

      Ho deciso di scrivere su questa cosa perché ne ero rimasto molto colpito ma soprattutto perché era sembrato a me e non solo un segno dei tempi… oserei dire quasi un ultimo atto.

      P.S.
      Conosco la storia del Principe di San Severo e ho visitato la cappella con i 4 corpi, quando scrivevo di procedimenti rimasti ancora misteriosi facevo riferimento proprio a Lui.

      A presto

  • mah? sarà che sono stato influenzato da questa rubrica, ma ho visto la cosa come una mostra d'arte.certo si può fare molta dietrologia sul nome di von hagen,
    in effetti l'usare quei corpi è un po' esagerato,squallido,macabro e forse irrispettoso ma… può anche esser vista come una provicazione dei tempi certo..come scrive piero maironi:un'opera d'arte in carne e ossa
    certo tutto ciò è disarmante

    • E' proprio questo il problema, si guarda solo l' apparenza, ci si accontenta della facciata, non si va a vedere cosa c'è dietro, non si cercano le "cause prime". Il senso critico serve proprio a questo, a guardare dietro le cose, a smontarle, a smantellarle. Quali sono i moventi? Quali gli scopi? Questo Von Hagen avrà pure creato delle "opere d'arte" però basta guardarlo in faccia per cogliere un agghiacciante "gelo da obitorio" che non ha proprio nulla di umano… certo che anche coloro che si sono a lui "donati" per farsi trasformare in cadaveri plastificati, qualche problemino dovevano averlo…
      Tutto ciò mi sa troppo di forzatura contro natura…

      • in effetti credo che la mostra abbia successo per la solita spinta verso il macabro da parte dell'inconscio… un esorcizzare le proprie paure,come per la cronaca nera nei tg.
        si va avedere il macabro senza dimenticare che quelli erano dei corpi viventi,delle persone…e vederli esposti in un museo con un pallone da basket non è proprio come usavano fare gli egizi nei loro simbolici rituali…proprio no!

  • cosa può ancora stupirci in un tale mondo che viviamo?
    il debito pubblico che ci schiavizza?
    la provocazione dell'arte?
    il dissacrare dei corpi?
    domani saremo di nuovo tutti al solito bar a prenderci il caffé! magari a parlare di un tedesco che imbalsama dei corpi morti, che tornano in vita grazie all'arte, che schifo!come si permette!però è affascinante!buono il caffè!

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