Fast Animals and Slow Kids @ Monk – 03/2018

Il gruppo perugino al Monk per un concerto energico e ricco di emozioni

“Ora quel tubo crolla e possiamo dire ciao al Monk”.
Non nego di averlo pensato, quando lo scorso sabato 3 marzo Aimone Romizi, il carismatico cantante dei Fast Animals and Slow Kids, si è più volte innalzato sul pubblico arrampicandosi ovunque potesse arrivare, come se il palco non gli bastasse e avesse bisogno anche del tetto, delle pareti, delle mani delle persone, pronte a sostenerlo durante i suoi bagni di folla.

Un Monk pieno per il sold out ha condiviso per quasi due ore l’energia, il sudore e l’entusiasmo per il gruppo perugino, che più volte ha tenuto a rivendicare la propria provenienza dalla bellissima città umbra, per quella che, a detta di Romizi, è stata l’ultima data romana dei Fask “per un bel po’”.

A partire da “Annabelle” non c’è stato un momento di tregua, la musica del gruppo ha corso come un fiume in piena, travolgendo le orecchie e i corpi di chi ha avuto la fortuna di esserci e ha potuto ricambiare il calore dei Fask col proprio urlante entusiasmo, che ha accompagnato l’esibizione fino alla splendida “Forse non è la felicità“, con la quale il live si è concluso.
In mezzo, però, oltre ai brani dell’ultimo disco, “Forse non è la felicità“, anche alcuni dai precedenti lavori con graditi ritorni in scaletta, come “Copernico” da “Cavalli“, “Fammi domande” da “Hybris” e “Con chi credi di parlare” da “Alaska“.

Quello dei Fast Animals and Slow Kids al Monk è stato un concerto che si farà ricordare sia per la bellezza delle canzoni che per la capacità di coinvolgere tutti con un rock che, dal vivo, sa andare ancor più in profondità e toccare le corde emotive più nascoste.

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Ilaria Pantusa

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