Dieta: questione di testa!

Sentirsi grassi o diete drastiche, mortificano il cervello, che produce più grassi!

Ormai dobbiamo rassegnarci, come ogni anno è cominciata la “guerra ai rotolini di troppo”, da qui mille diete e mille rimedi più o meno efficaci. C’è ad esempio chi si illude come Victoria Bekham di dimagrire con la dieta degli omogeneizzati… il risultato? A furia di mangiarne ha raggiunto il peso del suo bebè! C’è invece chi come Katie Holmes che si affida alla dieta “monoalimento”, in questo caso broccoli! Pare infatti che Katie ne mangi a dismisura, a qualsiasi ora della giornata.., ma non credete sia assurdo mangiare broccoli a colazione?

La dieta giusta? “Questione di testa!”. E’ infatti scientificamente provato che tutto parte proprio da lì: tutto parte dal cervello, si ingrassa infatti più con il cervello che con lo stomaco; è provato ad esempio che si dimagrisce mangiando cose che più ci piacciono e ci appagano, piuttosto che digiunando e facendo diete ricche “solo di privazioni”. Naturalmente tutto accompagnato dallo sport, infatti il movimento fisico non deve mai mancare, fare sport ossigena il cervello e lo distende.

 

Se il nostro cervello viene privato, come nelle diete drastiche, va in sofferenza, i neuroni dopo essersi a lungo sforzati “abbassano la guardia”, producendo così l’effetto contrario, infatti circa il 70% delle persone non appena interrompono la dieta riprendono peso! Non bisogna infatti eliminare alimenti ma dosarli e soprattutto dobbiamo affidarci alla nostra dieta mediterranea che prevede: pasta, frutta, verdura e olio. La dieta mediterranea infatti combatte la depressione non mandando in sofferenza i neuroni: ad esempio mangiare pasta ci rende felici e quando siamo di buon umore produciamo energia che è la migliore medicina!

Quando “ci sentiamo grasse”, il nostro cervello si “mortifica” e qualsiasi alimento assumiamo viene trasformato in grassi, quindi i primi passi per mettersi veramente a dieta sono: la serenità e la positività!

Ma è proprio vero che magro è bello? O siamo semplicemente condizionati dagli stereotipi folli che ogni giorno i media ci propongono? Sicuramente non la pensavano così alcuni pittori straordinari come Botero e Tamara de Lempicka, che ritraevano “donne generose” come simbolo di femminilità e bellezza! Perciò io resto sempre della mia idea, perché mortificare noi e i nostri neuroni? “Morbida è bello!”.

 Sara Di Marzio

 

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