Destra e Sinistra

Dopo un’attenta analisi ho capito che stiamo inguaiati

Ma cos’è la destra? E che cos’è la sinistra? Io da bambino non ci capivo niente quando lo sentivo. Di destra, di sinistra, ma che vuol di’? Poi da grande, quando credevo d’aver capito, non ho capito niente lo stesso. Come Giorgio Gaber, che se l’è chiesto nella canzone. Sì, ma io voglio capire, qualcuno mi aiuta?

Iniziamo:

 

la destra rappresenta i ricchi, l’odiata borghesia. No, io non sono di destra, a me piacevano i buoni, non i cattivi, a me piaceva Holly, non Mark Lenders.

Però la destra sociale ha sempre combattuto l’imperialismo americano, ha sempre finito per prendere i voti dalla povera gente: mutuo sociale, destra di popolo. Quindi c’è pure una destra che non odia i poveri, anzi molti poveri la votano. Uhm, possibile? Allora io sono di destra? Devo capire meglio.

 

Facciamo così, partiamo dalla sinistra:

la sinistra aiuta i poveri, di questo sono certo.

Però aspetta, un sacco di ricchi non la contrastano, fanno i fighi, le strizzano l’occhio. Essere di sinistra si porta, ti riempi la bocca, fai il radical chic. Pensa a Lilli Gruber, per esempio. E la Dandini? Lo sapevi che la Dandini è nobile, che fa la rossa ma c’ha il sangue blu? E allora che cos’è la sinistra, che cos’è veramente la sinistra? Momento, una differenza ci sta di sicuro:

la destra, da che mondo è mondo, ci tiene all’ordine, dall’ordine pubblico ai conti in ordine. Tenerci ai conti in ordine è una cosa di destra, è proprio una cosa di destra. No, io la Thatcher e Keynes non ce li vedo paparazzati.

La sinistra invece no, ai conti in ordine non ci bada. Oh, i socialisti c’hanno fatto impennare il debito pubblico, lo vuoi negare? Non fa niente che l’hanno sprecato con la teoria della guantiera di dolci pro capite: l’hanno fatto. Che cosa? Oggi c’è rimasto solo il diabete? Non fa niente manco questo, e non fa niente nemmeno che quelli di sinistra dicono che quella non era la sinistra.

E allora che facciamo, quelli che la sinistra era solo la Russia? Oppure no, facciamo quelli che non è possibile, perché nessuno ha mai applicato il vero comunismo? Ma dai, ma su, meglio tornare a noi, dove eravamo rimasti?

I conti non c’aiutano e il debito neppure, ma qualche differenza ci deve pur essere tra destra e sinistra. Adesso che ci penso c’è anche qualcos’altro, sì c’è anche qualcos’altro.

 

Oggi Bersani sostiene Monti, che è quello della destra dei calcoli, della destra cattiva, della destra che non se ne frega dei poveri. Ma non era di sinistra Bersani? E Monti, che è di destra, non è stato messo da Napolitano, che stava nel Pci?

Aspetta, mi perdo. Allora: Bersani è di sinistra, però l’Europa dei ricchi, che apprezza Monti, che è stato messo da Napolitano, dà fiducia solo a lui, detestando Berlusconi, che è un politico di destra. Allora lo vedi, lo vedi che Berlusconi proviene dalla sinistra? Oh, io l’avevo capito: tra lui e Tremonti, negli ultimi tempi, non si capisce chi fa Barnard e chi fa Byoblue, poi arriva Brunetta e batte tutti quanti. Berlusconi… Berlusconi… ma Berlusconi allora è di destra o di sinistra? E Bersani, che mi dici di Bersani, Bersani che cos’è? Oh, basta, io non ci capisco più niente: mi stanno esaurendo.

È tutta colpa delle ideologie, è tutta colpa delle ideologie. Tutte stronzate, tutte etichette, come le scarpe della Nike, che le fanno in Indonesia. Sì, pigliamoci ‘na birra, calmiamoci un momento, ma io insisto, io voglio capire: ma Berlusconi, che è l’ossessione della sinistra, non è nato coi socialisti? Ma tutti i suoi governi, che erano di destra, non hanno aumentato il debito pubblico, che è una cosa di sinistra? E la birra non è di sinistra, non era Bersani che beveva la birra? Allora noi siamo di sinistra, forse siamo di sinistra.

 

Ma non divaghiamo, non ci perdiamo, parliamo di cose più serie: ma in questa Europa di destra non ci siamo entrati con la sinistra di Prodi? E il governo di Prodi non era votato da Bertinotti? E il pacchetto Treu, che ha ammazzato il posto fisso? Quello l’ha preso la sinistra! E le liberalizzazioni? No, le liberalizzazioni mi fanno incazzare, perché le liberalizzazioni sono di destra, ma le ha fatte la sinistra! Anzi, le ha fatte Bersani, che non è uno della sinistra, è il leader della sinistra!

No, basta, ci rinuncio, sto impazzendo, io sto impazzendo.

 

Aspetta, però. Ora c’è l’Europa, conta l’Europa, vediamo come fanno in Europa, ci chiariremo le idee. Se facciamo sempre tutto quello che ci chiede l’Europa, allora sono bravi, in Europa sono bravi, ti pare? Cazzo, lo dice Berlusconi, lo dice Bersani e lo diceva pure Renzi, tutti dicono che dobbiamo fare come ci dice l’Europa. Oh, quelli c’hanno salvato dal fallimento, lo sai? Sì, hai ragione, anch’io mi chiedo come si faceva ad andare sotto con un debito di duemila miliardi e una ricchezza privata di ottomila, ma se lo dicono tutti sarà vero, cazzo, sarà vero. Io non voglio pensare che il Tg1 mi piglia in giro, io al Tg1 ci credo, conosco più il Tg1 che mio cugino, ho mangiato più col Tg1 che con mio fratello, ho passato più natali col Tg1 che seghe su Mara Venier.

Come? Prima di Monti a duemila miliardi non c’eravamo mai arrivati? Vabbe’, ma che c’entra, ma abbiamo recuperato la faccia! Abbiamo recuperato la faccia e tu pensi a qualche miliardo? Costerà pure qualche miliardo aver recuperato la faccia, o la volevi recuperare gratis? Berlusconi per il lifting ha pagato, lo sai? Ha pagato, tu non volevi pagare? Lo dice pure Mentana: abbiamo recuperato la faccia. Vediamo in Europa che dicono, così capiamo, andiamolo a chiedere a loro che cos’è la destra e cos’è la sinistra, ché qua siamo provinciali, i soliti italiani, i soliti arruffoni. Prendiamo il treno, andiamoglielo a chiedere.

Allora, vu vu vu punto trenitalia punto it. Destinazione, Europa. Aspetta, ci vuole la città. Ma qual è la capitale dell’Europa, Brussell o Francoforte? O è Strasburgo, non era Strasburgo? Insomma, dove cazzo dobbiamo andare? E poi hai visto i prezzi? No, no, non se ne parla, c’è la crisi. Vabbe’, ma almeno cerchiamo di capire, basta con YouPorn. Allora: la politica di adesso si attiene alla lettera di Draghi e Trichet. Nell’agosto del 2011 Draghi e Trichet hanno mandato la lettera al governo e nell’agosto del 2011, per abituarmi, decisi d’andare al mare in mutande. Ma ‘sta lettera è una cosa di destra o di sinistra? La lettera dice che in pensione ci dobbiamo andare più tardi possibile, le assunzioni pubbliche ce le dobbiamo scordare, ci devono licenziare più facilmente e dobbiamo vendere il patrimonio pubblico. Tutto questo per una cosa, il pareggio di bilancio, una specie di miraggio nel deserto che dobbiamo raggiungere a tutti i costi, anche se è un miraggio, anche se moriamo di sete. Ma allora ‘sta cosa è di destra o di sinistra?

 

Aspetta, ho capito, finalmente ho capito: morire di sete è di destra e morire di fame di sinistra. Beh, un poco mi trovo, col comunismo di fame si moriva. Però morire di sete col fascismo no, a bere i fascisti facevano bere, ti davano l’olio di ricino, cazzo, altroché se non ti facevano bere. No, non è questa la strada, dobbiamo ricominciare. Io non la vedo di sinistra, ‘sta lettera della Bce non la vedo di sinistra. Ma non la vedo manco di quella destra che aiuta i poveri, ‘sta letterina, e non la vedo manco del vecchio centro democristiano. Io un Almirante che diceva ‘ste cose non ce lo vedo, e non ci vedo nemmeno un democristiano con la panza a lasciarci col culo all’aria così. Vuoi che non ti dava almeno una mutanda per andare al mare in cambio d’una preferenza?

Per carità, ma chi li rimpiange, ma non hai capito, io voglio guardare avanti: io voglio guardare al futuro, io. Io non mi rassegno, io, io voglio guardare al futuro, io: non ho dubbi, la sinistra europea si sarà fatta sentire! Sì, andiamo a vedere cosa dice la sinistra europea, andiamo a vedere. Prendi Gugol, andiamo a vedere. Aspetta, ricerco, però c’ho una domanda: ma qual è la sinistra europea? Ah, sì, Schulz, quello che s’offese alla battuta di Berlusconi. E che dice Schulz, che dice Schulz? Gugol dice che non dice un cazzo Schulz. Ma come non dice un cazzo? Dice che va bene così, che questa è la strada, che ce lo chiede l’Europa. Ma non è possibile, io non mi rassegno, non è possibile. Io lo voglio capire che cos’è la destra e che cos’è la sinistra, che cos’è una cosa e che cos’è l’altra cosa. E l’Italia non va bene perché è tutto uguale tranne il botton down della camicia, e l’Europa non va bene perché è tutto uguale compresa la camicia, ma nel mondo ci sarà pur qualcuno che ce la spiega ‘sta differenza, ci sarà qualcuno che ce lo dice se ci sta ‘n’alternativa. Dicono che in Brasile un’alternativa c’è stata, dicono che Lula ha messo i soldi in tasca alla povera gente per aumentare i consumi. E’ quella l’alternativa? Ma porca puttana, noi l’abbiamo fatto per cinquant’anni, ma nella lettera sta scritto che è sbagliato. Allora invece era giusto? Ma era giusto o era sbagliato? Pure Krugman dice che Lula ha fatto bene, e pure la controinformazione internettara dice che ha fatto bene. Allora per cambiare tutto non dovevamo cambiare niente? Dobbiamo tornare democristiani, cambiare tutto per non cambiare niente? Allora guardiamo indietro oppure torniamo avanti? E ci spostiamo a destra oppure restiamo a sinistra? Ma non dovevamo guardare avanti? E chi ce lo para il di dietro? Basta, sono esausto!

C’è un’ultima speranza: l’America. Già me la vedo quella soluzione che nasce dalla statua della libertà vista da Ellis Island dopo un viaggio lungo ed estenuante. Obama era la speranza, lo dicevano tutti. Me le ricordo le magliette con hope, speranza. Che fine hanno fatto quelle magliette? E che fine ha fatto Obama? E’ stato rieletto, ma ha fatto come Monti, non una tassa in più ai ceti alti, non una tassa in meno al ceto medio. Allora nemmeno lui ci sa dire che cos’è la destra, allora pure a lui glielo chiede l’Europa, allora nemmeno lui ci sa dare un’alternativa.

Basta, sono sfinito, ci dobbiamo rassegnare: oggi destra e sinistra sono uguali. Ovunque. E forse lo sono sempre stati, almeno sin da quando il pericolo degli estremismi è scomparso. Oh, però mi trovo. Oggi chi sono gli unici che s’oppongono a ‘sto stato di cose? O sono i veterocomunisti, o sono i neofascisti, oppure è Grillo, che c’ha ancora qualche mese di verginità: praticamente o i comunisti o i fascisti o l’antipolitica. Cazzo, a questo siamo ridotti? Allora non è vero che da bambino non avevo capito, allora avevo capito bene alle scuole medie, allora era giusto disegnare sui diari o le celtiche o le stelle rosse.

Eppure no, non può essere: i tempi sono cambiati, porca puttana. Sono proprio cambiati, mica c’è un proletariato povero che vuole prendere il potere contro una borghesia avida che vuole difendere i privilegi? In tivvù non sentiamo altro che imprenditori che si indebitano per aiutare i dipendenti, che rinunciano alla loro paga pur di pagare prima loro: ma dove cazzo sta ‘sta lotta tra imprenditori e lavoratori? E che c’entrano fascismo e comunismo, che c’entra il minuto di storia di Gianni Bisiach? Qua di operai o non ne abbiamo più o sono poveri, e di imprenditori o non ne nascono più o sono vessati. E i vecchi contano più dei giovani. E i giovani o non lavorano o sono sottopagati. Il cinquanta per cento dei lavoratori è precario e in pensione non c’andrà mai, e la pensione, che sarà contributiva, sarà peggio d’un assegno sociale. E i pensionati? I pensionati mantengono i giovani ma i giovani non manterranno i genitori, che oggi sono precari e che domani non andranno in pensione. E allora qual è la differenza tra la destra e la sinistra, se la destra e la sinistra, in Italia, in Europa e nel mondo fanno tutti le stesse cose? Ma c’è ancora differenza tra destra e sinistra, se non nelle dottrine, nelle chiacchiere e nelle guerre delle parole chiave? No, oggi non c’è: avevo capito bene quando non avevo capito niente.

Giuseppe Pastore

Share Button
Written By
More from ukizero

“Springsteen on Broadway”: il racconto di una ‘corsa’ in musica

Recensione della documentazione audio dello spettacolo dei record del Boss al Walter...
Read More

21 Comments

  • hanno distrutto anche le classi sociali,non c'è più differenza tra operai e imprenditori,siamo tutti poveri e nei guai..la destra e la sinistra sono spauracchi per ottenere voti in nome delle belle parole. bellissimo articolo!

  • non sono del tutto convinto che le ideologie siano sparite. nel farsi la politica deve sottostare alle esigenze del momento, alle necessità storico-locali, non si può da questo concludere sul fatto che non ci siano interventi differenti tra destra e sinistra

  • Per l'anonimo. Io non credo che le ideologie siano finite, ma credo che siano pure loro gerontocratiche. Oggi ci sono esigenze diverse da quelle che le facero nascere. La gravità della mancanza d'alternative vere è che le esigenze di adesso non ne hanno ancora partorite altre, e allora noi chiamiamo l'ex fidanzata, cioè ci magnamo le minestre riscaldate. E se non sono ancora nate non è perché siamo cretini, ma un po' è perché si magna ancora e un po' perché stiamo attraversando un periodo di transizione che, come sempre, smarrisce. Come dire, siamo fortunatissimi. / Colgo l'occasione per ringraziare complimentismi vari!

  • è possibile che ancora non si riesce a creare delle alternative,eppure le questioni problematiche sono ben chiare. se non ricicliamo la vecchia classe dirigente questi non li staccheremo mai da quelle poltrone.
    comunque questo post è fantastico!

  • Egr. Sig. Pastore, leggo qualche volta i suoi articoli che per la complessità degli argomenti trattati spesso sono incompleti e superficiali e denotano un "copia e incolla" da fonti d'informazione abituali. Comunque vale la pena leggerli per poi approfondirli se interessati. In questo articolo, per esempio, Lei cita Grillo come esponente dell'antipolitica, facendo l'errore, spero in buona fede, che fanno molti cittadini che vengono informati dai " media " di regime, siamo messi male nelle classifiche della libertà di stampa, e dimostrando di non conoscere affatto il "Fenomeno Politico" GRILLO e soprattutto il MOVIMENTO 5 STELLE. Grillo è solo il megafono, l'altoparlante che attira l'attenzione di tutti i cittadini onesti ed indignati che utilizzando il web hanno modo di sapere, conoscersi ed organizzarsi per fare la buona politica partecipativa e creare l'alternativa della democrazia partecipativa. Adesso col web è possibile. La stragrande maggioranza degli attivisti e sostenitori del M 5 S ha cultura universitaria, usa e s'informa quotidianamente sul web. Per maggiori informazioni : beppegrillo.it, byoblu.com, masadaweb.org.

  • non sono d'accordo, oltre al fatto che credo sia una mancanza d'educazione il modo in cui si è risposto al concetto del Pastore. Anche perché "antipolitica", ormai è semplicemente il "nome comune" (proprio perché prodotto dalla Tv di regime certo..) per indicare movimenti come quello di Grillo… tutto qua, è una questione di intellegibilità del discorso (poi semmai chi vuole può aggiungere e sottolineare il suo punto di vista..). Semmai, ecco dove si è parlato di Grillo, e tra l'altro lo ha fatto una persona che l'ha conosciuto e vissuto fin dall'inizio, almeno così scrive: https://www.ukizero.com/2012/05/beppe-dove-vai/

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.