Cristina D’Avena: intervista ad un’icona generazionale

Comics On My Back [Rubrica] > Licenziose contaminazioni tra musica e fumetti...

“Comics On My Back” è la Rubrica che vi fa scoprire i sodalizi artistici creati da fumetti, illustrazioni e disegni.. contaminati con la musica.
La copertina di Comics On My Back è affidata alle matite di Alessio Spataro.

 

Comics on my back ospita questa volta un personaggio che poco ha a che fare con i fumetti ma che è legata a doppio filo al mondo dei cartoni animati: Cristina D’Avena!

Tutte le persone cresciute tra gli anni 80 e 90 sono cresciute con “Bim, Bum, Bam” ed i suoi cartoni animati e ancora oggi ricordano (ricordiamo) perfettamente le parole delle sigle; inutile dire quanto Cristina sia un’icona generazionale per moltissimi di noi e quante da piccole avrebbero voluto impersonare Licia o la stessa Cristina nelle Serie Tv o abbiano -anche solo per un attimo- pensato di voler essere Cristina per cantare di Jem, Pollon, Johnny ad un microfono vero invece che alla spazzola in cameretta!

E sì, ve lo confesso, Cristina è uno dei miei miti perché secondo me ha avuto ed ha il grandissimo pregio di dare alle canzoncine dei cartoni animati una grande dignità, sapendo interpretarle e reinventarle sempre, in modo da non diventare una macchietta di sé stessa. (E sì, è stato molto difficile intervistarla senza fare la fangirl!)

 

Da qualche anno ha iniziato una fruttuosa collaborazione con i Gem Boy creando uno show che a colpi di sigle, scherzi e sabotaggi non riusciti, fa rivivere al pubblico in sala le emozioni legate ai cartoni animati; venerdì 6 Maggio saranno al Piper di Roma per una data che, come le date passate, si preannuncia un bagno di folla. Qui tutti i dettagli riguardanti la data, se volete avere un’idea di cosa succederà venerdì al Piper guardate un po’ qua!

 

Come è iniziata la tua avventura con le sigle dei cartoni animati?

È iniziata da ragazzina in maniera molto casuale: erano gli anni in cui frequentavo il liceo, in Mediaset avevano bisogno una voce femminile per interpretare le canzoni dei cartoni animati e vennero in Antoniano per cercarla; io facevo parte del Piccolo Coro Mariele Ventre dell’Antoniano e dissero che la mia voce era adatta per lo scopo. Così mi hanno convocata e, dopo il provino, mi hanno scelta per cantare la prima sigla “Bambino Pinocchio“; da quella sono andata avanti e non mi sono mai fermata!

 

Tra tutte le sigle che hai cantato quali sono state le tue preferite?

Sono moltissime: “Kiss Me Licia“, “Occhi di Gatto“, “Sailor Moon” mi piace tantissimo, “Lady Oscar“, “Jem e le Holograms“… Ce ne sono tantissime! Non perché le abbia cantate io ma credo davvero che i cartoni animati degli anni ’80 e ’90 siano molto belli e molto interessanti. Te ne ho dette alcune ma potrei dirtene moltissime altre!

 

Hai recitato nelle serie dedicate a “Kiss Me Licia” e in “Arriva Cristina” ed in altre serie in cui interpretavi te stessa, che ricordi hai di quelle esperienze?

Ho dei ricordi meravigliosi che sono ancora molto vivi in me: continuando a cantare le sigle, ogni volta che canto “Kiss Me Licia” rivivo tutte le emozioni dei telefilm.
Sono state esperienze molto interessanti perché ho imparato molto, mi piaceva molto recitare per cui mi interessava poterlo fare, entrare in contatto con altri attori, poter imparare da loro è stata un’esperienza che mi ha arricchita moltissimo.

 

Hai recitato anche in altre occasioni?

Mi sarebbe piaciuto continuare, abbiamo girato moltissimo perché ogni serie aveva 36 puntate però poi ci siamo fermati, le cose sono andate in maniera diversa; non mi dispiacerebbe riprendere ma sono soddisfatta.

 

Avresti mai pensato di diventare un’icona per intere generazioni?

No, assolutamente no! Quando ho iniziato ero una ragazzina e mai mi sarei immaginata tutto questo; ho iniziato a cantare e basta. Pensavo di smettere da un momento all’altro, non mi aspettavo nulla anche perché frequentavo l’università, studiavo medicina e invece eccomi qua, come dice “Parimpampum“!

 

Hai mai pensato di iniziare una carriera musicale con brani diversi dalle sigle dei cartoni animati?

Non ti nego che mi piacerebbe cantare anche altro, ma giusto per una cosa personale, per dare al pubblico qualcosa di altro e per arricchire la mia esperienza. Però sto molto bene dove sto, mi piace e credo molto in quello che faccio.

 

Sul tuo sito c’è una sezione fanclub, che rapporto hai con i fan e con il pubblico?

Sembra una frase fatta ma è la verità, ho un rapporto stupendo con loro, li adoro! Mi piace ascoltare le loro opinioni e ascoltare il loro parere a proposito dei concerti, mi interessa la loro opinione per capire se quello che sto facendo vada bene o meno. È molto bello ritrovarsi e confrontarsi; è un rapporto adulto e basato su un grande rispetto reciproco, c’è un grande amore tra di noi.

 


Il pubblico che partecipa ai raduni annuali che tipo di pubblico è?

cristina-davena-e1438680928286Ovviamente è un pubblico molto molto legato a Cristina e alle sigle; chi si iscrive al fan club sono i fan più sfegatati, come in tutti i fan club! È un pubblico adulto ma ci sono anche dei bambini: all’ultimo raduno c’erano molti bambini figli di quelli che erano i bambini che guardavano i cartoni di cui cantavo le sigle.

 

A scendere la scala dell’Ariston che emozione hai provato?

Mamma mia, mi tremavano le gambe e avevo una gran paura! Pensavo di sbagliare, di stonare, avevo veramente il panico; invece è andata molto bene, Carlo Conti mi ha messa subito a mio agio, il pubblico era calorosissimo ed è stato un momento molto bello, molto emozionante.

 

Ti aspettavi di essere invitata a Sanremo?

Assolutamente no, era la prima volta in assoluto che entravo all’Ariston come ospite a Sanremo.

 

Sulle locandine che pubblicizzano il concerto del 6 Maggio al Piper, leggiamo Cristina D’Avena e Gem Boy show, cosa ci puoi anticipare dello show?

Sarà una serata molto divertente, io e i Gem Boy canteremo il mio repertorio però ci scherzeremo su, loro tenteranno di rovinare le mie canzoni… Siamo già stati al Piper di Roma varie volte ed ogni volta è stata meravigliosa, il pubblico è calorosissimo e sono sicura che anche questa volta sarà così; vorrei veramente invitare tutti a venire al concerto perché è divertente, emozionante, coinvolgente. È uno spettacolo semplice, arriva direttamente al cuore. Io mi diverto sempre tantissimo sia a cantare con il pubblico che con quei pazzi dei Gem Boy!

 

La collaborazione con i Gem Boy come è iniziata?


È iniziata in maniera un po’ casuale: ci siamo incontrati in autogrill, loro si sono scusati per tutte le canzoni cattive che hanno scritto (tipo “Ammazza Cristina” sulle note de “L’incantevole Creamy“, io ero molto offesa ma poi mi hanno chiesto scusa e li ho perdonati.

Tramite Clarissa (D’Avena, la sorella di Cristina, ndr) che collaborava con Red Ronnie per i concerti al Roxy Bar, mi hanno proposto di partecipare in una puntata con loro e da allora non ci siamo più fermati!

 

Raccontaci delle tue linee di abbigliamento ed accessori che possiamo trovare sul tuo sito: le segui personalmente? A cosa ti ispiri?

Le seguo e le disegno io personalmente, sono delle sneakers comodissime; tutte fatte in Italia da un’azienda italiana, mi piace molto l’idea del Made in Italy. Il modello sneakers mi piace tantissimo, mi diverto a usare colori, tessuti… Sono contentissima, anche questa è una forma artistica!

 

Quali erano o quali sono i fumetti preferiti di Cristina D’Avena?

Ho sempre letto “Topolino” fin da ragazzina, mi piaceva moltissimo! Amo moltissimo la Disney, ho visto tutti i cartoni, avevo tutti i libri; ma come fumetti leggevo Topolino.

 

Giorgia Molinari

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> “Comics On My Back” – Intervista a Livia Massaccesi e Lucio Leoni: storia di un sodalizio artistico

 

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