#controlebambineviziate

Lo sforzo di andarsela a cercare

Jihād: lo sforzo. Se mai ti fossi chiesto cosa significasse, ecco, te lo volevo dire.
Non per altro, giusto nella speranza che quando senti questo termine usato come sinonimo di “guerra santa” ti capiti di pensare che sia una riduzione in minimi termini di un riassunto che qualcuno ha copiato da qualche riassunto di qualcun altro. Ma non gliene fare una colpa, è così che funziona, oggi: si semplifica. Perché la gente, in fondo, è ‘gente semplice’.

Ora non è che saperlo ti cambi la vita, non è che ti sia stato fatto chissà quale servizio, suppongo. Non eri un jihadista prima, quando mai ti sarebbe venuto in mente di partecipare a una guerra, figuriamoci ora che ti si chiederebbe di fare uno sforzo. Non per altro, è solo che sei ‘gente semplice’, questo ti dà il vantaggio di avere già tutte le risposte a tutto, e su tutto puoi avere una solida opinione. Per questo puoi indignarti.

La tua indignazione prorompe esplosiva dai polpastrelli che lavorano instancabili sullo smartphone, così tutti sapranno che sei uno che pensa. O almeno pensi.
Lo sforzo, dicevamo. Non che tu non ne faccia: ti ho visto sollevarti maestoso quando il mercoledì ti chiamavi Charlie, anche se domenica già eri Totti. Ti ho visto difendere con la stessa accesa veemenza la libertà di espressione e la moviola in campo, come potrei ora azzardarmi a dire che non ti impegni seriamente? No, no, no. Tanto più che hai già trovato una battaglia bella fresca con cui dare un senso ai tuoi respiri.

Apri Facebook e qualcuno comincia a parlare di due ragazze liberate. Così poi ne ha parlato anche qualcun altro, poi altri hanno commentato e via dicendo. Insomma, in breve ne parlano tutti e tu sei proprio in dovere di esprimere il tuo punto di vista. Del resto mica puoi difendere solo la libertà di espressione degli altri. Quindi giù coi polpastrelli.

Scrivi tutto in maiuscolo, che tutti sappiano quanto sia accorato il tuo status su Facebook in cui lamenti l’assenza di soldi per le scuole a fronte dei dodici milioni spesi per il riscatto. Cavolo, lo so io quanto è vero, mi hanno mandato alla scuola pubblica che è senza soldi. A differenza tua ho imparato comunque a scrivere in italiano, ma sono dettagli.

Perché non è che te ne freghi molto della scuola, non te ne fregava quando ci andavi, figuriamoci ora. Lamenti che le automobili dei Carabinieri non hanno la benzina, anche se poi ti rode il culo quando ti fermano per un controllo, ‘sti stronzi. Del resto quello che conta è che tu sei uno che pensa. O almeno pensi.

Insomma, non neghiamolo: dodici milioni sono dodici milioni di soldi pubblici, che sono anche i tuoi. O meglio, sono di chi in realtà paga le tasse quando tu ti fai pagare in nero, ma è colpa dello Stato e poi per “pubblico” tu intendi ciò che ti è dovuto. Quindi i soldi sono anche i tuoi. Vanno bene, dodici milioni, se li sborsa il presidente della tua squadra per pagare un centravanti che ti fa gioire la domenica, non per due cretine. Mica soldi pubblici, sono soldi privati del presidente e ci fa quello che vuole. Ovvio che tu la partita te la guardi sui siti pirata senza contribuire di un centesimo al portafogli del presidente, ma a quello ci deve pensare chi i soldi ce li ha, sono loro che devono fare il jihād, lo sforzo. Il tuo apporto è un altro, è nell’amore che profondi verso quei colori e nel lamentarti delle cose andate male, dei soldi non spesi dal presidente visto che sono anche i tuoi. Tipo quelli pubblici, per capirci.

Dodici milioni, caspita. L’hanno scritto su twitter, che è diventata ormai la Gazzetta Ufficiale del nostro tempo, proprio perché non sai cos’è la Gazzetta Ufficiale ma sai benissimo cosa è Twitter. Arriva il tweet di un account di un tizio arabo che parla di dodici milioni pagati, ma tu non lo sai. La notizia ti è arrivata bella e pronta su qualche immagine di sdegno fatta con Paint, ed è già vera. Oppure ti è arrivata dalla bocca di qualche leader che ti dice che sei un ladro terrone ma che voterai perché ti senti coccolato se dice che c’è qualcuno più terrone di te. Insomma, quei soldi ora verranno usati dai maomettani che compreranno i fucili coi quali verranno a spararti a casa tua. Forse. Magari quei soldi non erano dodici milioni, ma qualsiasi cifra fosse è ora nelle mani di gente che li userà per seminare altra morte. Vero. Verissimo. Bisognava allora lasciare due ragazzine ventenni ai rapitori? Io mi prenderei almeno un istante per rispondere, e forse una risposta non ce l’avrei. Per te è più semplice.

Lasciatele lì, se la sono cercata. Aiutavano i bambini? Oppure collaboravano con i ribelli sanguinari? Potresti scoprirlo, ma non ti serve. Non vuoi saperlo davvero, in ogni caso se la sono cercata. Come se l’è cercata la redazione di Charlie Hebdo che non sapeva stare zitta, come se l’è cercata la ragazza provocante vestita da mignotta che se l’hanno violentata è colpa sua. A meno che non fosse tua sorella.
Ma queste due ragazze non sono tua sorella, e tu sei ‘gente semplice’ che non ha bisogno di sforzarsi. Rivuoi indietro i due marò che ammazzano i pescatori perché hanno la faccia da pirati, loro sono italiani ed eroi, ché gli eroi sparano. Queste sono solo due dementi viziate. Magari per De André rapito lo avresti pagato il riscatto in Sardegna, ma solo se la sua musica ti piace; se non ti piace avrebbe dovuto andare a vivere altrove. Il riscatto lo avresti pagato per una turista che voleva semplicemente svagarsi un po’ e i rapitori cattivi le hanno rovinato la vacanza. Perché quella è una cosa brutta, anche tu vai in vacanza e certe cose ti toccano da vicino. Queste cose le puoi capire.

Ma queste due ragazzine non le capisci proprio. A vent’anni cosa ci vanno a fare il volontariato in Siria? Ti chiedi tu che al massimo sarai arrivato a Sharm (el-Sheikh). Cosa facevi tu, a vent’anni? L’università, giocavi ai videogiochi, andavi a rimorchiare, correvi con la macchina, ti svaccavi con le canne, passavi ore a masturbarti. Jihad, lo sforzo.
Potrebbe essere lo sforzo di capire una realtà che non è la tua, che cerchi al massimo di arrivare a fine mese. Ma se anche non è lo sforzo di capire due persone che mettono a repentaglio la propria vita per qualcosa (buona o cattiva che sia), potrebbe essere lo sforzo di capire te.

Lo sforzo di capire perché la tua bocca e le tue dita sono così operose nel dare addosso a qualcuno di cui tutti vanno blaterando sui social network e telegiornali, mentre di te che giochi a calcetto il giovedì non parla mai nessuno. Potrebbe essere il sospetto, sotteso e mai palese, che a vedere delle bambocce che partono mentre tu rimani sul divano ti venga il dubbio che potresti agire anche tu, che potresti fare il tuo sforzo. Il dubbio che non sia attivismo politico il tuo condividere link su facebook sperando che li legga qualcuno e faccia la rivoluzione al posto tuo, intanto che eserciti l’inalienabile diritto di seguire il campionato dopo l’aperitivo. Ma fare uno sforzo richiede uno sforzo, allora hai bisogno di qualcosa, un aiutino, per restare davanti al cellulare senza sensi di colpa, se non verso il mondo almeno verso te stesso. E l’aiutino lo hai trovato, è lo stesso che avevi usato per scagliarti contro l’astronauta femmina che è nello spazio mentre tu resti in salotto. Quell’aiutino è dire -e dirti- che la cosa migliore, nella vita, è tenere la testa china, farsi gli affari propri e non dare fastidio a nessuno.

Quelle sono ragazzine viziate, imprudenti. Tu no, non sei come loro. Loro sprecano i soldi della comunità per i loro capricci, tu non dai noie a nessuno. Loro collaborano con i guerriglieri, tu al massimo metti gli hashtag. Loro se la sono cercata. Tu no. Tu non cerchi niente.

Non sei niente.

 

Matteo Mammucari

 

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122 Comments

  • condivido in parte,perchè oggi i social sono diventati,che vi piaccia o no, un modo per fare attivismo. condividere significa pur sempre divulgare,già,anche durante una partita di calcio posso fare la mia parte.
    poi certo….spesso l’italiota spara cazzate senza accendere il cervello,se è questa la critica

  • Questa non l’ho capita. Sinceramente mi è sembrato un miscuglio di pensieri, senza che lo fossero. Se poi si è cercato un modo per dire a noi che ci dimeniamo tutti i giorni per sopravvivere e a volte si ce ne stiamo anche seduti sul divano a dire ” ma i genitori di queste due, come le hanno cresciute se se ne sono volute andare via a farsi quasi ammazzare?” e proprio per questo siamo dei deficenti ce lo poteva dire chiaramente…

  • Cioè? chiaro che mi sarebbe dispiaciuto se gli fosse successo di peggio; ma… dobbiamo osannarle?
    senza aspettare risposta; le metterei in galera, senza processo e che ci restassero un bel po’.

  • più che altro è chiara la critica ad una certa faciloneria e vanità di alcune opinioni, alquanto discutibili, che girano in rete……come quella di molti che hanno accomunato questa vicenda con i marò…..come appunto sottolineava Mammucari

    • Le metterei in galera senza processo… per quale motivo?
      Ah non serve.
      Come sotto le dittature.
      Capisco.
      Ma più che altro… in che modo il tenerle in galera ci ridarebbe i presunti soldi spesi?
      Direi che aumenterebbe la spesa anzi.
      Ma tipo i lavori socialmente utili?

  • Bravo Mammucari, finalmente un post che la canta per bene a chi apre bocca senza accendere il cervello…..mette in funzione solo i polpastrelli!

  • L’italiota farebbe un hastag così….considera viziate chi fa volontariato o magari chi invece lo sta prendendo addirittura per il culo. Non si accorge di nulla perché non fa nulla….però sa mettere i Like meglio di chiunque altro, con quelli vinceremo la rivoluzione? Non c’è speranza…..

  • Questa è proprio una discussione scomoda…e mi domando se anche chi l’ha scritta si sente scomodo! Perché io…come ci si dovrebbe sentire in qualche milione…mi ci sento!
    Sentirsi scomodi non è sentirsi niente…sentirsi niente…se andiamo a vedere…sarebbe comodo…!
    Quello che qui si dice…forse…è che il dramma è proprio sentirsi scomodi e non fare niente!

    Però…anche fare qualcosa…per non sentirsi niente…è qualcosa che va fatto con attenzione…perché non si risolva in niente…o peggio ancora in danno…!

    • semplicemente io le avrei lasciate lì.
      Atro che sborsare per loro soldi dei contribuenti (che tra l’altro andranno a sovvenzionare ulteriormente il terrorismo)! Non penso di fare del “qualunquismo” nell’affermare che c’è tanto bisogno di volontariati qui in Italia.
      Si contano i peli ai pensionati … per poi vomitare soldi in questo modo. Vergogna!
      E i bidoni dell’immondizia sono il self-service dei nostri poveri.
      Scusa l’impeto.
      Ciao.

      • Sei imbarazzante. Quell’imbarazzo che provi nel vedere o leggere qualcosa che ti mette a disagio, che sfocia nel desiderio di non essere lì ad assistere a una scena così pietosa.

      • in pratica c’era il tuo nome sull’articolo..Sei talmente qualunquista che anche il peggiore dei qualunquisti ti darebbe della qualunquista.

      • Elsa cordialmente e serenamente sei una persona dotata di pensieri limitati. Non è colpa tua, non preoccuparti, in Italia ci sono tanti tuoi simili. Non rimarrai mai sola, sarete sempre tantissimi.

      • Grande Elsa!!
        Brutti scemi…basta scrivere delle grandi frasi ad effetto, guardiamo i fatti.
        La verita` e` che abbiamo pagato 12 milioni a dei terroristi per liberare due ragazze.
        Lasciamo perdere tutte le allusioni a complicita` criminali e diciamo pure che fossero li` per motivi nobili; abbiamo finanziato il terrorismo internazionale con abbastanza soldi da uccidere centinaia di ragazzi e ragazze….e poi quando succede qualche attentato ci piangiamo addosso.
        Evidentemente non cambierete idea finche` un vostro parente non sara` coinvolto in uno di questi attentati, ma queste ragazze sono delle criminali.
        Ognuno e` responsabile delle conseguenza delle proprie azioni, e le loro azioni hanno finanziato il terrorismo…ALMENO non elogiatele!!

        • Guardiamo i fatti? In che senso? Dove sono le fonti che dicono che abbiamo speso 12 milioni? Centinaia di immagini fatte con paint che riprendono il Guardian che riprende (con le pinze, anticipando la poca credibilità) un’emittente dell’Arabia Saudita che riporta la fonte senza citarla?
          Apri un giornale qualsiasi: anche i peggiori non hanno il coraggio di inventarsi un nome, una fonte. Riportano solo voci di corridoio.
          “Ognuno è responsabile delle proprie azioni”? Tipo essere responsabili di fondare il dibattito pubblico sul nulla, con tutte le conseguenze che ne derivano?
          I fatti…

          • Si probabilmente le avranno liberate con i ‘perfavore’…..
            Dai su, capisco il fatto che non vogliano insistere sulla storia dei 12 milioni pagati per non sottolineare di aver ceduto alla richiesta di riscatto, ma non venirmi a dire che le hanno liberate cosi` dal nulla.

  • rispondo dal divano.
    per prima cosa sono d’accordo con Luigi sul fatto che oggi i social siano a tutti gli effetti un amplificatore della voce popolare,è ormai questo un modo per fare critica, democrazia e anche attivismo,perchè no!
    il problema è….ma questo è un problema dell’internet in generale (anche dal punto dei vista dei giornalisti stessi, delle fonti..) che se tutti parlano…tra i tanti ci sono una miriade di coglioni (scusate il termine),e quindi ecco i commenti piu’ stupidi sulla questione…..è questione di buon senso, alla fine,credo….per questo mi trovo sostanzialmente d’accordo con mammucari

  • infatti qui tutti commentano a cacchio, ma nessuno dice che le cose come stanno,o si preoccupa di andare a fondo a quello che c’è dietro
    se proprio i social sono armi per dire la tua……che sia costruttiva e degna di nota,almeno…altrimenti meglio tacere

  • Per la crisi generale si potrebbe licenziare
    un terzo degli operai
    ma sarebbe imperdonabile
    vendere il centravanti
    si scatenerebbero delle rivolte popolari
    Ci sono trattative per farlo rimanere
    tre nuove lotterie
    le offerte delle chiese
    si darà fondo alle cassette dei risparmi
    e si impegnerà l’oro
    Per le feste comandate
    si dovrebbe fare uscir gli ostaggi dai bagagliai, e confessargli di aver corretto le lettere ai parenti
    col dizionario
    dei sinonimi e dei contrari,
    invece delle orecchie tagliare gli aggettivi
    due punti virgolette: “per mantenerli vivi, in un’attesa che sarà giorno per giorno più lunga per
    loro”[…]

    Caramella Smog, Samuele Bersani (2003)

  • fine e scaltro post del Mammucari,davvero bravo! concordo in tutto
    su Uki si dicono le cose come stanno! Bravi 😉

    ottima citazione quella di Bersani (?), eheheh…

  • Se ne sono dette troppe su queste due ragazze e sull’eventuale riscatto pagato.
    Che se la sono certata.. che potevano farne a meno… che dovevano pensare a farsi il ragazzo e poi…
    Forse l’esperienza le ha segnate, questo sì.senz’altro. Ma il fatto che abbiano dimostrato di essere capaci a fare un ascelta, a ragionare con la loro testa e il loro cuore conta poco in un mondo di parolai senza fatti. Parolai che stanno ben kontano dai fatti.
    Quando due persone, pers di più molto giovani, decidiono di differenziarsi dalla massa, di non fare le pecore… ecco! la loro colpa è quella! Non essersi adeguate allo standard…. giov ane e scemo!

    Al di là di qualunque altra considerazione, almeno loro si sono messe in gioco in prima persona.

  • Le tue idee saranno anche giuste, ma mi sembrano basate su argomentazioni di una persona un po’ troppo convinta di sé. Dai per scontato che chiunque la pensi diversamente da te sia un poveretto “sempilciotto” che è andato al massimo a Sharm, fallito ventenne, italiano medio fissato con il calcio, ladro che paga tutto in nero, analfabeta e troglodita. A differenza tua che invece sei un pozzo di scienza con mille doti.. punti un po’ troppo il dito e forse dovresti fare tu lo SFORZO di aprire gli orizzonti. Non sono tutti come credi. Alcuni sì, molti è vero, ma non tutti.

    • Per citare un noto film, caro Matteo , questa potente intuizione saresti in grado di rivolgerla verso te stesso? Ho visto più presunzione è più cattiveria soffocata nelle tue parole che in tutti questi giorni nei commenti a sfavore delle due ragazze. Certo che ne mandi giù di rabbia tutti i giorni per essere esploso in modo così acido.. Mi dispiace per te

  • Concordo con Giulia: post saccentino, e un poco confuso.
    Io poi non capisco perché se ti rapiscono in Italia puoi crepare ma lo stato addirittura ti blocca il conto per non farti pagare il riscatto, e se ti rapiscono in Siria sborsa fior di milioni! strano paese siamo.

  • Sono d’accordo sulla saccenza del post, l’egocentrismo del Mammucari stavolta è un po’ fastidioso…..ma qui si continua anche a fraintenderlo! E mi riferisco anche agli ultimi post di Giulia e Patricia…..qui non si sta parlando delle ragazze, non si vuole discutere se siano buone o degli impostori….ma qui si sta parlando di chi critica e sproloquia senza informarsi,magari tra una partita di calcio e un’altra. Certo, non siamo tutti così, ovvio,ma infatti qui si parla di chi invece agisce così!

  • No secondo me è diverso, perché lui dice che A PRIORI chi la pensa diversamente da come dice lui è perché è analfabeta, italiano medio ecc.. E invece, chi è lungimirante, di mente aperta e si informa, la pensa come dice lui.
    Ma non è detto che chi critica la vicenda è perché non si è informato e sproloquia, o viceversa, chi segue il suo pensiero invece è informato.
    Allora per dare senso all’articolo, sarebbe stato più sensato dire che in generale ci sono persone che si fanno opinioni senza informarsi, e seguono la massa come pecore perché italiani medi, ma che possono pensarla sia in uno modo che un altro. E invece no. Non emerge questo. Questo articolo vuole spacciarsi per questo, ma non è così. E’ presunzione.

    • Giulia, ho provato a rileggere il post alla luce del tuo commento.
      In effetti come la pensa sulla questione non è chiaro, ammette esplicitamente che su certi argomenti una risposta probabilmente non ce l’ha. Il saccente in genere è quello che le ha tutte in tasca.
      Il punto della questione, a mio avviso, non verte certo su Greta e Vanessa, ma sulla faciloneria di taluni che puntano il dito contro gli altri e non si mettono mai in discussione. La vita è piena di contraddizioni, se non facciamo sconti agli altri perché dovremmo farne a noi stessi?

      • La critica l’ho capita e sono d’accordo su quello che dice, non sono d’accordo sui presupposti che fa. La differenza è che la critica non è rivolta in generale verso “la faciloneria di taluni che puntano il dito contro gli altri e non si mettono mai in discussione” (cosa vera), ma il suo discorso è che SE qualcuno, per esempio, pensa che queste due ragazze siano delle bambine viziate oppure che non sono delle eroine oppure qualsiasi altra cosa opposta al suo pensiero, lo fa perché “punta il dito contro gli altri e non si mettono mai in discussione”, mentre invece, secondo me, non è sempre così. C’è chi può pensarla diversamente da lui perché semplicemente la pensa diversamente perché ha altre idee ma queste gli possono essere venute in virtù di altre deduzioni e non per questo ha meno facoltà mentali di lui. Quindi io qua ci vedo la presunzione, il suo ragionamento è “io non sono italiano medio e penso A, loro pensano B perché invece sono italiani medi, se non lo fossero penserebbero A”.

  • Condivido l’opinione di Giulia, anzi credo che questo articolo sia molto al di là della presunzione; ognuno è libero, giustamente, di esporre il suo pensiero e allo stesso modo di ricevere critiche o condivisioni. qui ci vedo supponenza e generalizzazioni varie ma senza mai toccare qualche approfondimento serio; risultato? esattamente il medesimo che l’autore stigmatizza.

  • Analizzando l’articolo, il Mammucari non si riferisce ad un “tutti eccetto me”, ma ad un “tu”. Un “tu” che è colloquiale, non un lei, non un voi con le dovute distanze e le dovute prese di posizione. Ma un “tu” che mette sullo stesso piano l’io e te. Siamo, e qui mi ci metto in mezzo io in prima persona plurale compreso il tutti noi, italiani, ad essere sulla stessa barca e qui bisogna fare lo sforzo per remare e andare avanti. Spingere, affinché ci sia un presente, tutto nostro, e migliore. Senza banalità e superficialità. Ma uno sforzo per scavare e scendere in profondità nell’informazione e nell’attualità, e soprattutto nella vita stessa. Se ci fosse più condivisione, non di post, non di link, ma quella vera, presente, scalpitante, sarebbe un mondo, anzi un’Italia diversa. Invece di mettere “like” e “mi piace” ovunque spingendo polpastrelli, sarebbe da spingere le dita per remare tutti insieme. Senza peccare né di presunzione, né di egocentrismo, ma peccare, questo sì, di presenza, di esserci stati e di esserci ancora. Presenti e lampanti. A stringerci uno con l’altro i polpastrelli e non sprecare l’epidermide sugli smartphone e sui tasti di una tastiera, che non sia quella di un pianoforte.
    Inoltre, non mi sembra che nell’articolo venga riportata la definizione di “italiano medio”. Medio nel senso di mediocre. Si sta già dando nomi a cose e persone che, effettivamente non sono state definite nemmeno da Mammucari. Mammucari dice “gente semplice”, cioè fatta di poche cose, a cui bastano poche cose. Minimale. La differenza tra semplice e banale è abissale. Mammucari punta il dito, realmente, contro chi, spara sentenze senza informarsi, contro chi apre i post “GUARDA QUI.. CI SONO COSE MAI VISTE” e non si rende conto che son fregnacce e poi ce le condivide pure sulla bacheca, la fregna(ccia). La pecca che queste persone fanno è quella di non soffermarsi, di non contare quei 10 secondi in più prima di parlare, di scrivere e di condividere. Il non fare, il nulla. Alla base di ciò c’è la grandissima disattenzione e distrazione. Che è quella che probabilmente si aveva a scuola, quella pubblica. Dove di quello che diceva e ci stava insegnando la maestra non ce ne fregava niente, perché si doveva giocare.
    Ognuno è libero di esprimere la propria opinione, come il Mammucari, come me, come tutti noi. Questo è il bello. E magari, invece di stare qui a commentare e commentare, potremmo scendere in piazza, spegnere il cellulare, il computer e altre diavolerie e parlarne. Condividere.
    Che io, personalmente, la solidarietà con l’hastag non la “condivido”.
    “Quando pronuncio la parola niente,
    creo qualche cosa che non entra in alcun nulla.”

  • ho letto qualcosa peggio di fabio volo,moccia e francesco sole messi insieme.il paragone con de andre non sussiste.schieriamoci dalla parte di chi ha aiutato e ,da quanto è emerso, praticamente finanziato dei terroristi,che si vogliono far passare per giusti condottieri di un movimento di libertà per il loro paese.però quando sono cadute le torri gemelle eravate tutti pro attacco ai terroristi.quando succedono attentati di proporzioni abnormi puntiamo tutti il dito.ma no, continuiamo cosi,continuiamo a non prevenire i danni.le due ragazze sono due sciocche viziate che non avendo di meglio da fare sono partite per aiutare dei militanti conosciuti in italia.lo stato italiano avrebbe dovuto indagare a fondo prima di sborsare tutti quei soldi,perchè le ricordo mammuccari che in italia c’è gente che paga le tasse,che non evade e che fa fatica ad arrivare alla fine del mese.quindi mr mammuccari la paternale se la tenga per se,perchè è un diritto dire la propria ma dire ca**ate no.specialmente quando ci si definisce scrittore.

  • ee, sarò schiava dei social ma grazie per aver scritto tutto quello che pensavo e anche di più #controlebambineviziate, davvero.

  • mi fa cagare il calcio, mi madre lavoro all’ASL (dipendente pubblico) dunque niente soldi a nero, parlo italiano, non sono charlie (sono per la libertà di espressione e di satira non mi serve un hashtag per affermarlo), penso che i marò stiano bene dove stanno (se delinquo all’estero vengo processato all’estero, non in italia), non penso che se la siano cercata. Ma Aldo Moro? Perchè “non si tratta con i terroristi” e per due ragazzine si? Credi che con quei soldi i terroristi non compreranno armi e sostentamento, per uccidere gli stesis bambini che le due ragazze stavano salvando? Non credi che vi siano persone a cui sarebbe bastato molto meno? Non si potevano dare ad un’organizzazione umanitaria? “E se fosse stata tua sorella?”: mio fratello ha la distrofia muscolare, cazzo, vivo già con il terrore di perdere un familiare, comunque se vuoi faccio finta che siano mie sorelle: farei di tutto per non farle partire, le mostrerei le decine, centinaia, di casi di volontari rapiti e uccisi, non le incoraggerei e se poi partissero, venisseror apite e venissero pagati 12 milioni mi vergognerei, certo sarei felice per la loro liberazione, ma sarei consapevole di tutte le critiche che mi verranno fatte, dei bambini che saranno ammazzati con quei soldi e di quanto si sarebbe potuto fare se le mie sorelle non fossero andate in quel cazzo di paese.
    Sono consapevole che su facebook è facile sparare cazzate dettate dalla cattiveria, ma so anche che è facile dire cazzate e fare i moralisti come nell’articolo quando si è “buoni”, il difficile è dire le cose come stanno, come la pensi, non vergognarti dell’opinione altrui e fottersene altamente di apparire come il cinico bastardo (e forse che sono), perchè chi dice le cose di cui si lamenta l’articolo è ignorante, ma di certo non cinico

  • La prima cosa a cui ho pensato dopo aver letto questa tua riflessione è stata: ma quanto va “giù di polpastrelli” questo Matteo per far vedere che “è uno che pensa”?

    Ed a questo punto mi chiedo…. che peso ha quanto hai scritto caro “gente semplice” Matteo?

  • post davvero indisponente: ricorda quello snobismo scialbo e vuoto di una certa “sinistra” italiota. E l’autore, nella sua altezzosità, sembra alla fine uno dei tanti contro cui si scaglia.

    Quelle due bambine viziate andrebbero fatte processare da un tribunale siriano dato chi foraggiavano

    • …non sei capace nemmeno di COPIARE CORRETTAMENTE il suo nome. Tu (come gli italiani analfabeti come te) devi estinguerti. Ma non accadrà mai: bassa scolarità, statisticamente e Storicamente, equivale a milioni di conigli regalati a questo povero mondo.

  • Il tuo pensiero è quello tipico di tutti i buonisti che in fin dei conti hanno rovinato l’Italia. Nessuno è colpevole di nulla…le responsabilità vanno divise tra tutti….nulla MAI è bianco o nero, tutto è grigio magari più chiaro o più scuro.
    Prova a chiedere a quel soldato, bambino o donna inerme alla quale sta per conficcarsi nella carne un proiettile acquistato con i soldi nostri regalati per salvare due imbecilli, se è buonista come te.
    Bastano poche regole per colorare il tuo grigiore. Se parti con l’organizzazione del piffero non riconosciuta, firmi e ti assumi le tue responsabilità, fino in fondo sapendo che devi contare solo su te stesso.
    Diventiamo più maturi senza puntare il dito, ma con la consapevolezza delle proprie scelte senza danneggiare i propri connazionali e quel soldato, bambino o donna che potrebbero subire le conseguenze di una azione di un mattino generato da un impavido che neanche conosce.

    • Pier vorrei farti notare che il proiettile acquistato con i soldi nostri è prodotto da noi… per cui non è un problema. Paghiamo il riscatto e quei soldi poi tornano da noi. Per cui è un modo diverso di finanziare l’industria bellica italiana.

  • Ma che caspita avete letto???
    Il post non parla delle due ragazze o di cosa hanno fatto o di cosa è giusto o sbagliato riguardo il loro comportamento o quello del governo, dell’isis, ecc… Il post critica solo quelle persone che, magari a differenza di voi nel caso… sproloquiano senza informarsi!!! Con questi commenti non fate altro che confermare le critiche di Mammucari contro “certe” persone…

  • essere nessuno, è un bell’ossimoro. Tra l’altro cè chi passa la vita a cercare di non essere nessuno, penso sia un’impresa non per forza negativa.

  • LO DEVO CONDIVIDERE PRIMA CHE LO CENSURINO!!!1!!1!
    APRITE GLI OCCHI SVEGLIAAAA!!!!1!!

    Grazie di aver parlato a nome di tutti coloro che l’analisi del testo alla scuola pubblica l’hanno studiata.
    Il bello è che scrivono MammucCari, è tutto dire, signori miei.

    #continuiamoaprenderlotutti #magaricipiace

  • ci aggiungerei solo che gran parte delle presunte scelte che facciamo dal nostro Divano sono veicolate tramite i media e il tifo politico da essi indotto, ma per il resto è tutto talmente pefetto, talmente fedele a quello che succede nella realtà, da farmi venire il sospetto che lo stesso autore, come me che gli rispondo, abbiano esperienze dirette proprio di quella vita. — Ancora ricordo i post sui social di gente che scriveva “maledetto Gino Strada”, quando questo si spendeva per dirci quanto fosse falsa e ingiusta la seconda guerra in Iraq, e siccome appariva di sinistra allora era da avversare a prescindere da quel che faceva e diceva. Ancora oggi ricordo tutti i messaggi di ingiurie contro i NoTav, da gente che da ReggioCalabria inveiva contro quelli che disturbavano il “lavoro” dello Stato e gli automobilisti coi loro blocchi stradali, per poi arrabbiarsi a muso duro quando in Tv veniva presentato l’ennesimo caso di corruzione legato ad appalti pubblici e affini.
    E’ un misto di Populismo (nell’accezione negativa che in Italia diamo al termine) e qualunquismo, che sono sempre stati il modo più semplice e meno faticoso di pensare e un buon mezzo per NON farsi domande o respingere con sdegno quelle che ci vengono suggerite dall’esterno.- E ovviamente quel Populismo e qualunquismo viene coltivato a dovere, perché il popolino ignorante è il miglior popolino che ci sia, perché non si unirà mai per un pensiero comune, mai per un’azione comune, mai per una RE-azione comune. E non ho dubbi che continueremo ad essere popolino, senza scossoni, dal nostro divano

  • secondo il tuo ragionamento, che senza nasconderci dietro un mignolo è accostabile ad una chiara ideologia, i bambini soldato sono l’essenza del tuo ragionamento. ciò da cui trarre ispirazione. perché se è vero che io gioco ancora ai videogame a venti e passa anni, lo questa fase, del videogame e del divertimento, probabilmente non l’hanno mai conosciuta. ma subito nel loro cuore ha fatto breccia, o gli è stato infilato per forza, il sentimento di responsabilità verso/contro un popolo, religione.
    e io rimarrò tutta la vita a giocare… merito di morire probabilmente.

  • Vuoi offendere qualcuno…ma non capisco chi. Forse non te ne sei nemmeno reso conto ma l’offesa è all’animo umano, alla sua voglia di evadere e farsi i cazzi degl’altri, di dare un proprio giudizio. Esattamente come hai fatto tu in questo articolo. In pratica ti sei offeso da solo. Una articolo fatto di cliché, che critica cliché, che alla fine diventa un cliché. Hai scritto tanto ma non hai detto nulla. Hai scritto cose giuste ma nel modo sbagliato. Questo articolo… “è niente”. Hai scritto e potevi non farlo…Non hai dato il tuo contributo, hai solo giudicato chi giudica; non lo trovi triste? Quindi io non ti vedo saccente, ne ti vedo sopra un piedistallo: sei in mezzo a noi a riempire il web di inutilità solo per ottenere un “mi piace” o per creare polemiche.

  • usare il luogo comune dell’italiano medio solo per “difendere” la proprio opinione lo trovo infantile anche se più che “italiano medio” preferirei dire persona priva di un minimo di cultura,
    ma parlando in merito alla questione delle due ragazze,
    sono state stupide, la loro scelta non è stata coraggiosa ma solamente stupida, non si sono rese conto dei rischi che correvano e delle responsabilità che indirettamente dovevano prendersi.
    E che siano o meno soldi dei contribuenti non è importante
    pesa il fatto invece che siano soldi dati e finalizzati al progredire del terrorismo che farà sicuramente molte più di 2 vittime italiane o straniere
    Per questo io mi trovo contrario al riscatto, perché porterà a un maggior numero di perdite
    La vita e il diritto di vivere è uguale per tutti
    e 100 batte 2
    Hanno fatto una scelta Stupida e ognuno paga i propri errori anche se sono stati fatti in buona fede
    per la questione dell’attentato invece è ovviamente stato un gesto disumano l’assassinio del direttore e collaboratori, ma essi non sono totalmente innocenti
    sono andati loro a provocare menti instabili, ossessionate e fanatiche; la loro non era “satira” la satira è ben diversa. Concludendo non sto dicendo che, per citare l’articolo “se la sono cercata” ma hanno sbagliato anche loro incitando alla violenza uomini che erano già su quel cammino.

  • Ma invece di tirare una serie di rigori a porta vuota contro la personificazione del presunto italiota non sarebbe meglio dare due spunti sul perché sia giusto o no sborsare a prescindere?
    Forse questo articolo partirá da pensieri più sensati ma il risultato finale é miope tanto quello delle persone che critica

  • Ma invece di tirare una serie di rigori a porta vuota contro la personificazione del presunto italiota non sarebbe meglio dare due spunti sul perché sia giusto o no pagare un riscatto?
    Forse questo articolo partirá da pensieri più sensati ma il risultato finale é miope tanto quello delle persone che critica

  • Questo post è presuntuoso ad un livello che rasenta il ridicolo. Scendi dal piedistallo che non sei Dio in terra, TU come tutti non sei niente. Quello che ha bisogno di aprire gli orizzonti sembri tu, non gli altri.
    Sull’argomento non ho nemmeno voglia di esprimermi visto che hai già detto tutto tu e da quanto ho letto quello che dici è scienza incontestabile. Oltre questo farei “sforzare” troppo i polpastrelli, saluti

  • Mammucari hai dimostrato una sola cosa in questo profluvio ammorbante sconclusionato ed esageratamente qualunquista. Che sei magistralmente bravo a farti gli autogol! Se c’è uno che pigia tasti sullo smartphone o su che altro sai tu senza usare il cervello, ma solo per raccogliere qualche “mipiace” da un gregge di dubbia provenienza, oggi, questo, sei tu!
    E non so che cosa tu legga sulle home dei social network che frequenti tu ma di sicuro non devi passartela poi tanto bene se quello che raccogli dal mondo degli internauti è questo insensato e nemmeno divertente post. Ringrazia solo che sono riuscita ad andare fino all’ultima riga e…..Auguri per un futuro migliore e sii un pó più aperto: Il mondo non è quello che ruota attorno a te!

  • …DECINE DI DEFICIENTI che commentano e pensano che Matteo Mammucari sia il presentatore televisivo (continuando insistentemente, come nel caso dell’omonimo, a non saperne scrivere correttamente il cognome).

    POVERA, POVERISSIMA ITALIA PIENA DI MERDA.

    • L’articolo è una merda ma condivido il tuo pensiero su questa massa di lobotomizzati che commentano pensando che si tratti del presentatore TV. La superficialità (che trovo anche in questo articolo) è una loro caratteristica un po’ come per le merde lo è il galleggiare…

  • Spunti interessanti, anche se espressi con un po’ troppa sicurezza (e presunzione)…
    a questo punto mi chiedo, che tu sappia tutta la verità e ti diano fastidio alcuni commenti?
    Perché piacerebbe pure a noi sapere veramente come sono andate le cose, altrimenti si rischia di impedire alla gente di esprimere le proprie opinioni giuste o sbagliate che siano… detto questo ripeto, concordo con molte delle cose che sono state scritte.

  • L’articolo è di valore. Ma sa qual è la cosa peggiore, tra quelle che lei stigmatizza, caro Mammucari? è che anche quando uno volesse suggerire che, in fondo, l’azione di queste due cooperanti non è affatto limpida, e che magari non è una cattiva idea controllare con chi vanno a cooperare i nostri cooperanti, non potrebbe. Non potrebbe perché si troverebbe dalla stessa parte di questa masnada di beceri da social. Piuttosto che foraggiare ‘sti individui, meglio stare zitti.

  • E’ vero. Il qualunquismo supponente irrita parecchio. E questo articolo ne è un perfetto esemplare. Personalmente non condivido cose nè scrivo commenti sui social senza conoscere i fatti, pago le tasse perché anche se volessi da lavoratore dipendente non potrei mai evadere, non vado a Sharm e aiuto i bambini dei paesi poveri in un modo non eroico: un bonifico ogni anno per sostenere gli studi di ragazzi africani.
    Mi infastidiscono le sparate alla ricerca dell’applauso o del like facile. E penso che avere chiarezza su questa vicenda sia un mio diritto da cittadino.

    • E a fronte di tutto ciò non ti è venuto in mente che – semplicemente – questo articolo non si riferisse a te (e affini)?

  • …un lungo e rindontante miscuglio di luoghi comuni e frasi di poco senso compiuto.
    Mi chiedo a che titolo l’autore si arroghi il diritto di sentenziare in modo presuntuoso contrp chi esprime una opinione in disaccordo con la sua. Forse non gli piace la democrazia?
    Mi dispiace solo aver sprecato del tempo a leggere questo articolo.

  • Leggendo questo post c’è la forte sensazione di vedere l’ennesimo utilizzo del blog non come strumento di dibattito costruttivo, ma come strumento puramente autocelebrativo.
    Personalmente non trovo gradevoli le persone arroganti. L’arroganza tende a mancare del rispetto verso gli altri per definizione, e avvelena le parole anche quando possono dire cose giuste.

    In questo caso poi, non sembra nemmeno che dicano cose giuste. Proponendo un tema delicato come quello delle due ragazze, anziché fornire informazioni e nuove prospettive si adopera tale tema come pretesto per puntare il dito contro chi invece si è fatto una certa opinione dell’accaduto, che per questo si qualificherebbe come una non ben definita massa di “gente semplice” e qualunquista.
    Cioè, gli italiani sono per lo più dei sempliciotti che hanno passato la propria adolescenza a masturbarsi e a lamentarsi per il puro gusto di farlo, e che non hanno avuto sufficienti attributi per compiere delle scelte concrete.
    Ok, ci può stare. Il punto è: cosa c’entra una simile classificazione col caso delle due ragazze in questione?
    Queste persone rientrerebbero in una simile categoria perché la loro scelta non è stata quella di andare a fare i volontari in zone di guerra? O perchè si indignano nel caso in cui (storia ancora da verificare) siano stati spesi milioni di euro pubblici per il pagamento di un riscatto?
    Se si vuole parlare di un tema, specialmente se con la pretesa di colpire e far arrivare un certo messaggio, si deve offrire una tesi, o quantomeno qualche elemento di riflessione, il tutto supportato dalle informazioni in proprio possesso.
    Riguardo questo tema, ad esempio, si potrebbero scrivere decine di post parlando della gente che ha “studiato anni” e che si è preparata adeguatamente per portare aiuto in zone di guerra. Dei medici che vanno in zone di crisi rischiando la propria vita e magari rinunciando a più facili carriere. O delle ipotesi su quello che succederebbe se un paese dovesse ipoteticamente dare milioni di euro in tasca a chi vuole sparargli contro, chissà in che giorno e chissà dove. Si possono dedicare post anche agli onesti contribuenti sui quali ricadrebbe l’onere di pagare eventuali riscatti, ai laureati disoccupati e a chi si spacca la schiena dodici ore al giorno, senza mai avere la luce dei riflettori su di sé.
    Sono solo alcune fra le tante idee possibili. Si esprime la propria opinione su un tema, si riflette, magari si condivide o magari no. Si impara e si ragiona.
    Ciò che invece non si dovrebbe fare è sfruttare un dramma per fare la figura del figo, magari gettando fango in modo arrogante su coloro ai quali si ha paura di somigliare.

    L’autore, che ha avuto l’esclusivo merito di apprendere la lingua italiana in una scuola pubblica, e la cui indignazione prorompe esplosiva dai polpastrelli diramandosi attraverso i social network, certamente non si reputa uno dei tanti guerrieri da tastiera e da divano contro i quali punta il dito.
    Per questa ragione, viene da pensare che avrà già fatto i bagagli per partire a sua volta verso una terra oscurata dal terrore e dalle guerre interne, per “cercare” qualcosa, “scegliere” qualcosa ed “essere” qualcosa. Per elevarsi rispetto a chi, contestando simili scelte magari con solide ragioni, dimostra di essere “niente”.
    E visto che il diritto di fare l’eroe non lo si nega a nessuno, e che non sarebbe poi così eroico se tale diritto venisse offerto dalle tasche e dalla salute degli altri, viene da pensare che rifiuti categoricamente qualunque “assicurazione” da parte dello stato.
    Ovviamente siamo nel campo della più assurda fantasia. Ma in quel caso, chissà che post ne verrebbe fuori.

  • Sapresti farmi una prosa meglio definita di questa poesia dedicata all’incomprensione di te stesso? Vedi in mezzo a milioni di persone solo quelle poche centinaia di polli da batteria che soddisfano il sistema. Capisco che ti volevi sfogare,ma secondo me dovresti smettere di giocare la schedina se ti incazzi quando perdi. Un bacione

  • Per carità, nessuno biasima le scelte fatte dalle due ragazze, responsabilmente e spero consapevolmente. Mi permetto di dissentire, dal mio comodo divano, con chi pensa che da una scelta responsabile e consapevole non derivino conseguenze. Che consapevolmente e responsabilmente devono essere affrontate da chi ha operato tale scelta.

  • Commento inutilmente e banalmente retorico….. Hai dimostrato in effetti una tesi piu volte sostenuta…che anche i tuoi polpastrelli sono uguali a quelli che non sono niente.

  • Peccato che il tutto sia stato scritto da uno che vive di social network , televisione, veline etc…un po di retorica spiccia e frasi perbeniste x farsi pubblicità ?

  • boh.. a me ha dato un pò fastidio l’uso del “tu”, (tu non sei niente, tu di qua, tu di la..)
    ma tu, Matteo Mammuccari, chi cazzo sei?

    • Dici che doveva dare del “lei” per una forma di rispetto verso gli adulti?
      O usare il “voi” per prendersela col mondo intero indistintamente?
      O parlare in terza persona, come se parlasse alle spalle di qualcuno assente?
      Forse era un “tu” colloquiale, rivolto a chi riesce a essere intollerante con le cose che non lo riguardano da vicino ma raramente sa guardarsi allo specchio.
      Se poi tutti si vedono in quel “tu”… forse è la coda di paglia?

  • Già, in effetti questa paternale, detta da Lei, che è quel sant’uomo ci interessa molto… considerando che forse a lei non frega nulla di quei soldi, lei hai i suoi e li spenda come crede, giusto? Ma non ci faccia la morale, non ne ha proprio il diritto, anche perché potremmo farla lei a noi, che questo blog e la morale, le serve per i consensi… su via, lasci perdere, non è proprio credibili, torni a fare quello che fa, anche se ad oggi si è capito poco…

  • Godo…Tanto…Godo tanto a vedere il mio pensiero condiviso da tanti. Godo…Tanto…Godo tanto a vedere umiliato uno “scrittore” che gode nel vedere così tanti commenti senza rendersi conto di aver fallito…Tu che vivi di commenti e di “mi piace” sei “niente” e se continui così ci resterai…

  • Oh solo una cosa,caro omonimo del noto presentatore:il giorno che l’ISIS busserà alle porte dell Italia e magari farà saltare la testa a te o a qualche tuo amico/familiare che non ti venga in mente di piangere…

  • Sembra che tu ce l’abbia con chi usa e/o predica il buon senso.
    Io ho imparato a non andare a fare una passeggiata su una spiaggia africana o caraibica, o sudamericana con un orologio d’oro al polso.
    Ho imparato anche con non si va in alta montagna senza essere preparati e con l’attrezzatura giusta.
    In un mondo perfetto le donne potrebbero girare in minigonna la sera nei quartieri più malfamati.
    In un mondo perfetto…
    Se pensi di vivere in un mondo perfetto sei un inguaribile illuso, se sai di non viverci e tiri lo stesso la corda, te la vai a cercare.
    Se infine sai quello che rischi e sai anche che all’uopo verranno altri a salvarti, sei da mettere in galera.
    Tutto il resto è noia.

  • Quello che scrive non è Teo Mammucari!!!!!!! Il presentatore Tv!!! Ma che cazzo leggete! Ha anche una foto qui sotto! Si chiama Matteo Mammucari… e scrive su questo blog che è un sito a dir poco beffardo, sfacciato ed anticonvenzionale! Lo è sempre stato… pubblicando però post sempre molto interessanti e autorevoli (se non altro perché soggettivi punti di vista di scrittori… con le palle!)! E in questo caso si scriveva di chi (ma solo di “chi”… non di tutti cazzo!!!!) parla, parla, senza informarsi… di chi fa morale mentre coi polpastrelli inveisce contro la sua squadra del cuore che vede però in siti pirati perché i soldi sono del Presidemte, ecc… E’ una critica al commento compulsivo tipico dei Social….e di quelli che parlano solo per darsi un tono, ma lo fanno senza senso! Le due ragazze sono solo un fatto di attualità preso come scusa per poter criticare questo atteggiamento squallido (al di la del fatto stesso, qui l’autore non sembrava essere interessato ad esprimere un opinione in merito ai fatti… non in questa sede almeno, magari per i cazzi di motivi suoi…ma non era questa l’intenzione dell’articolo insomma!!!)… Certo questo comportanmento non è poi di tutti, certo cazzo, non si può fare di un’erba un fascio, sarà magari solo di alcuni… ma alcuni tanti però! Punto. Basta. Era tutto qua…
    Cazzo leggete e non capite il senso dell’articolo, leggete e scambiate l’autore per un altro….e poi non si dovrebbe criticare chi scrive compulsivamente senza contare manco fino a tre???!!!! Chi di voi è gente semplice???

    • Tommaso, grazie.
      Sottoscrivo tutto.
      Purtroppo per alcuni Teo(doro) e Matteo sono la stessa cosa (poteva anche chiamarsi Mattia, per questi signori è comunque omonimia). Trovano scritto Mammucari ma continuano a scrivere MammucCari.
      Poi si arrabbiano perché non bisogna dirgli che sono disattenti e che straparlano senza informarsi, senza prendersi il tempo di un respiro.
      Tutto quello che gli preme è aggregarsi al tema caldo, esprimere la loro importantissima posizione rispetto al riscatto e intanto qui, in questa pagina, si parla di tutt’altro.
      Se il post era la tesi, questa gente è la dimostrazione.

    • OMONIMO: Che ha lo stesso nome o titolo.

      Un Teo (il nome del presentatore, poi, è Teodoro) e un Matteo non sono omonimi, sono due nomi diversi.

      Se poi per te lo sono perché hai bisogno chiamare “coglione” gli sconosciuti su internet, accomodati.

  • Boh, forse è vero che commentiamo per muovere i polpastrelli, in fondo uno che ha capito così poco della storia di queste due povere idiote e ciononostante pontifica su cosa hanno capito gli altri, ed è ancora convinto, nonostante il cumulo di evidenze contrarie, che queste due siano partite per fare qualcosa che abbia lontanamente a che fare col “volontariato”, certo non farà il jihad di leggere e meditare sui nostri commenti…

  • A me sembra che il Sig.Mammuccari faccia come chi ha criticato nel suo articolo..e cioe’ criticare a priori..Caro il mio Mammuccari ma Lei sa veramente cos’e’ successo??era anche Lei in Siria??ha per caso parlato con chi ha pagato il riscatto??ha parlato con le due donzelle dopo che le hanno liberate???sa come chiamo le persone come lei???Leoni da tastiera..dietro un computer son tutti bravi vero???so che voleva suscitare le piu’ svariate emozioni scrivendo un articolo ad effetto ma,mi dispiace,io non ci casco…
    Ah..per inciso..le due ragazze sono indifendibili per me..ad ogni azione che si fa ci saranno sempre delle conseguenze… e se fai una caxxata poi ne paghi le conseguenze..mia personalissima opinione….

  • Articolo utile solo allo scrittore per farsi pubblicità visto che è argomento di discussione. Sinceramente mi fà ridere, si contraddice da solo, ma inutile spiegare a chi vende parole che si contraddice, magari vorrebbe anche mangiarci…

  • Altro ‘nulla’ a rapporto.
    Solo che in realtà non seguo il calcio e non scrivo commenti suo social (questa è una delle poche eccezioni).

    Cominciamo con quello su cui sono d’accordo, che è poco e facciamo presto: si, è pieno di gente che scrive tanto per scrivere e va per luoghi comuni. Si, neanche a me piacciono. Ma da qui a mettersi su una soapbox e puntare il dito con un bel ‘tu non sei niente’, c’è una bella differenza.

    È facile dire che tu non sei niente quando il tuo lavoro è solamente scrivere quello che ti passa per la testa, non lavorare dalle otto alle cinque, spaccarsi il culo e cercare di sopravvivere e far vivere la tua famiglia nell’economia di oggi, in uno stato come questo dove i nostri soldi (si, nostri) finiscono in buchi neri, corruzioni, argini rotti, e tutto. In cui la sanità (pagata in tasse) ti fa attendere mesi per una visita, e comunque pagata in ticket.

    Ma è vero, se non fai gesti eclatanti non sei nulla. Non fai lo ‘sforzo’, vero?

    Per quanto riguarda le due ‘qualcuno’ perché sono partite:
    Potevano agire meglio. Oh, si, loro si sono sforzate per farsi un nome…andando da sole, in Siria, senza preparazione, protezione o affiliazione in una zona di guerra. E noi, se diciamo questo, siamo i qualunquisti, gli italioti medi, che tu cerchi di riportare sulla retta via.

    Vabbeh.

  • [Commento rilasciato su Fb e qui ripostato in gentile concessione…] :
    Chi va alla Caritas a servire il cibo ai poveri non è meno eroico dal mio punto di vista.
    Credo che l’articolo volesse porre l’accento su una certa “indignazione facile” ed accuse davvero inaccettabili rivolte alle ragazze. Quando si scende così tanto di livello passano in secondo piano anche le giustissime riflessioni sul fatto che non ci si può improvvisare missionari in zona di guerra, senza appoggiarsi ad associazioni umanitarie con esperienza nel settore.
    Indipendentemente dalle buone intenzioni è innegabile che serva la corretta preparazione per fare certe cose. E’ come se domani decidessi di calarmi in una grotta improvvisandomi speleologo o volessi fare il fotoreporter in zona di guerra. Sono azioni che non mettono a rischio solo la mia vita ma anche quelle di chi dovrà quasi certamente venirmi a salvare.
    Ma l’indignazione facile, quella che tocca gli altri, ma non deve riguardare noi stessi, davvero è inaccettabile ed era quella che veniva messa in luce dall’articolo.
    Se valesse l’assioma: “hai fatto una cazzata, di certo non sprecheremo i soldi dei contribuenti per aiutarti” allora non si dovrebbe neppure far muovere un’ambulanza per soccorrere uno che è finito in un fosso dopo essersi messo alla guida ubriaco. Se succedesse a mio figlio vorrei solo lo salvassero. Poi, ovviamente, una volta salvato, la giustizia (non un’assemblea popolare su FB) valuterà le conseguenze del caso (togliergli la patente, ecc).

  • Io ho le mie idee in merito alla vicenda. Che non sto qui a esprimere in quanto non mi permetto di giudicare pubblicamente una vicenda tanto grave, non mi ergo a giudice e/o carnefice delle due ragazze, non giudico la scelta del governo italiano di pagare 12 milioni di euro di riscatto.
    12 milioni sono tanti soldi, è vero, ma in un paese in cui tutti i deputati hanno lo stipendio di un presidente di stato di una Nazione che sta diventando una potenza mondiale economica (parlo della Cina…Il presidente di stato cinese prende circa 20mila euro al mese.. quanto prendono i nostri politici? E i nostri premier e rappresentanti?), non credo che siano quei 12 milioni in più o in meno a farci risalire la china.
    Dico una cosa all’autore: Caro Mammucari, in quest’articolo ti lamenti di tutti quegli “italioti” che si ergono a giudici sui social e che in pratica nella vita reale hanno realizzato poco o nulla.
    Ti ricordo che tutta questa gente di cui parli, sei tu ad averla aggiunta tra gli amici e a seguirla su Twitter. Pensaci su.

  • SBAM

    Bell’articolo, abbastanza aggressivo e giudicante, anche se in maniera diametralmente opposta all’atteggiamento di chi viene accusato.
    Lo squilibrio è netto, chi troppo da una parte, chi troppo dall’altra.
    Sembra uno scontro tra modi di essere, l’intenzione è buona e la critica anche, mentre la voglia e il bisogno di ferire l’orgoglio del lettore tipo, il quale dovrebbe sentirsi preso in causa, la trovo poco costruttiva.
    Se il risultato dell’articolo porta il lettore a sentirsi una nullità per non aver partecipato ad uno “sforzo” (per come vieni inteso qui) credo che invece di ritrattare o riconsiderare le sue idee, facendosi arricchire dal contributo dell’articolo, rischierebbe di estremizzare le sue posizioni e difendersi dall’attacco subito.
    Vorrei capire bene cosa sta dietro alla penna di chi scrive… te lo chiedi mai? Cosa sta difendendo l’opinionista? Cosa vuol fare emergere dall’articolo? Qual’è il suo obiettivo? Ha bisogno di dimostrare qualcosa? Parla alla pancia? E’ più interessato a scagliarsi contro qualcuno per difendere le proprie posizione o è intenzionato a sviluppare verità e consapevolezza nei lettori?

    Sono domande importanti….
    PARERE PERSONALE

  • Poteva essere un articolo interessante e a tratti intelligente. Peccato che per incidere si è appoggiato alla solita idiota, inconsistente e ritrita critica all’appassionato di calcio che, agli occhi di queste persone “illuminate” e autocelebrative, è sempre e solo un rozzo troglodita, filoberlusconiano prima e salviniano ora, che all’urlo di “w la figa” è sosolamente degno di una parodia di maccio capatonda. Insomma, articolo banale, superficiale e demagogico. In una sola parola, inutile

  • Qualcuno poi mi spieghi perché non dovrei definire “idiote” due ragazzette che vanno in zone di guerra in medio oriente con lo stesso spirito e preparazione con il quale probabilmente andrebbero in interrail con gli amici e zaino in spalla

  • Caro Matteo, il tuo articolo é molto qualunquista oltre che presuntuoso. Ognuno segue i suoi più alti ideali e ne risponde in prima persona. Troppo facile in Italia, regno dell’impunità, dove la comunità riscatta e santifica due ragazze idealiste ma vittime solo di loro stesse. Prova a pensare a quello che dici prima di chiamare in gioco due soldati vittime dell’italia e non delle loro scelte.

  • Ma cos’è sta roba??? Il festival della retorica e del luogo comune??? Dio mio quante banalità spacciate per critica sociale d’autore. Monnezza 100%.

  • Fossi nel cane che ha scritto tale scempio mi sotterrerei. Preferirei non saper scrivere piuttosto che fare l’intellettualoide del cavolo che mette punti ogni tre parole in stile Baricco (per carità, lui il suo lavoro lo sa fare) per sottolineare ogni “illuminante” concetto. Ma che ego hai per propinare alla gente tutte queste boiate come fossero i comandamenti dettati a Mosè?
    Informati TU, prima di sciorinare questo buonismo da quattro soldi. Patetico.

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