Coito ergo porno

Le tante curiosità nell'opulenza dell'industria pornografica

Quel buon uomo di mondo qual è Woody Allen affermava che «Il sesso è sporco solo se è fatto bene», dopodiché ci sarebbe ben poco da aggiungere. In ogni caso, impossibile è ancora oggi dubitare dell’opulenza del mercato del sesso. Semmai, se è davvero cambiato qualcosa è il profilo di chi ne fa uso… che oggi possono essere chiamati “utenti” a tutti gli effetti. L’eroico pornografo di una volta, solitario, pallido e con le occhiaie, specchio di un’Italia bigotta che non c’è più, è oggi stato sostituito da adolescenti con gli occhi spiritati sui Pc o dalla ‘coppia a luci rosse‘: i due complici in cerca di strabilianti novità sono oggi in costante crescita. Oggi la coppia passa dalla contemplazione (Dvd e fantasie perverse) all’atto pratico, dalla idealizzazione platonica alla sperimentazione galileiana. In fondo, il compito più nobile della pornografia è sempre stato quello di allontanare e scaricare sia la paura che le ansie dalla sessualità vera… da quella pratica. Tutti abbiamo imparato dai giornalini (una volta) o dai video. L’oscenità ha sempre avuto un meccanismo di controllo dei tabù: c’è bisogno di trasgredire per riconfermare le regole in gioco. Ecco che oggi, come accennavo, l’opulenza di un mercato – solo sfiorato dalla crisi – testimonia un multiforme consumo di sesso privato e casalingo. Una volta un certo cinema campava con storie di corna, oggi invece si gioca in casa! Avanzano nuove, asettiche e rassicuranti perversionisolitarie, soprattutto di coppia ma anche collettive. Dal maniaco telefonico, perverso e sinistro, si è passati all’erotomane telematico in chat, come se i peccati carnali non si facessero realmente con la carne ma chissà in quale altre squallide forme comportamentali. Di fatto, la diminuzione della repressione sociale non coincide, in questo caso, con la diminuzione dei tabù individuali. I divieti e le censure vengono, semplicemente, sospesi ed emarginati per qualche tempo, per poi riemergere dopo l’abbuffata di sesso pornografico. Ecco perché pornografia ed erotismo non coincidono mai: il sesso rimane ‘merce di consumo‘ per la pornografia, mentre per l’erotismo il sesso per quel che può è mosso dal sentimento… un mezzo di comunicazione ed espressione. Di conseguenza il tabù sessuale non trova una fertile ‘mentalità’ nell’erotismo, per rimanere invece un parassita quando si appiccica alla merce pornografica… e qui il mercato ci gode!

E così alla faccia dei tabù, oggi gli esperti ci dicono che un terzo dei consumatori di porno sul web sono donne – il che vuol dire che se il restante due terzi non è composto da soli ‘uomini’ allora la cosa ci sta effettivamente sfuggendo di mano. Rimane il fatto che l’industria pornografica guadagna molto di più della MLB (praticamente la Serie A di Baseball in America) e dell’NBA messe insieme; strano solo che nessuno scenda in piazza con le sciarpette od organizzi schermi giganti nelle piazze. In sostanza, l’industria del sesso è la più grande e redditizia del mondo: tenete conto che porta più entrate di tutte le compagnie tech dell’ultimo secolo: Google, Microsoft, Apple, Amazon, Yahoo, Netflix e EBay… ve lo dicevo io che il porno rimarrà sempre il vero “lavoro sicuro” e la “professione del futuro”, ditelo alle vostre mamme. Pensate solo che in America viene creato un nuovo video porno ogni 39 minuti e che ogni secondo più di 28.000 utenti stanno guardando la pornografia; quindi voi ora state leggendo questo post, mentre tutti gli altri si stanno spippeppando.

Altra cosa interessante è che la categoria più gettonata al mondo sembra essere quella “Lesbian“; tanto è vero che tutti decantano l’amore lesbo, anche i poeti lo fanno da sempre.. di quanto sia bello. A me non è mai capitato, ma ho il facile sospetto che effettivamente fare l’amore tra due donne mi potrebbe piacere tanto tanto (in fondo ho sempre pensato che le lesbiche siano delle buongustaie).

Non mancano poi le assurde curiosità nel mondo della pornografia, ad esempio in California dal 2012 esiste una legge che rende obbligatorio il preservativo in tutte le scene di sesso; questo ha portato alla migrazione di molte case di produzione da Los Angeles a Las Vegas; mi viene allora da pensare che presto nella “città del peccato” i Casinò saranno finanziati dalle Fondazioni per la Ricerca sulle malattie veneree. E per chiudere in bellezza, possiamo citare il fatto che molti attori eterosessuali maschi recitano anche in film porno gay a causa dell’enorme differenza di salario; di questi tempi è proprio vero che l’unico modo per campare è vendere il culo. Più chiaro di così!

Insomma amici, la cosa certa è che per la prima volta nella storia abbiamo accesso a una quantità di materiale pornografico senza alcun limite, e così il numero di persone dipendenti dalla pornografia è aumentato e, a quanto pare, anche il comportamento di chi non soffre di alcuna dipendenza sta cambiando (pure il vostro quindi, non fate i vaghi); perché in fondo lo sappiamo tutti, qualunque essere senziente è attratto dal porno. La cosa più preoccupante è che la sessualità sta iniziando a orientarsi verso quello che alcune correnti psicologiche chiamano “l’atto puro”, cioè quel tipo di azioni che sussistono solo in quanto tali, senza essere mosse da un vero senso o significato emozionale, e, per questo, diventano compulsive e soffocanti… non hanno nulla a che fare con l’erotismo: è solo un’azione opportunistica (mirata alla soddisfazione personale). Per carità, proprio per questo a volte è pure un bel piacere eh… ma siamo sicuri che oggigiorno questa cosa può essere controllata? In effetti a questo punto, se ci guardiamo intorno, è chiaro che in ogni dove c’è sempre un idiota o uno che si sta facendo una sega di fronte un video pornografico, perciò se non lo vediamo… o sono io o sei tu!

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Fatale

 

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