C’era una volta (?) il Rock esoterico/satanico…

Un breve sunto di fatti e ambigue coincidenze che rimandano alla passione di non pochi rockers con l’immaginario del “Male” e dell’occultismo.

Se da una parte la cosa può essere presa come una moda o come un’attrattiva soggettiva per l’esoterismo, dall’altra questi interessi sono stati certamente assecondati da lobby che hanno trovato nel rock l’occasione per promuovere la non-cultura del satanismo, della morte e della disperazione. Da qui alle esagerazioni e ai faziosi riduzionismi il passo è stato breve..

 

Le leggende che circondano l’argomento sulla connessione tra rock ed esoterismo sono tante. Si parte dai primi decenni del Novecento con il chitarrista Blues statunitense, Robert Johnson, che si dice abbia venduto l’anima al diavolo in cambio del talento come chitarrista, e morto poi alla fatidica età di 27 anni, fino a toccare Beatles, Rolling Stones, Doors, Led Zeppelin, Black Sabbath, Marilyn Manson e tutta la cerchia del Death Metal sviluppatasi negli anni Novanta.

A quanto pare tutti questi artisti sono stati affascinati e influenzati, in molti dei loro testi, dal pensiero di Aleister Crowley, studioso di esoterismo e religioni orientali, scrittore, amico di Pessoa Huxley, vissuto in Inghilterra tra il 1875 e il 1947. Nel panorama rock c’è un’autentica venerazione per la figura di Crowley, al punto che Jimmy Page, chitarrista dei Led Zeppelin, si è comprato la sua dimora sulle rive del lago di Loch Ness.

 

Il primo pacato riferimento al mondo dell’esoterismo  compare sulla copertina di uno dei dischi più famosi della storia del rock: “Sgt Pepper’s Lonely Hearts Club Band“ dei Beatles (1967). Sulla copertina dell’album compaiono tanti personaggi noti: Karl Marx, Stanlio e Ollio, Marlon Brando, Bob Dylan ed altri. Il batterista Ringo Starr, all’epoca, dichiarò di aver voluto raggruppare tutti i volti delle persone che la band amava ed ammirava di più. E tra questi, in alto a sinistra, spicca l’immagine di un uomo calvo. Si trattava proprio dell’occultista inglese Aleister Crowley. Il motto di Crowley era «Fai ciò che vuoi». Un invito a godersi la vita senza limiti o regole morali, nella continua ricerca della soddisfazione personale e del piacere da trasfigurare. L’uomo, secondo, l’occultista inglese, ha il diritto di mettersi al posto di Dio e di scegliere le leggi della sua vita. Negli ambienti rock degli anni Sessanta, in cui fioriva l’interesse per l’esoterismo, Aleister Crowley era considerato un personaggio “di moda“.

 

Negli anni Settanta, il rock comincia ad assumere toni più accesi. Nasce l’Hard Rock, caratterizzato da suoni metallici, chitarre elettriche distorte e voci potenti.

Tra i pionieri del genere ci sono gli inglesi Led Zeppelin, gruppo fondamentale nella storia del rapporto tra musica ed esoterismo. Il leader dei Led Zeppelin é il chitarrista Jimmy Page, accanito sostenitore delle dottrine di Crowley. Il suo interesse nei confronti dell’occultista inglese è tale da spingerlo a collezionare tutti i suoi oggetti personali: libri, manoscritti, cappelli, quadri e perfino le tuniche utilizzate durante i rituali. I Led Zeppelin sono il primo gruppo rock a fare uso di simboli satanici sulla copertina di un disco. Nell’album “IV” troviamo, infatti, un carattere magico che viene comunemente utilizzato per fare i patti con il diavolo. Un altro richiamo al satanismo è contenuto nell’album “III” dei Led Zeppelin. Vicino all’etichetta del disco, Jimmy Page fece incidere il motto di Aleister Crowley: “Fai ciò che vuoi“.

In più nel brano “Stairway to Heaven”, secondo alcune interpretazioni, c’è un verso che ascoltato al contrario conterrebbe un inno demoniaco: «If there’s a bustle in your hedgerow, don’t be alarmed now, It’s just a spring clean for the May Queen Yes, there are two paths you can go by, but in the long run there’s still time to change the road you’re on»… Ascoltando questa parte al contrario si può interpretare il seguente messaggio: «Oh here’s my sweet Satan, the one (whose) little path won’t make me sad, whose power is saint… he’ll give (the) growth giving you six-six-six, and in a little tool shed he’ll make us suffer sadly».

 

Negli anni Ottanta e Novanta la corrente dell’Hard Rock si fa sempre più dura, dando vita al filone dell’Heavy Metal e alle sue forme più oscure come il Death e il Black Metal.

E qui arriviamo a personaggi come Ozzy Osbourne, fondatore dei Black Sabbath, conosciuto per i suoi atti violenti e incontrollati, e per le sue canzoni inneggianti al suicidio. Osbourne ha addirittura dedicato una canzone a Crowley come esplicito tributo.

 

Ovviamente non va poi dimenticato Marilyn Manson… una sua citazione tra tutte: «Spero di essere ricordato come quello che ha messo fine al Cristianesimo».

Negli ultimi anni il “rock esoterico” è diventato molto più diffuso, basta solo notare le varie correnti musicali più estreme, i cui nomi parlano chiaro: “Death” (morte), “Black” (nero), “Grind” (frantumare, stritolare), “Doom” (rovina, tragico destino).

 

Io personalmente credo che un rock satanico non esiste. Esistono contaminazionidel rock con esoterismo e culture estreme che spesso però vengono trasformate e deviate, creando appunto solo tante “leggende metropolitane”. Ognuno poi è libero di interpretare come vuole l’argomento… è anche questa la potenza della musica.

Giorgia Barbuto

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