#catcontent: una mostra sul legame tra uomo e animali coccolosi..

Gli animali popolano internet e i Social Network: una mostra indaga i diversi generi con i quali vengono raffigurati gli animali nell’arte

 “La Fattoria degli Animali”, “Cuore di Cane”, “La Gabbianella e il Gatto”: questi sono solo alcuni dei titoli legati al mondo degli animali, visti metaforicamente o meno. L’elemento animalesco è sempre stato presente nella letteratura: pensate al famoso cavallo di Troia o le tre fiere che Dante incontra in una selva oscura nel mezzo del cammin di nostra vita! La nostrra società attualmente non è fatta solo di libri e di letteratura, è fatta anche di social network ed è proprio sui social media che ormai spopolano gli animali!

 

Il miglior amico dell’uomo

Bei tempi quando un gatto era solo il famiglio di una strega! Chissà se le sorelle Halliwell si sarebbero fatte dei selfie con Kit, il loro gatto. Ma forse no. Forse avrebbero preferito evitare troppo pubblicità. Cosa che invece i proprietari di animali non disdegnano affatto! E che dire poi degli animali carini e coccolosi, che siano selvatici o in area protetta? Gatti e gattini, panda e pandini, cuccioli di ogni forma ed etnia ci sono mostrati in foto più o meno buffe e video divertenti e/o commoventi. Le condivisioni e i commenti spesso non si contano! Cosa ci fa pensare questo? Di cosa ci fa rendere conto? Che l’uomo ne è attratto e in qualche modo legato: sarà perché gli animali rispecchiano i nostri lati caratteriali, sarà perché è da loro che discendiamo, sarà perché ci tengono compagnia più degli altri esseri umani stessi, fatto sta che gli animali sono anche sempre presenti nelle arti figurative, e perfino negli oroscopi! Quello cinese è interamente popolato di animali, pensate un po’!

 

L’animale ai tempi dei new media

Comunque è proprio attraverso i Social che si ha avuto l’esplosione, o forse la scoperta, di questo interesse, come abbiamo detto, ed è proprio basandosi anche su questa nuova forma diarte povera”(?) che prende forma la mostra #catcontent (pure l’hashtag ci han messo!) ad Erlagen, in Germania. L’intento della mostra è analizzare in che modo gli animali sono rappresentati dalle nuove forme artistiche.

Gli obiettivi della mostra sono due: analizzare attributi e caratteristiche dell’uomo, di cui l’animale è simbolo; analizzare la relazione dell’uomo con l’animale. L’utilizzo dell’immagine digitale inoltre può fornire elementi utili riguardanti il modo in cui la natura è rappresentata.

 

Il punto di vista dell’animale

L’amico animale è usato da molti artisti per dimostrare il proprio punto di vista e il proprio pensiero e questo dimostra a sua volta che la percezione è cambiata. Ma non abbiamo solo i casi in cui l’uomo gurda all’uomo attraverso gli occhi dell’animale. Infatti ci sono anche i casi in cui il mondo umano è  guardato dagli animali stessi, cioè sono considerati dei protagonisti attivi, capaci di prendere decisioni a seconda della situazione in cui si trovano. Per mostrare tutto questo, non ci sono solo opere d’arte grafiche o arte tratta dai Social Media (ricordatevi che c’è un potenziale artista in ognuno di noi!): la mostra è stata resa ancora più completa da film, video, dibattiti, workshop, attività di svago ed anche una gara di poesia. E come se non bastasse è stata organizzata una convention interdisciplinare riguardante gli animali, il loro punto di vista e il loro significato nelle varie discipline.

 

Amanti degli animali unitevi!

Insomma, questa sì che è una mostra che gli amanti degli animali potranno apprezzare! E gli animalisti non credo possano dire nulla in contrario, o sbaglio? Dopotutto si cerca solo di capire meglio i nostri amici a quattro zampe.. che male ci può essere? Molti mi diranno che gli artisti hanno fatto quella che viene detta “scoperta dell’acqua calda” o dell’ ”uovo di Colombo”! Gli amanti degli animali già avevano intuito e già sapevano tutte queste cose! O no? Però la mostra servirebbe a sensibilizzare chi su molte cose non ci aveva mai riflettuto! Insomma, l’idea mi sembra davvero carina. Ma il dubbio è: sensibilizzare ancora di più chi è già sensibile a certi temi a quali vantaggi può portare? Chi ha già la sensibilità per riflettere su certe cose sicuramente trarrà utilità dalla mostra, e poi? Non dovrebbero essere resi più sensibili coloro che una sensibilità per certe cose non la mostrano? Non possiamo sperare che vadano alla mostra di loro spontanea volontà!

 

Artisti:
Kader Attia (Francia), Georg Baselitz (Germania), Thomas Bayrle (Germania), Joseph Beuys (Germania), Björn Braun (Germania), Annika Eriksson (Svezia), Erró (Islanda), Eckart Hahn (Germania), Henrik Håkansson (Svezia), Keith Haring (Usa), Judith Hopf (Germania), Jörg Immendorff (Germania), Jürgen Klauke (Germania), Eva Kot’átková (Repubblica Ceca), Agnes Meyer-Brandis (Germania), Katja Novitskova (Estonia), Dennis Oppenheim (Usa), A.R. Penck (Germania), Adriana Ramić (Usa), Kirstine Roepstorff (Danimarca), Mathilde Rosier (Francia), Dieter Roth (Svizzera), Shimabuku (Giappone), Wolf Vostell (Germania).

 

Roberto Morra

 

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