Cannabis: un passo indietro per prendere la rincorsa ed andare avanti!

Liberarci dai luoghi comuni del vecchio proibizionismo può far riscoprire le nostre radici e aiutarci a fare passi lungimiranti e più razionali nel futuro

*Grassetti (sottolineati) per approfondimenti:

 

 

L’uso terapeutico della canapa è ormai noto: le sue proprietà sono utili nell’alleviamento degli effetti secondari dei trattamenti chemioterapici, come nausea e vomito, nella cura di patologie come anoressia, depressione, epilessia e sclerosi multipla. Il muro del proibizionismo è stato virtualmente abbattuto dalla ricerca e dal metodo sperimentale, dal momento che la raccolta di dati vale, o dovrebbe valere, molto di più della speculazione di politici o di altre categorie. La stessa ricerca scientifica è chiamata ad affrontare uno ad uno tutti i paradigmi di ciò che è normalmente considerato “nocivo”, come, tanto per fare un altro esempio, i cosiddetti funghi magici. Questi funghi, al pari della canapa, secondo recenti studi scientifici statunitensi sembrano poter incidere in modo radicale e duraturo sulla personalità, andando a contrastare alcune tipologie di disturbi psichici, tra cui la depressione. In particolare, uno studio dell’Università John Hopkins di Baltimora, che aveva preso come campione 51 persone, aveva fatto emergere come le stesse si fossero dimostrate molto più estroverse anche ad un anno di distanza dalla sperimentazione, facendo così pensare a possibili effetti permanenti.

La domanda nasce spontanea: perché dovremmo avere paura delle risorse naturali?

È tempo probabilmente di sfatare luoghi comuni derivati dagli ultimi decenni di atteggiamento proibizionista, e scoprire, ad esempio, come la canapa sia presente nella realizzazione di manufatti, vestiti e cordame  in tutta la storia dell’uomo, dalla Mesopotamia di circa diecimila anni fa fino ad oggi. La canapa, infatti, grazie alle sue proprietà, può avere numerosissimi impieghi, da quello medico fino a quelli nei più disparati settori: da essa si può ottenere una carta di ottima qualità e resistenza, si possono fabbricare materiali edili, cordame, coloranti, solventi, materiale plastico, vestiti e molto altro.

E c’è anche un interessante e possibile impiego quotidiano della canapa che forse non tutti sanno: quello cosmetico. Infatti, dalla spremitura dei semi della canapa si può ottenere anche un olio ottimo come integratore alimentare e come cosmetico. Esso ha delle eccellenti proprietà emollienti che aiutano la pelle a proteggersi da arrossamenti, irritazioni, disidratazione o forte esposizione ad agenti atmosferici esterni. L’olio di canapa è ricco di vitamine e proteine ed è facilmente assorbibile dalla pelle, che è nutrita e ammorbidita dalla sua penetrazione. In erboristeria possiamo trovare molti prodotti a base di canapa: creme per il corpo, balsamo, shampoo, creme per le mani, latte detergente e molto altro.

Carl Sagan, astrofisico consulente Nasa, nel 1977 si espresse dicendo che «Sarebbe di interesse universale nella storia dell’umanità scoprire che è stata la coltivazione della canapa a inventare l’agricoltura e di conseguenza la civiltà»; riscoprire le nostre radici ci aiuterà a fare passi lungimiranti e più razionali nel futuro.

Per saperne di più sulla storia della cannabis per uso terapeutico, basta cliccare qui.

Domenico Cianci

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