Blocco24: Il senso di appartenenza alla wave italiana

Un'entusiasmante riproposta della new wave anni 80 tutto in italiano!

Come in un ritorno al futuro vissuto con il Covid 19, dove Marty è un darkettone e Doc una sorta di Robert Smith vecchio e canuto, il Blocco24 produce il suo disco omonimo consapevole di essere viaggiatori nel tempo: in quegli anni 80 mai dimenticati, vissuti soltanto da bambini.
La band di Palestrina, figlia della provincia romana noiosa ed annoiata, si immerge e sboccia nelle atmosfere più oscure e cupe, dando all’album un carattere moderno nelle sequenze, originalità nella metrica del canto, e pure delle tastiere che si alternano alle chitarre, quelle stesse chitarre rock che a tratti si uniscono alla ritmica di basso, batteria e tastiere, tutte insieme pennellando momenti di melodia sognante e al contempo rabbiosa.

Il Blocco24 nasce nel 2016 per volere di un gruppo di amici che durante gli anni avevano condiviso diversi palchi. Nasce ed esce “Identità”, il primo Ep del Blocco. Nel 2020, durante il lockdown, lavorano su nuove idee e nuovi brani. Finita la quarantena si ritrovano tutti in sala prove e lavorano al nuovo album omonimo “Blocco24” che vedrà la luce ad Aprile 2021 grazie anche alle mani esperte di Alessandro ed Andrea Di Nunzio dell’NMG Recording Studio.

Un disco completo e coinvolgente, registrato in modo accurato, dove emergono sonorità ElectroWave e PostPunk di un gruppo di grande talento che con caparbietà e dedizione vuole urlare a tutte e a tutti che la new-wave è ancora viva e vegeta e canta in italiano. Un’elettronica rock di Bluvertigo memoria, legata a sonorità british, non trascurando il bel canto all’italiana, pregno di melodia di attitudine romantica.
Le basi dei synth fluiscono in modo semplice e naturale mentre la voce di Carlo presente e chiara sui testi, canta le sofferenze dell’essere umano, gli amori sofferti, le debolezze nascoste e la consapevolezza del tempo che passa, invecchiandoci inesorabilmente, le paure e le incertezze, la rabbia che svilisce l’essere umano e lo imbruttisce, la follia…
Il Blocco ha deciso di puntare sulla professionalità dando un carattere preciso e ben focalizzato, amplificato nel bene e nel male da una riflessione accurata sulla produzione, che scopre l’anima più profonda, mostrando così pregi e ben pochi difetti, mettendo meno al centro forse il loro lato più post-punk che avrebbe potuto emergere un po’ di più, vista l’attitudine, sebbene sia solo un gusto personale.

Dieci tracce che scivolano piacevolmente senza mai annoiare; un lavoro che incuriosisce e sorprende, in attesa della stampa fisica del disco, potete ascoltarli e seguire qui!

Evangelos Voutos

Sabato 17 luglio divideranno il palco di AR CIrcolo di Pomezia in via dell’industria 9, insieme ai 3+Dead
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Saranno inoltre il 7 agosto sul palco del Metamorphosis Traffic Rock Garden di via Prenestina, 738 a Roma

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