Ballata dello stupore o dell’aranciata svanita

È un mondo strambo, malato, per alcuni deviato il nostro.

Su questa landa desolata chiamata civiltà non resta che un ago di pino da raccogliere con guanti di velluto e un briciolo di stupore, o quel che ne resta di quell’emozione svanita come un barattolo di aranciata aperta. È un mondo strambo, malato, per alcuni deviato il nostro.

Le immagini salgono potenti dalla cappa fumaria delle tv al plasma, portando dentro le stanze odori di solitudine e misericordia ma senza il minimo segno di insofferenza e disperazione. Senza pianto né grida il mondo tace delle sue oscenità e dei suoi fallimenti. Affacciato dal balcone d’oro e d’argento, Alfonso Maria D’Este in Gonzaga XV° di Casal Busterlengo in via Asiago 12 regala ai suoi idolatri cioccolatini per diabetici, intimato dalla pistola puntata alla tempia da una delle guardie del tempio, una sorta di servizio segreto d’altri templi. E così, mentre l’ostaggio recita il suo sermone fatto di banalità, finzione e un pizzico di noce moscata, una colomba è vittima dell’agguato di una cornacchia e alla vista della deflagrazione il sosia del Duce finge un malore in diretta e viene raso al suolo dalle raffiche di audience. Le televisioni riprendono le immagini aggiungendo al tutto un tocco di cherry, spostando dunque la loro attenzione e la nostra dal Grande Fratello al Grande Puffo.

 

Intanto migliaia di persone manifestano nelle piazze la propria indignazione all’indignazione, creando un corto circuito che per qualche secondo è parso il segno della catastrofe generale. Ma niente paura: è arrivato in soccorso un comico genovese dal nome di un insetto ensifero della famiglia Gryllidae, che qualcuno ha giurato essere proprio la colomba resuscitata e uscita dalla pancia o dal culo della balena appena in tempo per la redenzione dell’umanità, reincarnata sotto forma di una setta di adepti lusinghieri e avvelenati. “Cloro al clero”, “Tutti a casa” e “Il Popolo è con noi” sono le parole chiave per accedere al servizio multimediale rivoluzionario del movimento. Quel che resta della rivoluzione è il nome del libro appena uscito nelle maggiori librerie ad opera di un noto intellettuale sinistroide, Glauco detto l’idraulico, ed edito da Fascio editore…

 

Una grande confusione alberga nei corridoi del Palazzo a spese dei contribuenti, dal momento che nessun esponente dell’oligarchia democratica sembra sia ancora riuscito a trovare una soluzione al maltempo. I capi fazione hanno però attivato una tavola rotonda piena di ogni ben di Dio, mostrando un senso di diffuso ottimismo bipartisan e postando foto sul loro profilo Facebook mentre sono immortalati a fare gestacci e linguacce alla testa del maialino adagiato sopra al vassoio su un letto di asparagi e castagne.

“La coca cola è sempre un buon digestivo”, afferma ad un certo punto il Presidente dell’Aula, con la bocca ancora piena mentre cerca di infilarsi goffamente una mano dentro ai pantaloni per darsi una sistematina. Qualcuno però, dai banchi dell’opposizione, è più spavaldo e si fa riprendere dal cameraman mentre sventola alla cupola una bustina piena di polvere bianca per poi offrire ai vicini di banco qualche riga di generosità ed altruismo. Il cattolicesimo è sempre un buon farmaco da usare all’occorrenza.

Alcune immagini che girano sulla Rete mostrano la scena della compravendita di alcuni senatori da parte dei pusher di zona. Sembrano proprio due magrebini con il berretto e le mani in tasca a tenere sotto scacco le più alte autorità della Repubblica delle sottane, quel famigerato paese passato di moda a causa dell’orientamento omosessuale in voga.

 

Le giornate si susseguono in un vortice di esaltazioni tossiche: la festa nazionale dello psicofarmaco, la sagra del Viagra, la giornata mondiale della cocaina e della metanfetamina, il weekend del braccio bucato e il festival del metadone. L’inquinamento atmosferico e quello dell’acqua vengono profusi dagli addetti alla scoreggia atomica, una delle armi più potenti sul pianeta e su cui ogni governo vorrebbe mettere le mani. Come si vede, le sorti della Terra dipendono da alcuni di questi uomini, giacché un innalzamento della temperatura corporea di codesti personaggi potrebbe generare un cambiamento climatico tale da provocare l’eiaculazione precoce del più famoso e importante attore porno del pianeta, chiamato nel suo campo Pistola rovente. Altro che tecnocrati! “Il futuro non è l’utero ma l’aborto”, dichiarano così i filosofi anticonformisti dell’oltretomba.

 

Miliardi di pepite d’oro, i transessuali alle stazioni del metrò, i geometri corrotti del catasto, le barzellette sui carabinieri, le tasse troppo alte, la benzina troppo cara, le sigarette più corte … Dove sono finiti i valori di una volta, si domandano gli scienziati?

E su questa domanda il mondo dovrà interrogarsi nei prossimi anni, tentando di dare una risposta sbagliata. Al contrario di come si è soliti affermare in questi casi: anni che diventano giorni, data l’accelerazione direttamente proporzionale al vettore Hiv. Un mondo strambo, per alcuni malato, per altri deviato. Deviato rispetto a cosa?

Su questa landa desolata chiamata civiltà non resta che un ago di pino da raccogliere con guanti di velluto e un briciolo di stupore, o quel che ne resta di quel sentimento svanito come un barattolo di aranciata aperta.

Lorenzo Fois

 

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